Tananai pubblica “Ragni” il nuovo singolo dopo l’estate, disponibile su tutte le piattaforme da venerdì 6 settembre.
Mentre si avvicina l’inizio del tour “Tananai Live 2024“, il cantante collabora nuovamente con l’autore Davide Simonetta per il testo e regala ai fan una ballad dal tono dolce-amaro, che promette già di conquistare tutti.
Il significato di “Ragni” di Tananai
Il brano ì si presenta come una ballad malinconica accompagnata dall’arpeggio di un pianoforte che racconta la storia di un amore giovane e complesso, fatta di alti e bassi, paure e incomprensioni.
Il significato del singolo di Tananai è una riflessione sulla relazione, iniziata in modo intenso e travolgente, con una persona che, nonostante le difficoltà, continua a essere un punto di riferimento emotivo.
Nel testo emergono due tipi di paure: lei ha paura dei ragni, da cui il titolo, una paura più semplice e concreta, mentre lui teme il passare del tempo, simbolo della paura di crescere e affrontare le responsabilità della vita adulta. La comunicazione tra i due è difficile, e il protagonista ammette di non riuscire sempre a spiegarsi o a capire come l’altro possa ancora sopportarlo.
Al centro del brano anche il tema della maturità, rappresentato dal cambiamento nel modo in cui il protagonista affronta le sfide. Parla di come, in passato, avrebbe reagito con rabbia o violenza, ma ora preferirebbe evitare lo scontro per proteggere la relazione. Ripete spesso la richiesta di essere “curato”, a dimostrazione del bisogno di essere accudito emotivamente, perché il dolore che prova è più interiore che fisico.
Il testo di “Ragni” di Tananai
Avevamo parlato due volte
Ci amavamo già da trent’anni
Ma noi avevamo vent’anni
Avevamo vent’anni
Di pianti, di feste e di botte
Lei che ha paura dei ragni
Io avevo paura degli anni
C’eravamo solo ingannati
E se non ho più niente da dirti
Come puoi capirmi?
Io non ci riesco
Se questa vita la dedico a te
Starò attento ad uscire la sera
E se incontro uno stronzo che ha in mano un coltello
Stavolta mi fermerei
Gli avrei spaccato il naso, sai
Ma ti vedo stasera
E non fai l’infermiera
Tu curami, curami, curami, curami sempre
Che il dolore non vuol dire necessariamente sangue
E che fa un freddo cane in questa stanza
Una volta è gelosia
L’altra volta me lo merito
Tu che studi anatomia
Perché sai guardarti dentro
E hai pianto per me in cento bagni
Un bel gesto da incoerente
Che hai sempre paura dei ragni
Che non ti hanno mai fatto niente
Ma se non ho più niente da darti
Come fai a sopportarmi?
Io non capisco
Se questa vita la dedico a te
Starò attento ad uscire la sera
E se incontro uno stronzo che ha in mano un coltello
Stavolta mi fermerei
Gli avrei spaccato il naso, sai
Ma ti vedo stasera
E non fai l’infermiera
Tu curami, curami, curami, curami sempre
Che il dolore non vuol dire necessariamente sangue
E che fa un freddo cane in questa stanza
Ma dimmi quanto manca prima che, prima che
Che divento grande anch’io
Starò attento ad uscire la sera
E se incontro uno stronzo che ha in mano un coltello
Stavolta mi fermerei
Gli avrei spaccato il naso, sai
Ma ti vedo stasera
E non fai l’infermiera
Ma curami, curami, curami, curami sempre
Che il dolore non vuol dire necessariamente sangue
E che fa un freddo cane in questa stanza
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