Joker sotto accusa: un film pericoloso secondo i familiari delle vittime della strage di Aurora

Film in uscita ottobre 2019

Joaquin Phoenix nei panni di Joker

A pochi giorni dall’uscita nei cinema del film Joker, con protagonista Joaquin Phoenix, i familiari delle vittime della strage di Aurora si fanno sentire: il film potrebbe essere pericoloso e portare a brutte conseguenze.

Per chi non lo ricordasse, la strage di Aurora avvenne nel 2012, quando il 24enne James Holmes entrò di soppiatto in una sala cinematografica durante la proiezione de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e fece fuoco, uccidendo 12 persone e ferendone altre 70.

Pare che l’assassino, prima di iniziare a sparare, abbia pronunciato le parole “io sono Joker“. Per questo motivo, l’uscita al cinema di un nuovo film sul famoso villain psicopatico preoccupa molto i familiari di quanti hanno perso la vita 7 anni fa, tanto da spingerli a scrivere una lettera alla Warner Bros.

Nella lettera, lungi dal voler reprimere l’espressione artistica del film, i familiari delle vittime hanno però chiesto alla Warner Bros di farsi carico di una sana campagna di sensibilizzazione sul tema della detenzione di armi da fuocouna lotta per costruire comunità più sicure e con meno pistole“, qualcosa di concreto che promuova una riforma della legge sul possesso di armi.

La risposta della Warner Bros

Non è tardata ad arrivare la risposta della Warner Bros ai timori e le richieste fatte dai familiari delle vittime. Ecco quanto dichiarato dai rappresentanti Warner:

“La violenza delle armi nella nostra società è un tema critico e noi estendiamo la nostra solidarietà a tutte le vittime colpite da queste tragedia […] La nostra compagnia ha una lunga storia di donazioni alle vittime di violenza, incluse quelle di Aurora, e nelle ultime settimane la nostra società madre si è unita ad altri leader del mondo economico per chiedere ai legislatori di emanare una legge bipartisan per colpire questa epidemia di violenza”

La Warner ha voluto sottolineare però un punto fondamentale: niente del film vuole spingere a una reale violenza, e la forza del raccontare storie sta proprio nel sollevare problemi reali, e aprire il dialogo.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo?

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