Prima puntata Sanremo 2020: da Fiorello prete all'emozione di Tiziano Ferro, la classifica parziale dei cantanti e quei monologhi che fanno discutere

Fiorello e Amadeus nella prima puntata di Sanremo 2020

Prende il via la 70esima edizione del Festival di Sanremo in diretta dal Teatro Ariston. Ad aprire la serata Fiorello che vestito da prete si incammina verso il palco dalla folla. “Non voglio essere blasfemo, questo è il primo vestito di Don Matteo”, specifica, prima di chiedere al pubblico di scambiarsi un segno di pace. “Ne abbiamo proprio bisogno”, aggiunge.

Non potevano mancare i riferimenti alla polemica che ha accompagnato questo Festival ancor prima che iniziasse, legata ad alcune affermazioni del presentatore Amadeus sulle donne. Si cercherà di scherzarci su più di una volta durante la puntata, forse sarebbe stato il caso di lasciare a Fiorello il compito di aprire e chiudere questo capitolo.

È la volta di Amadeus che salito sul palco ricorda gli inizi della sua carriera, di come vedesse la conduzione di Sanremo come un grande sogno e di quella promessa fatta proprio all’amico 35 anni prima sull’essere su quel palco uno accanto all’altro. Fiorello farà infatti da spalla per tutte le serate.

Prende il via la gara delle Nuove Proposte, con due duelli che decreteranno i primi due semifinalisti. A giudicare sarà esclusivamente la giuria demoscopicacostituita da 300 persone– così come accadrà per quella della categoria dei Big.

I primi a sfidarsi sono gli Eugenio in Via della Gioia e Tecla: vincerà la seconda con una ballata che con solo lo 0,6% in più riesce a farcela contro il brano nettamente più movimentato della band. Seguono Fadi e Leo Gassman: con poche sorprese a passare il turno è proprio quest’ultimo, con “Vai bene così” ha tutte le potenzialità per finire in finale.

È tempo di introdurre uno degli ospiti più attesi, altra presenza fissa insieme a Fiorello: si tratta di Tiziano Ferro che inaugura la sua avventura cantando “Nel Blu Dipinto di Blu”, interagendo con il pubblico che insieme a lui risponde a gran voce “Volare oh, oh”.

Parte la gara dei Big con i primi 12 artisti: ad aprire le danze ci pensa Irene Grandi che con “Finalmente Io” porta la sua grinta vocale e scenica grazie a un brano scritto per lei da Vasco Rossi. Il tocco di quest’ultimo è chiaro già dalle prime note. Marco Masini suona al pianoforte “Il Confronto”, dal ritornello di forte impatto e vocalmente impegnativo ma che nonostante l’emozione riesce ad eseguire bene. Torna sul palco del Festival anche Rita Pavone che porta “Niente (Resilienza 74)” dal tono rock. Lei si dimostra la stessa Rita di sempre: carica ed esplosiva.

Arriva una delle esibizioni più discusse della serata, quella di Achille Lauro con “Me Ne Frego”. Il lungo abito da San Francesco lascia spazio a una tutina glitterata con la quale canta l’amore paragonato a “panna montata e veleno”. Sempre pronto a rompere le righe e a lasciare il segno, verrebbe amato all’Eurovision.

Segue Diodato che con una splendida esecuzione emoziona con la sua “Fai Rumore”, mentre Le Vibrazioni con “Dov’è” conquistano la giuria demoscopica che li piazzerà al primo posto della classifica parziale. Molto apprezzata la scelta di avere sul palco un interprete del linguaggio dei segni per tradurre il testo della canzone. Degna di nota l’ovazione del teatro. Non per loro pero’, ma per il direttore Beppe Vessicchio.

Le due accompagnatrici della serata sono Diletta Leotta e Rula Jebreal che si cimenteranno anche in due monologhi dedicati alle donne. Quello della giornalista Rula risulta di grande impatto emotivo, mentre con le lacrime agli occhi riporta dati italiani e racconta l’esperienza personale della madre, vittima di abusi sessuali, mentre contemporaneamente cita alcuni testi di note canzoni dedicate proprio alle donne. “Lasciateci essere quello che vogliamo essere: madri di dieci figli o di nessuno. E indignatevi insieme a noi quando qualcuno ci chiede: lei cosa ha fatto per meritare quello che ha vissuto?”.

Parole importanti, che sarebbero forse dovute andare in onda ben prima della mezzanotte passata.

Cosa che è accaduta con il monologo di Diletta Leotta che comincia parlando delle dichiarazioni sulla sua bellezza, unico motivo per il quale sarebbe su quel palco a detta di molti. Il messaggio sul passare del tempo e l’importanza di non lasciare che l’aspetto estetico venga sempre messo in primo piano risulta leggermente forzato, con qualche frase scontata di troppo. Ha intenerito il pubblico l’omaggio alla nonna seduta in prima fila.

Ospiti della puntata Albano e Romina, presentati dalla figlia Romina Carrisi. I due intrattengono la platea con “Nostalgia Canaglia” e un medley dei loro successi. Sì, compresa l’immortale “Felicità”.

Sale sul palco anche il cast del film di Gabriele Muccino “Gli Anni più Belli”, al cinema dal 13 Febbraio: tra di loro anche Emma Marrone che verrà richiamata a cantare in tarda serata, presentando il singolo “Stupida Allegria” e accennando ai brani con i quali ha partecipato –e in un caso vinto– il Festival.

Continua la gara dei Big con il giovane Anastasio che con il testo di “Rosso di Rabbia” incatena senza dubbio l’attenzione con una forte interpretazione. Elodie porta “Andromeda”, brano scritto da Mahmood e Dardust –le cui mani diedero vita al brano vincitore dello scorso anno– e che avremo sicuramente modo di ascoltare in radio. Il sound di Mahmood è riconoscibile, ma l’emozione della prima serata prende il sopravvento su Elodie che risulta leggermente debole nell’esecuzione.

Bugo e Morgan formano una coppia insolita ma che si incastra bene, con “Sincero” tuttavia risultano tra i più deboli della serata. A loro seguono due ex “amici di Maria”, Alberto Urso e RIKI. Se il tenore canta “Il Sole ad Est” mostrando tutte le sue doti canore, il secondo ha qualche problema di intonazione ma “Lo Sappiamo Entrambi” ha buone potenzialità per essere trasmessa in radio. A concludere la gara ci pensa Raphael Gualazzi che all’una di notte passata regala l’ultimo sprizzo di energia con “Carioca”.

Tiziano Ferro ha regalato altri due momenti canori, con “Almeno Tu Nell’Universo” emozionando ed emozionandosi e la sua “Accetto Miracoli” sul finale di puntata. Ospite anche Gessica Notaro che insieme ad Antonio Maggio si esibisce cantando, inevitabile il collegamento al tema della violenza sulle donne durante la sua presentazione.

Rivelata la classifica parziale dopo le prime 12 esibizioni che vede sul podio Le Vibrazioni, Diodato ed Elodie. Tra i meno votati, invece Rita Pavone, RIKI e Bugo e Morgan.

Una prima serata partita in sordina ma che regala comunque ad Amadeus un’apertura con i fiocchi, registrando il 52,2 % di share.

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