I Pinguini Tattici Nucleari pubblicano il nuovo singolo “La Storia Infinita”, ricordando le estati migliori

Tornano i Pinguini Tattici Nucleari con il singolo “La Storia Infinita”, scritto nei mesi di lockdown

Si sono formati in provincia di Bergamo nel 2010 e dopo anni di gavetta i Pinguini Tattici Nucleari hanno avuto modo di raccogliere i loro frutti. La partecipazione al Festival di Sanremo li ha permesso di farsi conoscere a un pubblico ancora più ampio e negli ultimi mesi il loro album “Fuori dall’hype“, ristampato per inserire il brano portato all’Ariston “Ringo Starr“, ha ottenuto il disco di platino. Dopo essersi conquistati un posto anche tra i brani più ascoltati dell’estate con “Ridere“, arriva ora il nuovo singolo scritto durante il lockdown.

Si intitola “La Storia Infinita“, proprio come il film del 1984. Una scelta non casuale, il cantante Riccardo Zanotti ha spiegato infatti che la volontà era quella di fare un passo indietro nel tempo, tornando a un periodo di spensieratezza personale. Ed è proprio il tempo il vero protagonista di questo brano, nello specifico le stagioni estive.

Copertina La Storia Infinita

Pasolini diceva che contava il tempo ad estati, non ad anni, e questa canzone parla dell’estate più bella di sempre” annunciano così l’uscita del singolo sui social, spiegando poi meglio cosa intendono con questo riferimento. “Quell’estate in cui avevi 10 anni, o 15, o 30, a seconda di chi sei. Per qualcuno quell’estate forse non è ancora arrivata, per altri è appena finita“. Si parla quindi di ricordi, di emozioni provate, di estati che lasciano un segno.

Non mancano i riferimenti culturali, dalla musica alla televisione. Dal brano degli Oasis “Wonderwall” citato nel ritornello, a Peter Pan e Dustin e Nancy della serie Netflix “Stranger Things“.

La Storia Infinita” è l’ennesima prova di come i Pinguini Tattici riescano a produrre canzoni moderne, dal testo intriso di riferimenti che forse solo gli amanti della cultura pop riescono a captare il più delle volte. Eppure sono capaci di raccontare puntualmente una storia e la specificità di alcuni versi riesce quasi a creare delle immagini visive.

“Cartoline erotiche nei bar,
Vecchi che giocavano a briscola
Potevo leggerti nell’anima
Dietro le lenti nere dei Ray-Ban”

La band è in attesa di poter partire con il tour che li vedrà salire sui palchi dei palazzetti italiani e che dovrebbe prendere il via il prossimo 10 Ottobre a Conegliano. Come sempre, la situazione di instabilità dovuta al Coronavirus non permette di sapere se i concerti saranno confermati fino all’ultimo. Nel frattempo pero’ potete dare un ascolto al nuovo singolo e farci sapere cosa ne pensate!

Testo di La Storia Infinita dei Pinguini Tattici Nucleari

Ti ho scritto una lettera che sa cantare
Per tutti i giorni in cui vorrai dormire
Quattrocento colpi dentro al cuore,
Corse sul mare come due pistole
Ma ora non corro più,
Non corro più

Cartoline erotiche nei bar,
Vecchi che giocavano a briscola
Potevo leggerti nell’anima
Dietro le lenti nere dei Ray-Ban
Sì, dei tuoi Ray-Ban

Un tedesco suonava Wonderwall ad un falò
Di notte lui giocava a fare l’artista
Mentre tu sorridevi e non guardavi, no,
Mia dolce Venеre di Insta
Perché sei stata l’estate migliore della mia vita, è la verità
Sembrava ‘La Storia Infinita’ e forse era solo la felicità

E quanto siamo bravi a fingere di non provare sentimenti
E siamo felici come Pasque sì,
ma Pasque del 2020
E tu dicevi di amare la mia “s”
invece ora chissà che cosa pensi
Esser felici dura il tempo di un ballo
Fra Dustin e Nancy

Un tedesco suonava Wonderwall ad un falò,
di notte lui giocava a fare l’artista
Mentre tu sorridevi e non guardavi, no,
Mia dolce Venere di Insta
Perché sei stata l’estate migliore della mia vita, è la verità
Sembrava ‘La Storia Infinita’ e forse era solo la felicità

Anima punk, occhi di Peter Pan
Una poesia dentro al cesso di un bar
Una canzone che non finirà

Aspetta, aspetta, aspetta com’è che fa?

Un tedesco suonava Wonderwall ad un falò
col testo scritto sopra al fazzoletto
E siamo solo mostri con una grande paura
di trovare un bambino sotto al letto

Tu arrossivi ma senza un perché,
Comoda dentro ad un cliché
Innamorata e non di me
O forse sì
Ho perso i miei denti da latte
Perché son diventato grande
T’ho usata come una risposta
Ma eri milioni di domande

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