La recensione di “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah”, commedia di Netflix in cui Adam Sandler si fa da parte per far brillare… la figlia

Non sei invitata al mio Bat Mitzvah

Il film “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah”, appena uscito su Netflix, vede tra i protagonisti principali il veterano del genere Adam Sandler. “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah” è disponibile da venerdì scorso su Netflix ed è per ora il film più visto della piattaforma. Un risultato meritato? Scopriamolo insieme nella recensione. Piccolo spoiler: non è una commedia da buttare via.

Un plauso doveroso va ad Alison Peck e Fiona Rosenbloom, gli sceneggiatori. Rosenbloom è anche l’autrice del libro su cui è basato il film. Solitamente usare lo stesso autore del libro da cui si basa un film è sempre cosa buona e giusta. Lo sanno anche i produttori di Gomorra che hanno chiesto a Saviano di contribuire alla realizzazione della pellicola. Gli sceneggiatori di “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah” hanno fatto un buon lavoro, creando dialoghi che sono sia esilaranti che emotivi. E poi c’è la protagonista e le sue amiche: sembrano davvero ragazze adolescenti, non sono i soliti stereotipi che si vedono in film di questo genere.

Adam Sandler, che oltre a produrre il film vi fa anche un’apparizione, ha fatto una scelta audace e apprezzabile. Ha deciso di fare un passo indietro e lasciare che sua figlia, Sunny Sandler, brillasse al posto suo. Nel film interpreta Stacy Friedman. E c’è di più: anche la figlia maggiore di Adam, Sadie Sandler, e sua moglie, Jackie Sandler, fanno una capatina nel film. E sapevate che Sadie è la sorella maggiore di Stacy, Ronnie, nel film? E Jackie, beh, lei è la mamma della migliore amica di Stacy.

Sappiamo che a Hollywood è comune per gli attori più grandi interpretare personaggi molto più giovani di loro, soprattutto quando si tratta di adolescenti. Ma in questo caso, gli attori che interpretano i ragazzi hanno effettivamente l’età che dovrebbero avere. E questo, fidatevi, rende tutto molto più realistico.

Veniamo ora al contesto e ai temi del film. L’ambientazione è quella della comunità ebraica benestante in California, ma che non ha dimenticato le proprie radici e tradizioni. Stacy è ossessionata dall’idea di avere la festa di Bat Mitzvah più stravagante di sempre. Perché? Perché pensa che questo la renderà popolare e le farà conquistare il cuore del ragazzo che le piace. E questo ovviamente la porta in conflitto con il suo papà, interpretato da Adam Sandler, che è cresciuto in un contesto decisamente meno agiato.

Oltre a questo, c’è un altro tema che viene esplorato: l’amicizia. Stacy e la sua migliore amica Lydia iniziano a litigare e ad allontanarsi a causa di una cotta per lo stesso ragazzo. E come spesso accade quando gli amici si innamorano dello stesso ragazzo o della stessa ragazza, le cose si complicano. Tra le due amiche nascono tensioni che danno luogo a momenti sia dolorosi che rivelatori.

Per rendere la comunità ebraica ancora più viva, nel film compaiono personaggi come un rabbino eccentrico e un cantore di sinagoga un po’ fuori dagli schemi. E per non parlare dei vari Bat e Bar Mitzvah che vediamo nel corso del film: sono rappresentati in modo così accurato e al tempo stesso così divertente che non potete fare a meno di ridere.

Anche i dettagli più piccoli del film aggiungono quel tocco di bizzarria che fa sorridere. Dai vecchietti con battute azzeccate al DJ israeliano Schmuley, che non riesce a smettere di mettere musica, provarci con la vigilessa e scorrazzare con il suo SUV viola scintillante. E poi c’è la nemesi di Stacy, una ragazza ebrea-asiatica di nome Chang Cohen.

Idina Menzel, che interpreta la madre di Stacy, magari non ha un ruolo centrale, ma ogni volta che appare in scena sembra sul punto di scoppiare a ridere, soprattutto quando vede le buffonate di suo marito e delle sue figlie. E, ovviamente, non mancano nemmeno le classiche gag legate a scoregge e altri momenti di humor un po’ grezzo che piacciono ai più piccoli. Una delle scene da ricordare è quella dove il padre di Stacy (Adam Sandler), va a comprare gli assorbenti per la figlia. È un momento tanto imbarazzante quanto tenero.

Non tutto nel film funziona alla perfezione, ma le parti positive superano abbondantemente quelle che non funzionano. Un esempio? Quando Stacy si sfoga dicendo che ha bisogno di una pausa, la risposta di suo padre è semplicemente imperdibile: “Benvenuta nel mondo degli adulti. E benvenuta nel mondo ebraico. Noi non abbiamo pause”.

In definitiva, “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah” è un film che riesce ad essere divertente, toccante e incredibilmente sincero, tutto allo stesso tempo. È un ritratto fedele delle dinamiche familiari, delle complicazioni dell’adolescenza e della ricerca di un’identità all’interno di una comunità culturalmente ricca. E, cosa più importante, ti fa sentire come se fossi davvero lì con loro, a vivere ogni momento di gioia, dolore e assurdo umorismo.

Sinceramente avevo poca familiarità con questo evento della cultura ebraica e questo film mi ha aiutato a capirlo meglio.

E tu hai visto “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah”? Ti ha divertito? Secondo te farà carriera la figlia di Adam? Dì la tua nei commenti.

La Recensione

Non sei invitata al mio Bat Mitzvah

6 Voto

Il nuovo film di Adam Sandler, "Non sei invitata al mio Bat Mitzvah," è una commedia per famiglie che ti fa ridere e riflettere. La trama segue la giovane Stacy, interpretata da Sunny Sandler, mentre si prepara per il suo Bat Mitzvah, sognando feste stravaganti e la conquista del suo amore adolescenziale, Andy. Ma tra scontri con il padre più terra-terra e litigi con la migliore amica Lydia, Stacy impara alcune lezioni di vita importanti. Il film è un mix perfetto di umorismo e sentimenti, con personaggi autentici e dialoghi divertenti. È un ritratto fedele e divertente dell'adolescenza e delle dinamiche familiari.

PRO

  • "Non sei invitata al mio Bat Mitzvah" è un mix irresistibile di umorismo e emozioni che ti tiene incollato allo schermo.
  • Personaggi autentici e dialoghi taglienti rendono il film un ritratto realistico e coinvolgente dell'adolescenza e delle dinamiche familiari.

CONTRO

  • Alcune gag legate a umorismo grezzo possono non essere di gusto per tutti, rendendo certi momenti del film meno universali.
  • La mamma di Stacy è poco sfruttata nel film.

Recensione

  • Voto 6
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