La bella e la bestia, la recensione del cartone animato Disney

La bella e la bestia immagine dal film

Disney -  La Bella e la Bestia - Bonjour


TITOLO: La bella e la bestia

TITOLO ORIGINALE: Beauty and the Beast

REGIA: Gary Trousdale e Kirk Wise

PAESE: USA

ANNO: 1991

GENERE: animazione, musicale, fantastico, romantico

DURATA: 88 minuti


DOPPIATORI ITALIANI: Laura Boccanera, Marjorie Biondo, Massimo Corvo, Roberto Pedicini, Carlo Lepore, Vittorio Amandola, Gianni Vagliani, Isa Di Marzio, Davide Perino, Paolo Lombardi, Elio Pandolfi, Didi Perego, Gianfranco Bellini, Mauro Bosco, Pietro Barreca, Silvia Pepitoni, Nando Gazzolo

DOPPIATORI ORIGINALI: Paige O’Hara, Robby Benson, Richard White, Jerry Orbach, David Ogden Stiers, Angela Lansbury, Bradley Pierce, Rex Everhart, Jesse Corti, Hal Smith, Jo Anne Worley, Alvin Epstein, Tony Jay, Alec Murphy, Kimmy Robertson


TRAMA: Belle è una ragazza semplice, con molti sogni e amante della lettura. Vive in un piccolo villaggio francese insieme al padre, Maurice, un ometto bizzarro ed originale che, come mestiere, fa l’inventore. Oltre alla monotonia del paese ad annoiare la ragazza sono anche le ripetute avances da parte di Gaston, il ragazzo più bello e forte della comunità ma, allo stesso tempo, pure il più presuntuoso, arrogante e superficiale.

Un giorno Maurice decide di partire per una fiera della scienza non troppo lontana da casa ma durante il tragitto viene attaccato dai lupi che gli fanno perdere la strada. Trova rifugio in un castello in mezzo ai boschi che però si rivela essere un guaio ben peggiore rispetto alle belve che lo avevano aggredito. Difatti, all’interno del castello, vive una gigantesca ed orribile bestia che, adirata dalla presenza del vecchio, lo cattura e lo rinchiude con l’idea di tenerlo prigioniero per sempre.
Belle, dopo aver visto tornare Philipe, il destriero di famiglia con cui Maurice era partito, intuisce che qualcosa non va e si lascia trascinare dall’animale fino al luogo in cui il padre è scomparso. Qui viene a conoscenza della magia del castello: non vi è solo la bestia ma un intero mondo di oggetti e soprammobili parlanti.
Vedendo il padre già malato, chiuso in una cella buia e fredda, Belle propone alla bestia uno scambio: lei al posto di lui. La mostruosa creatura accetta, libera Maurice e lo spedisce al villaggio.
La notizia rende molto felici tutti gli abitanti del castello poiché sanno che la ragazza potrebbe essere la chiave per spezzare l’incantesimo ricaduto sopra di loro. La storia spiega come un tempo la vita in quel luogo fosse del tutto diversa. Gli oggetti erano persone e l’atmosfera che si respirava non era spettrale bensì allegra e gioiosa. Tutto cambiò quando Adam, ovvero la bestia, rifiutò di aiutare una povera mendicante arrivata a palazzo in cerca di ospitalità. Questa si rivelò essere una bellissima fata che, per punire l’arroganza e la superficialità del giovane, lo trasformò, e con lui tutti i suoi servitori. La maledizione lanciata prevede che Adam si faccia amare e ami qualcuna prima dello scadere del tempo prestabilito. Questo tempo viene scandito da una rosa tenuta sotto una teca di vetro che col passare degli anni appassisce. Se quando la rosa sarà appassita del tutto lui non avrà compiuto la sua missione, sarà destinato a rimanere così in eterno.
Belle pare quindi essere la soluzione al problema ma non è facile avvicinarsi a lei dal momento che si sente offesa per non avere avuto la possibilità di salutare il padre un’ultima volta.
Maurice, intanto, appena tornato a villaggio, si appella a Gaston nella speranza che vada a liberare la figlia dalle grinfie della bestia ma la popolazione ride a tale storia e reputa il vecchio pazzo da legare. Al bullo di paese viene allora un’idea: offre del denaro al gestore del manicomio per corromperlo e far sì che Maurice venga rinchiuso. In tale modo ha la possibilità di ricattare la ragazza dicendole che troverà una maniera per non fare rinchiudere il padre solo se lei acconsentirà a sposarlo.

Nel frattempo, a castello le giornate scorrono e, con grande sorpresa da parte di tutti, si evolvono in momenti piacevoli: la bestia si comporta meno da bestia e più da uomo e Belle apprezza molto tutti questi sforzi, ricambiando con affetto e gentilezza.
A rovinare il momento magico ci penserà lo specchio incantato in possesso della bestia che mostrerà ai due la salute precaria di Maurice, sperduto in mezzo al bosco nel tentativo di raggiungere la figlia e portarla in salvo.
La bestia lascerà libera Belle e le regalerà lo specchio incantato per fare in modo che lei lo possa vedere ogni qual volta voglia. La fanciulla correrà a soccorrere il padre. Purtroppo, però, tornati a casa troveranno la sorpresa di Gaston. Belle sarà costretta a far vedere all’intero villaggio la figura della bestia, grazie allo specchio, dimostrando così la sanità mentale di Maurice.
Gaston reagirà con violenza, andando su tutte le furie e si recherà al castello con l’intento di uccidere l’ormai rivale in amore.
Inizierà in un questo modo uno scontro fatale che avrà fine solo grazie all’amore.

“Qualcosa in lui si trasformò, era sgarbato, un po’ volgare, ora no, è timido, piacevole, non mi ero accorta che ora è incantevole.

Lo sguardo suo, su me posò, sfiorò la zampa ma paura non provò, son certo che, mi sono illuso, lei non mi aveva mai guardato con quel viso.”

la bella e la bestia recensione cartone – anche la Bestia dovrà arrendersi al fascino di Bella

 


 

COMMENTO: “La bella e la bestia” fu il primo film d’animazione ad essere candidato all’Oscar come miglior film. Ricevette, inoltre, altre cinque nominations: miglior colonna sonora, miglior mixaggio sonoro e tre nominations per le sue canzoni. In conclusione ne vinse due, miglior colonna sonora e miglior canzone per Beauty and the Beast, nel duetto finale.

E’ considerato da sempre come uno dei capolavori Disney e, come tutti i cartoni della Disney, approfitta di una fiaba per mandare un messaggio forte, un insegnamento non solo ai più piccini ma anche agli adulti. La morale de La bella e la bestia è quella di guardare sempre oltre alle apparenze poiché ciò che più conta alla fine ognuno lo ha all’interno.
E in questa pellicola lo si denota già dalla dinamica dei personaggi del villaggio, tutti molto stereotipati. Abbiamo Belle, la classica ragazza della porta accanto. Semplice ma molto sognatrice, desiderosa di avere un futuro diverso da quello prestabilito. Come principessa Disney, Belle piace tantissimo: innanzitutto nonostante abbia molti sogni, ami le avventure e sia attratta inevitabilmente dal “diverso”, non è ingenua come la collega Biancaneve. E nemmeno tonta come Pocahontas. Belle è una ragazza che sa farsi valere, sa dire di no perché è determinata e segue con perseveranza le proprie idee, nonostante la comprensibile paura provata in certi momenti reagisce comunque con energia e non si fa prendere dal panico. Poi abbiamo il padre, Maurice, per la serie “tale padre…”. Belle è considerata la “strana” del villaggio, per il proprio modo di comportarsi (come succede ancor oggi ad andare controcorrente si passa per quelli anormali) ma il padre la supera di gran lunga: in un diciottesimo secolo, in un piccolo villaggio abitato da persone con una certa mentalità, Maurice cos’altro poteva fare se non l’inventore?
Gaston è la ciliegina sulla torta, quello che al giorno d’oggi verrebbe apostrofato come il “tutto muscoli niente cervello”, il palestrato ignorante e sgrammaticato, il superficiale che bada solo al fisico e zero al contenuto. Però è figo, ben intonato e così esagerato da far simpatia lo stesso. Meno il suo fido seguace LeTont, lo sfigato privo di personalità che si comporta da zerbino e fa tutto ciò che gli ordina il “padrone”.
Anche altri personaggi di contorno, all’interno del villaggio, rappresentano comunque dei cliché incredibili come, per esempio, le tre ragazze oche, bellissime ma stupidissime che sbavano dietro a Gaston, oppure, il gestore del manicomio che, nonostante sia a conoscenza del piano subdolo e malvagio del bullo di paese, decide di accettare lo stesso attratto dalla malvagità.
Se ci spostiamo a castello abbiamo Adam-la bestia: il principe viziato che rifiuta di ospitare la povera mendicante poiché disgustato dal suo aspetto. Ovviamente, essendo un cartone Disney, c’era da aspettarselo: non è una povera mendicante affatto, anzi, una magnifica fata che, sorpresa, lancia un incantesimo sul protagonista costringendolo a crogiolare nei suoi stessi pregiudizi e nella sua stessa superficialità.

Fine della storia: Belle, che è quella stramba, si innamora di lui nonostante l’aspetto da bestia, lui si salva in corner perché ovviamente l’incantesimo si spezza clamorosamente nel momento esatto in cui cade l’ultimo petalo della rosa segna-tempo, tutti tornano umani, il castello buio e arredato da statue di Gargoyles in un nano secondo diventa splendente e perfetto e si ritrovano a vivere tutti felici e contenti dando come insegnamento morale, appunto, quello che soldi, fama, bellezza e successo non servono a nulla se non sei anche bello dentro (ricordatevelo voi che postate foto di sushi a manetta solo per provare che potete permettervi la cena).

La bella e la bestia è assolutamente da vedere e vi sorprenderà in tutto, comprese le canzoni che lo hanno premiato così tanto. MAGICO

“E’ una storia sai, vera più che mai, solo amici e poi, uno dice un “noi”, tutto cambia già. E’ una realtà che spaventa un po’, una poesia, piena di perché e di verità. Ti sorprenderà come il sole ad est, quando sale su e spalanca il blu dell’immensità. Stessa melodia, nuova armonia, semplice magia che ti cambierà, ti riscalderà. Quando sembra che non succeda più ti riporta via come la marea, la felicità. Ti riporta via, come la marea, la felicità.”

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La Recensione

Il Verdetto

10 Voto

Recensione

  • Voto Globale 10
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