E’ morto David Bowie, icona del rock altenativo. Ecco il suo testamento.

David Bowie A Life biografia

David Bowie in una foto

Ne hanno dato il triste annuncio i suoi profili social ufficiali anche se si sapeva che David Bowie era malato di cancro. Venticinque album, l’ultimo rilasciato l’8 gennaio, il giorno del suo compleanno ed intitolato Blackstar. Ha segnato una storia della musica, ha saputo districarsi tra l’elettronica, il folk, glam ecc…

Lottava contro un cancro da 18 mesi e da poco aveva annunciato il ritiro dal palcoscenico, che però non frequentava dal 2006. Il figlio ha dato l’annuncio. David Bowie è morto circondato dall’affetto dei suoi cari.

Una figura riservata che ha fatto grande la musica…che ora è più triste senza di lui, ma puo’ consolarsi con il suo testamento, che è l’album Blackstar, l’ultimo uscito pochi giorni fa.

Biografia David Bowie (Fonte Wikipedia)

David Bowie, che è il suo nome d’arte, perché il vero noe è David Robert Jones, è nato a Londra l’8 gennaio 1947 ed è morto il 10 gennaio 2016, è stato un cantautore, polistrumentista, attore, compositore e produttore discografico britannico.

Attivo dalla metà degli anni sessanta, Bowie ha attraversato cinque decenni di musica rock, reinventando nel tempo il suo stile e la sua immagine e creando numerosi alter ego, come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke (noto in Italia come il “Duca Bianco”). Dal folk acustico all’elettronica, passando attraverso il glam rock, il soule il krautrock, David Bowie ha lasciato tracce che hanno influenzato molti artisti.[1]

Come attore, dopo alcune piccole apparizioni, ha avuto un ottimo successo nel 1976 come protagonista del film di fantascienza L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni più note si ricordano Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence) di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth del 1986, e Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale interpreta il ruolo di Andy Warhol.

Dal 1992 Bowie era sposato con la top model somala Iman Mohamed Abdulmajid, da cui ebbe una figlia, Alexandria Zahra (nata nel 2000). La coppia aveva anche un figlio ciascuno da matrimoni precedenti: Duncan Zowie Haywood (nato nel 1971 dal precedente matrimonio di Bowie con Mary Angela Barnett) e Zulekha (nata dal precedente matrimonio di Iman). Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone[3], e tra le sue migliori “tracce vocali” ci sono Life on Mars?, Space Oddity, Starman ed “Heroes”[4]. Nel 2007 è indicato dalla rivistaForbes come il quarto cantante più ricco del mondo[5].

Al ritmo di un disco all’anno, Bowie per parecchi anni nel bene e nel male non si è mai limitato a creare un “marchio Bowie” uguale a se stesso e rassicurante: dalle nostalgie beat con Pin Ups, agli incubi orwelliani di Diamond Dogs, alR&B bianco con Station to Station e Young Americans, all’electro pop intellettuale che, secondo molti critici, costituirà la fase più creativa della sua carriera fra il 1977 e il 1979, con la cosiddetta “trilogia berlinese” di Low, “Heroes” e Lodger, album in realtà (salvo il secondo) realizzati solo parzialmente a Berlino, ma comunque fortemente influenzati dalle contaminazioni tra rock ed elettronica di cui erano maestri i Kraftwerk e i Neu!, gruppi entrambi tedeschi.

Decisive le collaborazioni con Brian Eno, altro reduce dal glam rock dei primi settanta con i Roxy Music del dandy Bryan Ferry.

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