In “Manifesto” i Boomdabash raccontano i loro inizi

I Boomdabash tornano con un nuovo singolo dal titolo “Manifesto”. Il brano è stato rilasciato oggi Venerdì 14 Luglio 2023 su Spotify e ogni altra piattaforma di ascolto digitale.

“Manifesto” è tratto da “Venduti”, l’ultimo album della band di origine salentina uscito sempre nella giornata odierna. Il progetto discografico arriva a distanza di cinque anni dall’ultimo album in studio “Barracuda”. Oltre il brano inedito “Manifesto”, il disco racchiude altre 12 tracce tra cui collaborazioni con Paola & Chiara, Al Bano, Emma e l’immancabile poi la hit di successo estiva dell’anno scorso “Tropicana” con Annalisa.

Il gruppo ha direttamente spiegato il significato del titolo dell’album:

“’Venduti’ è l’accusa che ci fanno più spesso da quando abbiamo messo piede nel mainstream, l’abbiamo voluto trasformare in un punto di forza e in un messaggio contro gli hater: siamo quello che abbiamo sempre voluto essere. Il titolo fa pensare a un disco di sole hit radiofoniche ma è esattamente il contrario, c’è tanto reggae e tanta dancehall, tanto ritorno allo stile delle origini rivisitato e attualizzato”.

Il significato di “Manifesto” dei Boomdabash

“Manifesto£ racconta la storia dei Boomdabash. Non tutti sanno da dove sono partiti e nel brano decidono di condividere con un po’ di malinconia tutta la loro gavetta del passato, le emozioni degli inizi e i ricordi preziosi che conservano ancora oggi.

Il testo di “Manifesto” dei Boomdabash

Ho visto cieli bianchi diventare neri

Giorni vuoti, calendari pieni

Così tanto che mi manchi e nemmeno lo sai

E ti ricordi quando ci bastava

Una cassa che suonava per sentirci a casa

Quelli di oggi, gli stessi di ieri

L’avresti detto che andava così

Sette miliardi di occhi sparsi

Giro un film senza titolo

Non sono anni come gli altri

Ma tranquillo, ci siamo noi

Seduti sopra un gradino

Anche se fa un freddo cane

Scaldarsi con l’accendino

In quelle sere da dimenticare

Gli ultimi ad andare via siamo noi

Ognuno con la sua storia

Pochi attimi di gloria

Sognando di arrivare in alto senza scorciatoia

Inseguendo il vento

Di una terra che ora è il nostro manifesto

Cresciuti a perdere palloni in mezzo alla strada

Con l’alba che spegne i lampioni e un cane che abbaia

Insieme a chi c’è ancora adesso e chi si è perso

Chi l’avrebbe immaginato tutto questo

E ti ricordi quando ci bastava

Guardare la notte tra le luci dei bengala

Quelli di oggi, gli stessi di ieri

L’avresti detto che andava così

Sette miliardi di occhi sparsi

Giro un film senza titolo

Non sono anni come gli altri

Ma tranquillo, ci siamo noi

Seduti sopra un gradino

Anche se fa un freddo cane

Scaldarsi con l’accendino

In quelle sere da dimenticare

Gli ultimi ad andare via siamo noi

(Boomdabash)

Quegli anni che

Non ci importava il resto

E questo è il nostro manifesto

E sembra che non sia passato il tempo

Per me, per te

Sette miliardi di occhi sparsi

Giro un film senza titolo

Non sono anni come gli altri Ma tranquillo, ci siamo noi

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