Shawn Mendes e Justin Bieber raccontano le loro paure nel singolo “Monster”

Shawn Mendes e Justin Bieber affrontano la pressione derivante dall’essere un modello per i giovani nella loro nuova collaborazione dal titolo “Monster”.

“Mi metti su un piedistallo e mi dici che sono il migliore, mi alzi in cielo finché non ho il fiato corto”, inizia la canzone Shawn Mendes sopra i ritmi R&B mid-tempo di Frank Dukes.

“Mi riempi di fiducia, dico cosa ho nel cuore… mi abbatti finché non rimane più niente di me,” canta sempre Shawn.

Justin poi si fa avanti per condividere la sua storia.

“Avevo quindici anni quando il mondo mi ha messo su un piedistallo”, canta. “Ho fatto delle mosse sbagliate cercando di essere figo.”

Questo ci porta al ritornello orecchiabile di Monster.

“Ma cosa accadrebbe se io, cosa accadrebbe se io inciampo? E se io, e se io cadessi? Allora sono io il mostro? Dimmelo.”

Dal punto di vista dei testi, la canzone ricorda molto il recente singolo di Justin, “Lonely“, ma cercare di essere all’altezza delle aspettative degli altri è un’emozione abbastanza universale. Se non altro, i ritmi R&B di “Monster” suggeriscono a Shawn di spiegare – dal punto di vista sonoro – le ali con Wonder. I due artisti hanno anche pubblicato il video musicale diretto da Colin Tilley e prodotto da Jack Winter che li vede esibirsi in un gigantesco blocco bianco su uno sfondo tetro e nebbioso. Guarda qui sotto un immagine del dietro le quinte pubblicata da Shawn Mendes.

Il significato del testo di Monster

Nella prima strofa, Shawn canta di come il mondo lo abbia messo molto rapidamente su questo piedistallo – come quello che si vede nel video musicale – a causa del suo successo. Tuttavia, ora che ha raggiunto tutta questa fama, ha visto il lato oscuro di tutto, soprattutto quando si tratta di relazionarsi con il pubblico. Si sente come se non potesse essere veramente se stesso. Dice anche che nessuno riuscirà mai a vedere il vero lui mentre cercano di farlo sembrare quello che vogliono che sia.

Shawn passa al ritornello in cui inizia a interrogare coloro che lo ammirano e chiede cosa succederebbe se commettesse qualcosa di sbagliato. Dice che probabilmente ne uscirà fuori come il cattivo di turno, ma vuole solo sapere in anticipo se il mondo si allontanerà da lui in modo da prepararsi al peggio.

In un’intervista con Zane Lowe su Apple Music, Shawn ha rivelato come è nata la collaborazione con Justin.

“Si tratta di come la società può mettere le celebrità su un piedistallo e guardarle cadere.”

Nel suo verso Justin si rende conto della sua esperienza, soprattutto ricorda a tutti che è sotto i riflettori da parecchi anni e che ha commesso qualche errore all’inizio della sua carriera. Poi Justin si unisce a Shawn nel ritornello, in cui condividono i loro sentimenti reciproci per come il mondo li solleva su un piedistallo solo per abbatterli successivamente.

Nel finale della canzone, Justin e Shawn continuano a chiedersi cosa succederebbe se cadessero dal loro piedistallo. Supplicano anche a qualcuno di non lasciarli cadere in modo che non debbano mai affrontare l’odio di tutti.

E tu supporterai sempre Shawn Mendes e Justin Bieber?

Il famoso piedistallo da cui Justin Bieber e Shawn Mendes non vorrebbero cadere.

La traduzione del testo di Monster

tu mi hai messo su un piedistallo e mi hai detto che sono il migliore
mi hai alzato verso il cielo fino a che non mi è mancato il fiato
mi hai riempito di fiducia, e ti dico quello che mi esce dal cuore
hai usato le mie parole e mi hai buttato giù fino a che non è rimasto più nulla di me
hai sistemato i pezzi solo per farli stare con il resto del gruppo

e se se inciampassi?
e se io cadessi?
e se fossi io il mostro?
fammelo sapere
e se, se io commettessi un errore?
e se mi spezzassi? si
allora sarei io il mostro?
fammelo sapere, si

avevo 15 anni quando il mondo mi ha messo su un piedistallo
facevo dei live da sogno e generavo ricordi
ho preso delle decisioni sbagliate cercando essere figo, sconvolto dalla loro gelosia
alzandomi (alzandomi), alzandomi (si)
e buttandomi giù (giù), buttandomi giù (giù, giù)
io prenderò la responsabilità per tutto quello che ho fatto (si)
stringendola su di me come se fossi la cosa più sacra

ho avuto la pulce nell’orecchio, ho dovuto lasciare perdere
perché la mancanza di perdono mi fa mantenere il controllo
e adesso voglio solo sapere la verità

e se se inciampassi?
e se io cadessi?
e se fossi io il mostro?
fammelo sapere
e se, se io commettessi un errore?
e se mi spezzassi? si
allora sarei io il mostro?
fammelo sapere, si

per favore non farmi cadere
oh, per favore non farmi cadere

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