Le donne dominano il Festival del cinema di Berlino, il film Alcarràs vince l’Orso d’oro

La regista Carla Simon ha vinto l'orso d'oro per il film Alcarràs

Il Festival del cinema di Berlino si tinge di rosa e vede trionfare le donne che vengono insignite dei premi più prestigiosi! Cominciamo subito con la cineasta catalana Carla Simon (Estate 1993) che con il suo Alcarràs è stata premiata con l’Orso d’oro – il premio più ambito – e, a seguire, entrambi i premi per la recitazione e due dei tre premi per il miglior film sono stati vinti da registe.

Due dei tre premi per il miglior film sono andati dunque a film di registe donne, mentre entrambi i premi per la recitazione, che sono neutrali rispetto al genere, sono andati a donne, così come il premio per il miglior regista. Cominciamo con Alcarràs che racconta una storia di resistenza, al centro la famiglia Solé che da sempre dedica le sue estati alla raccolta delle pesche nel suo frutteto nel piccolo piccolo paese in Catalogna. Il raccolto di quest’anno, però, rischia di essere l’ultimo per la  minaccia di sfratto: i peschi saranno abbattuti e il terreno riconvertito ad impianto solare, un progetto che provoca una divisione nel seno della famiglia allargata e molto unita. Davanti al futuro incerto, i familiari rischiano di perdere quella casa e tutto ciò che rappresenta. “Alcarras” – ha spiegato la regista –  è un film profondamente personale. “Racconta la storia della mia mamma adottiva, della sua famiglia e del luogo in cui è cresciuta.”

Il terzo premio della giuria è andato, invece, all’acclamato dramma messicano Robe of Gems, film d’esordio della regista Natalia López Gallardo, che in precedenza ha lavorato come montatrice in Silent Light di Carlos Reygadas e Post Tenebras Lux. A separare lei da Carla Simon c’era il regista sudcoreano Hong Sang-soo (In Another Country, La collina della libertà, Gangbyeon Hotel), il cui The Novelist’s Film ha vinto il secondo premio della giuria.

I premi vinti dalle donne nel Festival del cinema di Berlino 2022

Forse non in molti sanno che il Festival del cinema di Berlino ha introdotto premi di recitazione neutrali rispetto al genere nel 2021 e, come accaduto già in precedenza, entrambi sono andati alle donne. La migliore interpretazione da protagonista è stata vinta da Meltem Kaptan per la sua interpretazione di una madre che affronta il sistema giudiziario statunitense per far rilasciare suo figlio da Guantánamo Bay in Rabiye Kurnaz Vs George W Bush, mentre la migliore interpretazione di supporto è andata a Laura Basuki (3 Hati Dua Dunia, Satu Cinta, Di Timur Matahari, Susi Susanti: Love All) per il suo ruolo nel dramma indonesiano Nana.

Rabiye Kurnaz Vs George W. Bush ha vinto anche il premio per la migliore sceneggiatura per Laila Stieler (Settimo cielo, Liebesleben, WILLENBROCK), mentre la veterana regista francese Claire Denis (Al diavolo la morte, Cannibal Love – Mangiata viva, L’amore secondo Isabelle) ha vinto il premio come miglior regista per Fire (O entrambi i lati della lama), il suo nuovo film, con Juliette Binoche (L’insostenibile leggerezza dell’essere, Alcuni giorni in settembre, Il mio profilo migliore).

Mentre l’edizione del Festival del cinema di Berlino del 2021 è stato interamente virtuale, il festival del 2022 ha organizzato una serie eventi di persona, sempre nel rispetto delle restrizioni locali sulla pandemia. La vittima più significativa della pandemica da Covid-19, però, è stata l’attrice Isabelle Huppert (La storia vera della signora dalle camelie, La finestra della camera da letto, Il buio nella mente), che non è stata in grado di apparire per ritirare il premio onorario dell’Orso d’Oro alla carriera dopo essere risultata positiva al coronavirus poco prima della presentazione programmata.

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