Marshmello e altri artisti che nascondono la propria identità

Marshmello – Il Successo

In questo 2017, una vera e propria nuova star della musica elettronica ha visto gli albori di una potenziale prosperosa carriera futura. Si tratta appunto di Marshmello ( da non confondere con il famoso dolce americano comunemente chiamato Marshmallow), un producer che ha scalato le classifiche globali della musica dance.

Marshmello , infatti, ha iniziato la propria carriera nel 2015 pubblicando diversi remix di brani come: “Beautiful Now,” di Zedd e Where Are U Now, di Jack Ü. Successivamente, nel 2016, Marshmello  ha presentato Joytime, una compilation delle proprie precedenti canzoni già disponibili sul web. Questa compilation ha riscosso un notevole successo permettendo così all’artista di compiere i primi passi verso la notorietà.

Ad ogni modo é solo nel gennaio del 2017 che Marshmello ottiene l’onore di guadagnarsi un posto nella US Billboard Hot 100 chart con il singolo “Alone”. Successivamente, la canzone ha compiuto un vero e proprio giro del globo, ma in questo caso, grazie a internet, non sono stati necessari ottanta giorni.

L’incommensurabili fama e talento del giovane producer hanno fatto crescere la popolarità delle canzoni dell’artista. Infatti nelle charts più recenti compaiono due nuove canzoni di Marshmello nella top ten, ovvero: “Silence” in collaborazione con il conosciutissimo cantautore statunitense Khalid e “Wolves” con la famosissima Selena Gomez.

Marshmello – Il Personaggio

Ma chi é Marshmello? Bisogna specificare che l’identità del musicista é stata a lungo celata dall’artista stesso che durante le riprese dei videoclip e nei suoi concerti porta un casco a forma di Marsmallow con una simpatica “faccina” dipinta. Tale mossa astuta ma azzardata non aveva soltanto lo scopo di salvaguardare l’anonimato del producer, infatti questa precisa scelta si é rivelata un ottima strategia di marketing.

L’anonimato di Mashmello non ha solamente creato un’aura di mistero intorno al personaggio stesso aumentando ulteriormente la fama dell’artista; infatti il producer, grazie a questa bizzarra immagine di sé, ha lanciato una linea di gadget e vestiti interamente incentrata sul proprio personaggio.

Ad ogni modo, il mistero riguardante l’identità segreta dell’artista ha scatenato l’immaginazione dei fans che sin dal 2015 (ovvero dall’inizio della carriera di Marshmello) hanno incominciato a formulare svariate ipotesi sulla persona dietro al personaggio. Una delle supposizioni più affermate sosteneva che la personalità di Marshmello fosse semplicemente una trovata di promozione commerciale e che sotto a quel casco a forma di caramella ci fosse il famosissimo Tiestö. I seguaci di tale ipotesi si sono dovuti ricredere in occasione dell’ Electric Daisy Carnival del 2016 quando Marshmello si è tolto l’amatissimo “casco” mostrando al mondo intero il proprio volto durante la performance.

Tuttavia i followers più accaniti del producer avevano già escluso “l’ipotesi Tiestö” poiché avevano notato un semplice ma interessante dettaglio che aveva insospettito molti. Infatti il pubblico si era accorto da tempo dell’accento tipicamente americano di Marshmello che non ha nulla a che vedere con il forte accento olandese di Tiestö. Nonostante tutto, questo piccolo particolare non ha rovinato la sorpresa organizzata dall’artista per i propri fans i quali hanno reagito con evidente stupore e apprezzamento per il gesto.

Identità segrete

Ad ogni modo Marshmello non é l’unico artista a celare la propria identità al pubblico. Il famosissimo rapper francese Maitre Gims, i leggendari Daft Punk, e il celebre gruppo dei Gorillaz sono alcuni tra i tanti artisti che, per diversi motivi e nei modi più svariati e stravaganti, celano la loro vera identità.

Di fatto, negli ultimi anni si sta assistendo a un vero e proprio fenomeno che ha preso piede in molti generi della scena musicale e che ha come protagonista il camuffamento dell’artista stesso.

Non importa se tale scelta sia spinta da una strategia di marketing o da un possibile “amore per l’anonimato”, e non é rilevante se l’artista preferisca usare un paio di semplici occhiali da sole o un casco integrale per nascondere le proprie fattezze.

Ciò che conta veramente per i fans é quel manto di mistero che avvolge il personaggio, quel “velo di maya” che cela il viso di un essere umano semplice e imperfetto, quella magia che trasforma una persona comune in un supereroe.Si può pensare che sia proprio quest’ultimo aspetto il fattore scatenante di questo recente fenomeno.

Forse una parte del pubblico ama vedere le star come miti, idoli irraggiungibili, veri e propri paladini invincibili tralasciando i loro difetti e i loro vizi. Forse é proprio la figura del supereroe tanto amato da ognuno di noi che fomenta questo interesse inconscio per la doppia identità ( ovvero la persona e il personaggio).

Ancora non si possono intravedere gli effetti e i cambiamenti che questo preciso fenomeno porterà nel mondo della musica. Non si può ancora comprendere a fondo in cosa risulterà l’impatto che questo movimento di “artisti/supereroi” avrà in futuro. Sarà una moda passeggera o una vera e propria lotta per l’anonimato da parte degli artisti? Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.

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