Spiegazione del trailer di “Outside”, il nuovo documentario di Olha Zhubra

È stato pubblicato il trailer del documentario “Outside” della regista ucraina Olha Zhurba. La rivista Variety ha ottenuto in esclusiva il trailer, prima della sua pubblicazione ufficiale. Il documentario è in competizione, nella sezione principale, al Copenhagen International Documentary Film Festival.

Il Copenhagen International Documentary Film Festival è uno dei più grandi festival di documentari al mondo. Il Festival non mostra solo film documentari ma, attraverso dibattiti ed eventi, riesce a contestualizzarli.

Olha Zhurba è già conosciuta per il cortometraggio di finzione “Dad’s Sneakers”, presentato al concorso di cortometraggi del Locarno Film Festival l’anno scorso. “Dad’s Sneakers” ha vinto il premio ucraino per il cortometraggio e il FIPRESCI all’Odessa Film Festival. Il documentario “Outside” è il primo lungometraggio di Olha Zhurba.

Il progetto del documentario “Outside” ha preso vita nel 2014 con l’intento di raccontare le rivolte ucraine ed è stato finanziato dai fondi per il cinema ucraino, danese e olandese.

È stato prodotto da Darya Bassel e Viktoria Khomenko, conosciute per aver prodotto, nel 2019, il film “Moon Man”. La data di uscita di Outside è fissata per il 25 Marzo in Danimarca. Il film sarà disponibile in streaming dal 1 Aprile.

Spiegazione del trailer “Outside” di Olha Zhurba

Il trailer, pubblicato da CPH:DOX, mette in luce la realtà in Ucraina durante la rivoluzione del 2014.

Il documentario racconta la storia di un ragazzo rom ucraino di 13 anni, diventato il volto della rivoluzione. La sua storia ripercorre gli anni trascorsi per le strade di Kiev. Dopo essere uscito dall’orfanotrofio, il ragazzo si ritrova senza più nessuno ad affrontare il mondo esterno.

Come si vede nel trailer, il documentario si sviluppa attraverso delle telefonate con la regista che portano il ragazzo a riflettere sulla propria vita e sulla propria infanzia. Durante le sue giornate passate per strada è costretto a scappare dalla polizia per sopravvivere, a ripararsi dalle sommosse della rivolta nelle strade e a fabbricare delle armi per difendersi.

Sembra dunque, che il suo futuro, sia già stato deciso.

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