Madre! Recensione del film di Darren Aronofsky

Madre! Recensione

"Madre!" di Darren Aronofsky

Scheda del Film:

Titolo: Madre! – Mother!
Genere: Drammatico
Cast: Jennifer Lawrence nel ruolo di Madre (Lei), Javier Bardem nel ruolo di Lui, Ed Harris, Michelle Pfeiffer, Domhnall Gleeson, Kristen Wiig;
Regia: Darren Aronofsky;
Sceneggiatura: Darren Aronofsky;
Budget: 33 milioni di dollari;
Anno: 2017
Durata: 121 minuti

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Recensione del film Madre!

Si potrebbe dire molto su Madre! di Darren Aronofsky, perché in poco più di due ore, la densità di avvenimenti ed emozioni è davvero alta. Un film che chiede uno sforzo allo spettatore, quello di andare oltre gli avvenimenti che si susseguono nella trama (a volte poco plausibili), trasportando il tutto nel territorio dei simboli. Eppure, nonostante la partecipazione che la storia chiede al suo pubblico, Madre! è un film che dà molto. Se accolto con lo giusto sguardo, Madre! spinge a riflessioni profonde e di grande importanza.

La storia inizia così…

In una grande casa isolata, vivono un uomo e una donna; Lui è un poeta in cerca della giusta ispirazione per creare, Lei una donna sensibile ed angelica, che sembra avere una strana connessione con la casa stessa. A turbare la vita della coppia e a destabilizzarne l’equilibrio già flebile, arriva uno strano ospite, un chirurgo capitato “per caso” mentre cercava un Hotel per passarvi la notte. Mentre Lui vede l’arrivo dello sconosciuto come un’occasione per scuotere la sua ispirazione, Lei lo sente come un intruso, e sin da subito comincia a soffrire di questa presenza tutt’altro che discreta. Questo, ad ogni modo, è soltanto l’inizio, e con l’arrivo di nuovi ospiti la trama diventa densa di emozioni e inquietudine.

Il cast e la regia

Protagonisti assoluti, Jennifer Lawrence e Javier Bardem sono perfetti per i ruoli che interpretano nel film. Lei, così eterea nell’aspetto e nei comportamenti, è l’emblema della donna angelicata, dell’amore puro e incondizionato. Lui, è un artista con grandi aspirazioni che ama la casa in cui vive, ma allo stesso tempo è smanioso di riempirla di nuove presenze, di connessioni e avvenimenti.
La storia ci viene raccontata principalmente dal punto di vista di Lei, e questo è sottolineato dalle scelte registiche. La macchina da presa, infatti, concede ben poche inquadrature ampie, preferendo restare stretta su Jennifer Lawerence con continui primi piani e dettagli. Questa scelta si traduce in una partecipazione strettissima dello spettatore alle inquietudini di Lei e alla sua sofferenza, portando invece a vedere come totalmente inaccettabile il comportamento di Lui.
A sottolineare le emozioni che scaturiscono dalla storia è anche una colonna sonora perfetta, che per mezzo di suoni e rumori catalizza l’attenzione e le emozioni dello spettatore.

Una scena del film “Madre!” di Aronofsky

Le critiche al film

Madre! di Darren Aronofsky, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017, non ha ricevuto una grande accoglienza dalla critica. Molti sono stati i critici che hanno sottolineato la tremenda crudezza di alcune scene e l’esagerazione simbolica e barocca di concetti in fin dei conti semplici. La vera forza nel film è però proprio nel creare un’oppressione, un disturbo e perché no, un’esagerazione del tema.

La visione di Madre! è, in fin dei conti, un’esperienza che risulta essere molto soggettiva. La chiave di lettura migliore, è vedere i simboli per quelli che sono, e lasciarsi pervadere dalla profonda riflessione che ne consegue. Un film che parla di sacro, di mistico e del suo completo opposto. La volontà del regista è quella di raccontare la sofferenza rendendoci partecipi assieme alla Madre!, e infine di spingerci alla riflessione. Tutto quello che un buon film può e deve fare.

La Recensione

Valutazione

7 Voto

Madre! chiede un solo sforzo ai suoi spettatori, quello di andare oltre ciò che viene mostrato, in un territorio comune, quello dei Simboli.

Recensione

  • Voto 7
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