La recensione di Deepwater – Inferno sull’oceano, il film di Peter Berg.

Recensione Deepwater - Inferno sull'oceano - poster film

Un poster del film Deepwater - Inferno sull'oceano

Recensione Deepwater - Inferno sull'oceano - Locandina FilmTitolo: Deepwater – Inferno sull’oceano

Regista: Peter Berg

Cast: Mark Wahlberg, Dylan O’Brien, Kate Hudson, Kurt Russell, John Malkovich, Gina Rodriguez, Brad Leland, J.D. Evermore, Ethan Suplee, Sue-Lynn Ansari, Douglas M. Griffin.

Anno: 2016

Genere: Azione/Avventura

Durata: 107 minuti

Paese: Usa

[review]

La recensione dettagliata per il film Deepwater – Inferno sull’oceano:

Wahlberg interpreta Mike, il capo tecnico sulla Deepwater Horizon, una piattaforma petrolifera situata a più di una mezz’ora di volo dalla terra ferma. Come si apre il film, bacia la moglie (Kate Hudson) e la figlia ed è pronto per iniziare il turno di tre settimane al fianco del capo Jimmy (Kurt Russell), del caposquadra Jason (Ethan Suplee) e con il pilota Andrea (Gina Rodriguez). Quando alcune discrepanze ritardano il loro lavoro, Mike si ritrova sotto la pressione del boss aziendale (John Malkovich), che li implora di andare avanti con il progetto e finire nei tempi previsti. Ignorando alcuni test di sicurezza, iniziano la perforazione fino a quando l’impianto scoppia, innescando una massiccia palla di fuoco.

Dopo la fase di tensione nel build-up, Deepwater diventa un film catastrofico più tradizionale, in pratica la solita pappardella a cui siamo abituati, con i personaggi che si preoccupano per la loro vita o si immolano per salvare lo sfigato di turno. Alcune di queste scene sono pure divertenti, come al solito, ma a quanto pare il regista ha voluto più che altro enfatizzare il coraggio dei protagonisti. I ruoli più eroici vanno ai maschietti ma devo dirvela tutta, il personaggio migliore è quello di Rodriguez, una donna che è veramente terrorizzata dalla situazione, e nonostante questo, riesce ancora a fare il suo lavoro. Lei è la persona più credibile sullo schermo, mentre gli altri sono abbastanza costruiti.

Gina Rodriguez in Deepwater – Inferno sull’oceano

La generale mancanza di paura o dubbio tra questi uomini è il più grande difetto del film. E’ comprensibile che gli sceneggiatori volessero solo commemorare le persone che sono morte e quelle che hanno combattuto per salvare i loro compagni, ma così questo lungometraggio risulta assai noioso. La camera è traballante in alcune scene e le fasi catastrofiche sembrano ricreate in modo troppo caotico ed incomprensibile.

Conclusioni finali sul film:

Questo incontro tra l’attore Mark Wahlberg ed il regista Peter Berg non è avvenuto per caso, ma vuole essere il successore della loro precedente collaborazione Lone Survivor, un’altra storia vera adattata in un film che sguazza tra l’eroismo e la violenza. La pellicola racconta gli eventi dell’aprile 2010, quando un impianto di perforazione al largo delle coste della Louisiana è esploso, creando la più grande fuoriuscita di petrolio nella storia degli Stati Uniti. E’ la storia delle persone che lavoravano lì, e mentre c’è un chiaro tentativo di onorare la memoria degli 11 uomini che sono morti quella notte, il cast e la troupe provano anche a creare un film d’azione-catastrofico divertente. Siamo di fronte al classico film un po’ pro-patria USA, come se ne vedono molti ultimamente. Nulla di fresco ma comunque non è nemmeno da buttare nel primo cassonetto. 

La Recensione

Il Verdetto

6 Voto

<p style="text-align: justify;"><em><strong>Questo incontro tra l'attore Mark Wahlberg ed il regista Peter Berg non è avvenuto per caso, ma vuole essere il successore della loro precedente collaborazione Lone Survivor, un'altra storia vera adattata in un film che sguazza tra l'eroismo e la violenza. La pellicola racconta gli eventi dell'aprile 2010, quando un impianto di perforazione al largo delle coste della Louisiana è esploso, creando la più grande fuoriuscita di petrolio nella storia degli Stati Uniti. E' la storia delle persone che lavoravano lì, e mentre c'è un chiaro tentativo di onorare la memoria degli 11 uomini che sono morti quella notte, il cast e la troupe provano anche a creare un film d'azione-catastrofico divertente. Siamo di fronte al classico film un po' pro-patria USA, come se ne vedono molti ultimamente. Nulla di fresco ma comunque non è nemmeno da buttare nel primo cassonetto. </strong></em></p>

Recensione

  • Voto 6
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