Michael Schumacher torna sugli schermi grazie al documentario Schumacher di Netflix

Netflix è sempre più in prima linea, d’altronde è l’unica piattaforma streaming ad aver dato voce ad uno sport poco conosciuto come la Formula Uno con le stagioni di Drive To Survive. Ed ora è pronto per tornare con il documentario Schumacher.

Come si deduce facilmente dal titolo, il protagonista del nuovo documentario sarà proprio Michael Schumacher, uno dei nomi più amati nel mondo della Formula Uno. Il documentario è atteso per mercoledì 15 settembre e darà voce alla famiglia di Schumacher: la prima volta che si mettono a nudo poiché sono stati, fin da subito, molto discreti, soprattutto negli ultimi anni. Troveremo il padre Rolf che ricorda i primi momenti della vita di Schumi, della sua infanzia e del suo amore per il mondo dei motori. Vi saranno
anche la moglie Corinna Betsch che ha sempre saputo che era una persona speciale, la figlia Gina Maria felice di avere un padre come lui ed il figlio Mick che spera di poter imitarlo ed essere come lui ora che corre anche lui in Formula Uno con la Haas. Spazio anche ai colleghi, tra cui Sebastian Vettel che non ha problemi a rivelare che nessuno è come Michael Schumacher. Una vita vissuta sempre a mille ed all’estremo, non solo per il suo lavoro, ma anche per tutte le altre esperienze come quella di buttarsi da un
elicottero o di sciare fuori pista. Una vita piena di successi che lo ha portato ad essere molto amato dal pubblico: ovunque andava veniva accolto con affetto anche grazie al suo essere sempre disponibile ed alla mano nonostante la fama mondiale ed il patrimonio milionario.

L’incidente di Michael Schumacher

Sappiamo tutti che Michael Schumacher è stato uno dei migliori piloti in Formula Uno tanto che ha conquistato ben sette titoli mondiali: due con la Benetton (nel 1994 e nel 1995) e cinque consecutivi con la Ferrari (dal 2000 al 2004). La sua vita, purtroppo, ha subito un brusco stop nella mattina del 29 dicembre 2013 quando, in compagnia del figlio Mick, stava sciando fuori pista e cadde durante una discesa a Meribel (Francia) battendo violentemente la testa contro una roccia. Da quel momento intorno alla sua vita ed alle sue condizioni di salute c’è stato il massimo riserbo. Schumi è stato dimesso dall’ospedale ed ha proseguito le cure a casa, circondato dall’amore della sua famiglia. Sono pochissime le persone che sono ammesse nella sua abitazione per poterlo vedere e stare con lui. I tifosi, tuttavia, non lo dimenticano e sperano sempre in una sua totale ripresa e sono molto felici della decisione di Netflix di dedicargli un documentario.

Michael Schumacher in Ferrari

L’analisi del trailer di Schumacher

Il documentario Schumacher è atteso con molta ansia, è sufficiente pensare che il trailer ufficiale ha superato le 20mila visualizzazioni su Youtube in neanche 6 ore dalla sua pubblicazione. All’inizio vediamo Michael sulla sua monoposto rossa durante un gran premio di Montecarlo con il pilota che afferma che per lui non ha senso accettare nulla che non sia la perfezione al 100%. Poi un ritorno al passato, all‘infanzia di Schumi che, da sempre, è stata sulle quattro ruote e sul kart da bambino: con l’aiuto del padre Rolf cercavano i mezzi meno costosi ed usavano le ruote scartate da altri, in questo modo il piccolo Michael riusciva comunque a vincere le gare poiché aveva un talento innato. Passiamo alla sua vita privata. Un vero campione anche nella vita di tutti i giorni al fianco della moglie Corinna Betsch: assistiamo al giorno del loro matrimonio dove erano giovani, felici ed innamorati più che mai. Spazio anche per la figlia Gina Maria (nata nel 1997) grata di essere sua figlia e per il figlio Mick (nato nel 1999) che aspira ad essere come il padre. Immagini della famiglia al completo, felici come non mai e con i figli consapevoli, ora, che il loro papà è ancora forte e dimostra la forza ogni giorno nella sua costante lotta. Torniamo nuovamente alla vita professionale con Schumacher che voleva fare qualcosa che lo differenziasse da Ayrton Senna e da Alain Prost, ma anche da tutti gli altri rivali. Uno stacanovista: il primo ad arrivare al paddock e l’ultimo ad andare via, in grado di cambiare la mentalità di tutto il team Ferrari. Ha raggiunto risultati incredibili festeggiandoli con il suo tipico saltello sul gradino più alto del podio ed emozionandosi ogni volta che l’inno tedesco prima e l’inno italiano poi risuonavano nei circuiti in seguito alla sua vittoria.

E tu sei un fan di Michael Schumacher? Seguirai il documentario di Netflix a lui dedicato? Ti aspettiamo nei commenti!

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