Nightmare Before Christmas, recensione del film d’animazione ideato da Tim Burton.

Nightmare Before Christmas recensione

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TITOLO: Nightmare Before Christmas

TITOLO ORIGINALE: Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas

REGIA: Henry Selick

PAESE: USA

ANNO: 1993

GENERE: animazione

DURATA: 73 minuti


 

DOPPIATORI ORIGINALI: Chris Sarandon, Danny Elfman, Catherine O’Hara, William Hickey, Glenn Shadix

DOPPIATORI ITALIANI: Renato Zero, Laura Boccanera, Marjorie Biondo, Francesco Vairano, Giorgio Lopez


Nightmare Before Christmas è il risultato di un connubio originale formato da Disney + Tim Burton. La casa di produzione sogni per eccellenza duetta magicamente con il re indiscusso del dark-gotico dando vita a questo film d’animazione totalmente differente che non solo intrattiene ma nasconde anche un profondo significato (del resto la morale è una prerogativa disneyana).
Jack Skeletron è l’abitante più famoso ed apprezzato del regno di Halloween, un regno alimentato da paura e terrore. Abituato a spaventare, urlare, utilizzare zucche, ossa, vermi e chi più schifezze ha più ne metta, il longilineo scheletro comincia improvvisamente ad avvertire un vuoto indescrivibile che lo porta ad una crisi esistenziale. Nella sua vita manca qualcosa… ma non riesce a capire cosa. Abbattuto, demoralizzato e demotivato, si mette a vagare per cimiteri e boschi fino a quando, camminando camminando, non si ritrova davanti un albero incantato raffigurante un altro albero stranamente addobbato. Tale arbusto è in realtà una porta magica che conduce al mondo del Natale. Incuriosito dall’elemento del “nuovo”, Jack sceglie di avventurarsi in questo posto mai visto dove colori, regali ed allegria sono all’ordine del giorno. Ritornato a casa, il protagonista è determinato più che mai a emulare ciò che ha visto, creando confusione in tutto il regno e mettendo a repentaglio il mondo del Natale. Soltanto una rivelazione e una consapevolezza finale riusciranno ad aggiustare il tiro e salvare il destino di entrambi i regni.

“Cos’è? Cos’è? Ma che colore è?
Cos’è? Quel bianco intorno a me?
Cos’è? Io non l’ho visto mai! Starò sognando? In guardia, Jack!
Ma cos’è??
Cos’è? Cos’è? Qualcosa qui non va!
Cos’è? C’è musica in città!
Cos’è? Le strade sono piene di persone che sorridono felici, sono pazzi oppure amici?
Ma cos’è?
Cos’è?”

Nightmare Before Christmas – Una scena tratta direttamente dal film

Giudicare una pietra miliare come Tim Burton mi viene assai difficile. Se poi si sposa con la mia amata Disney, ancora peggio. Personalmente, però, non ho apprezzato troppo l’effetto stop-motion (a cui non sono per niente abituata) e nemmeno il personaggio di Jack che, dopo quello di Pocahontas, trovo il più ingenuo/stolto della fabbrica Disney. Detto questo (pareri assolutamente soggettivi) ho comunque trovato molto significativa la storia. Sebbene il cattivo “concreto” sia rappresentato da il Bau-Bau, una specie di sacco di patate gigante barra fantasma (che in Kingdom Hearts sembrava molto più terrificante), il vero nemico di Jack è l’alienazione dal suo mondo, la mancanza di qualcosa di diverso che avverte dopo anni e anni di Halloween. Il cambiamento come nemico/amico è un bel tema da analizzare, così come il materialismo visto come unico modo per far provare serenità e divertimento. I personaggi stereotipati ci ricordano molto un altro capolavoro del produttore, Edward mani di forbice, in cui venivano fatte delle vere e proprie caricature su ogni soggetto presente nel film. Inoltre, la ciliegina sulla torta è senza dubbio il doppiaggio italiano che vede fra gli interpreti Renato Zero che, per tale ruolo, calza a pennello.
Insomma, non sarà tra i miei cartoni Disney preferiti ma non è nemmeno così scarso come Taron e la pentola magica.
Da guardare e riguardare più volte per capirne il senso.
Si canta.
Si ride.
Ci si emoziona.
E, soprattutto, si festeggiano le feste.

“Ho dentro me che cosa non so
un vuoto che non capirò.
Lontano da quel mondo che ho,
c’è un sogno che
spiegarmi non so!”

Nightmare Before Christmas – Una scena tratta direttamente dal film

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La Recensione

Il Verdetto

8 Voto

La pellicola in stop-motion si avvale sia delle caratteristiche Disney sia degli elementi tipici dei lavori di Tim Burton. Sebbene mascherato da cartone animato, Nightmare Before Christmas tratta temi profondi e non scontati.

Recensione

  • Voto Globale 8
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