Recensione della 2° stagione di Palpito… una telenovela lunga e forzata

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Diretta da Camilo Vega, la serie “Palpito” vede come protagonisti Michel Brown, Ana Lucía Domínguez e Sebastian Martínez nei ruoli principali. I crediti per la sceneggiatura sono attribuiti a Carlos Eloy Castro, Leonardo Padrón, Doris Segui e Christian Jiminez.

Ti dirò la verità: la seconda stagione di Palpito per me è una commercialata pazzesca. La stagione 1 aveva una bella conclusione… perché fare una seconda stagione? Beh, ovviamente per soldi, sicuramente non per interessare il pubblico.

La trama della 2° stagione di Palpito ruota attorno a una donna di nome Camila che fugge dalla sua vecchia vita e dal suo spietato marito responsabile di terribili crimini. Nel frattempo, si riavvicina al marito della persona da cui ha ricevuto il cuore.

Per fare un ripasso…

Dopo che una donna con una grave malattia cardiaca viene riportata in vita dall’orlo della morte, la sua esistenza diventa un caos. Nella stagione 1 di Palpito, abbiamo scoperto che non riesce a condurre una vita normale dopo l’operazione, poiché il suo cuore inizia a trasmetterle segnali e a comunicare con lei in modo strano. L’organo comincia a vivere di vita propria e trascina Camila nelle direzioni che la precedente proprietaria dell’organo avrebbe preso per l’amorevole marito Simon, desideroso di vendicare la defunta moglie.

Per quanto la storia possa sembrare assurda, risulta piuttosto avvincente. L’intento della serie non è quello di apparire come un’opera logica o intellettuale, ma piuttosto come un racconto coinvolgente incentrato sull’amore, la politica e il mercato illegale dei trapianti d’organo. Tuttavia, sebbene la serie tv sia interessante, alcune parti risultano troppo bizzarre per essere ignorate. Questo vi farà porvi domande su come possano verificarsi tali coincidenze, soprattutto riguardo la protagonista.

Inoltre, a volte sembra che la trama si ripeta all’infinito. I personaggi si ritrovano in situazioni simili più volte, e spesso riescono a cavarsela in modo molto conveniente. C’è stato un notevole sviluppo della trama, ma a volte è stato troppo veloce o si è fermato del tutto. Fondamentalmente, manca la coerenza per sviluppare la storia a un ritmo costante, insieme a punti della trama plausibili.

La seconda stagione di Palpito è innegabilmente troppo lunga e inutilmente prolungata per adattarsi alla durata prevista. La maggior parte delle scene non sono necessarie e la serie poteva essere tagliata a 6 episodi. Ci sono numerosi piani e intrighi che aggiungono profondità alla storia e la rendono avvincente ma non sufficienti per programmare una 2° stagione. Le situazioni emotive probabilmente riusciranno a coinvolgere il pubblico più sensibile ma a volte il melodramma potrebbe risultare eccessivo anche per loro. Tuttavia, la realizzazione degli episodi non è stata condotta male e si nota che dietro c’è un cast di produzione di buon livello.

Gli attori, tra l’altro, hanno fatto un buon lavoro nel rappresentare i loro personaggi e nel creare un senso di dramma urgente attorno alle loro figure. Ana Lucía Domínguez si è distinta maggiormente tra tutti, offrendo una performance coinvolgente e rendendo giustizia al suo ruolo. Anche Sebastian Martínez ha interpretato adeguatamente il ruolo del cattivo, regalando al pubblico una buona performance.

Nella prima stagione di Palpito, sia Simon che Camila non erano sicuri se ciò che provavano l’uno per l’altra fosse naturale o fosse a causa del cuore di Valeria dentro di lei; tale domanda rimane senza risposta anche in questa seconda stagione.

Da Palpito ci si può aspettare tutto ciò che una tipica telenovela può offrire: dramma, romanticismo, cospirazioni e anche un po’ di azione; c’è tutto. Tuttavia, la trama potrebbe risultare frustrante in alcuni momenti, poiché non riesce ad avere un ritmo costante. Alcuni punti della trama sono così eccentrici che potrebbero lasciare il pubblico spiazzato. Ciononostante, è uno serie che potrebbe piacere a chi ha apprezzato la prima stagione. Personalmente avrei chiuso il cerchio con in finale della prima stagione.

E tu cosa ne pensi della 2° stagione di Palpito? Ti è piaciuta? Dì la tua nei commenti.

La Recensione

Palpito 2

4 Voto

La Stagione 2 di "Palpito" è una telenovela con una trama a tratti assurda e ripetitiva, che delude per la sua eccessiva lunghezza e mancanza di coerenza. Nonostante le buone performance degli attori, la serie si perde in situazioni inconcludenti e risulta frustrante a causa dell'andamento irregolare della narrazione. Si tratta di un passo indietro, molto indietro, rispetto alla prima stagione.

PRO

  • Buone performance degli attori

CONTRO

  • Narrazione irregolare e frustrante
  • Troppi episodi
  • Trama assurda e ripetitiva

Recensione

  • Voto 4
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