“L’ultima tempesta”: la vera storia che ha ispirato il film

È stato definito il più grande salvataggio compiuto da una piccola imbarcazione della guardia costiera statunitense, ed ha ispirato il film "L'ultima tempesta": la storia di Bernad Webber e della motovedetta CG-36500.

Una scena del film "L'ultima tempesta" (2016)

Una scena del film "L'ultima tempesta" (2016)

È il 18 Febbraio del 1952.

La costa orientale degli Stati Uniti è colpita da un noreaster (termine che indica un violentissimo ciclone extratropicale che si sviluppa nella maggior parte dei casi tra la fine dell’autunno e l’inizio della primavera); la sorte peggiore tocca a due petroliere, la SS Fort Mercer e la SS Pendleton, disperse a qualche miglia di distanza l’una dall’altra al largo della costa di Rock Harbor, in Massachusetts.

Entrambe vengono spezzate in due dalla forza del vento e del mare, ma una differenza c’è: la prima infatti riesce precocemente a lanciare un segnale d’allarme, una richiesta di aiuto, che mobilita immediatamente i soccorsi, i quali giungono in rapido tempo a destinazione, siccome è ancora giorno e la potenza del mare non è arrivata ancora al suo culmine. Alla seconda non tocca invece la stessa fortuna. La Pendleton infatti è priva di capitano, disperso in mare, senza timone, senza radio. L’acqua è ovunque. L’unica cosa che l’equipaggio può fare è suonare la sirena di soccorso, ancora e ancora, nella speranza di un miracolo.

Il miracolo accade.

A terra tale richiamo viene udito da un addetto portuale, che comunica il fatto alla guardia costiera. Si mobilita così un gruppo di uomini capitanato dal timoniere Bernard Webber (oltre a lui ci sono il motorista Andrew Fitzgerald e i marinai Richard Livesey ed Ervin Maske), che a bordo della motovedetta CG-36500 parte per quella che è definita una missione impossibile al limite del suicidio, viste le condizioni di tempesta in cui ancora verge il mare, dominato da imponenti onde inarrestabili.

La motovedetta CG-36500

Il gruppo tuttavia non si fa scoraggiare e, animato dalla dirompente ed umana voglia di portare in salvo i marinai della Pendleton, parte lo stesso. Non è facile però. La bussola va in avaria, nessuna luce funziona se non quella del faro della motovedetta, che tuttavia non è di grande aiuto. Ma gli uomini vanno avanti, ancora e ancora, intrepidi.

Dopo ore estenuanti, in piena notte, finalmente la petroliera viene avvistata.

I 32 uomini ancora vivi a bordo di essa, sfiniti ma in buona salute, vengono così caricati sulla piccola barca di Webber e i suoi, e si devono stringere un bel po’ perché ci stiano tutti, siccome la motovedetta è progettata per portare al massimo una ventina di persone. Inizia così il viaggio di ritorno, completamente al buio, completamente alla cieca, siccome anche al porto tutte le luci sono spente a causa di un blackout causato dalla tempesta che continua a sferzare.

Ma a terra, fortunatamente, c’è qualcuno che ha un’idea brillante, probabilmente la futura moglie di Webber, Miriam Pentinen: accendere i fari delle macchine, in modo da dare agli uomini dispersi in mare almeno una parvenza di visibilità. Una scelta che non solo è saggia, ma si mostra anche essere giusta e vincente. La CG-36500 riesce ad approdare, e mentre la tempesta si calma, gli uomini bevono insieme, sani, salvi e all’asciutto. Finalmente.

Bernard Webber

Tra i tanti abbracci e ringraziamenti, quella sera, un brindisi doveroso viene fatto in onore di Webber, di Fitzgerald, di Livesey e di Maske, che hanno sfidato le acque in tempesta e lo scoraggiamento di tutti i loro colleghi, dando adito a quello che è stato riconosciuto come il più grande salvataggio compiuto da una piccola imbarcazione della guardia costiera statunitense, premiata successivamente con una medaglia al merito.

“L’ultima tempesta”: un film su Webber e i suoi

Alla straordinaria vicenda del salvataggio degli uomini della SS Pendleton è stato ispirato il film statunitense del 2016 “L’ultima tempesta”, diretto da Craig Gillepsie.

Nel cast figurano attori quali Chris Pine (Berard Webber), Ben Foster (Richard Livesey), Kyle Gallner (Andrew Fitzgerald) e John Magaro (Ervin Maske), oltrechè Eric Bana, Casey Affleck e Holliday Grainger.

Exit mobile version