La recensione di Non ho mai… 2, il dramedy di Netflix con una sempre più sorprendente Maitreyi Ramakrishnan

Maitreyi Ramakrishnan e Darren Barnet in Non ho mai... 2

Maitreyi Ramakrishnan ha rapidamente dimostrato il suo talento nella stagione di debutto di Non ho mai…, la serie dramedy di Netflix, regalando al pubblico una delle migliori interpretazioni del genere del 2020 nei panni di Devi, una quindicenne alle prese con l’improvvisa perdita di suo padre, Mohan (Sendhil Ramamurthy). Nella seconda stagione di Non ho mai…, Ramakrishnan conferisce ancora più sfumature e vulnerabilità al suo personaggio senza perdere di vista il suo naturale lato comico. Il dolore di Devi si manifesta ancora attraverso diverse emozioni, che la ragazza incanala rabbiosamente mentre cerca di bilanciare un triangolo amoroso, affrontare una nuova nemica e piacere alla severa madre, Nalini (Poorna Jagannathan).

Il desiderio di Devi di essere compresa e benvoluta – un sentimento che ha provato principalmente attraverso Mohan, che l’ha chiamata amorevolmente la sua “ragazza perfetta” – continua a guidare alcune sue scelte discutibili. È disordinata e imperfetta, ma è questo che la rende profondamente riconoscibile. La performance sicura ed empatica di Ramakrishnan rende facile tifare per Devi nonostante le sue abilità di auto-sabotaggio.

Non ho mai… riesce a dar luce alla sua eroina (e a se stessa) quando mette in luce il lato conservatore di una famiglia indiana americana. La più grande risorsa di Non ho mai… sono appunto le dinamiche della famiglia Vishwakumar, che nella seconda stagione presenta anche un nuovo componente, la gentile suocera di Nalini, interpretata da Ranjita Chakravarty. Attraverso Devi, Nalini e la cugina Kamala (la sexy Richa Moorjani), Non ho mai… esamina e sovverte gli stereotipi invece di attaccarli semplicemente ai personaggi. Non ho mai… non cerca di rappresentare un’intera comunità diversificata, ma racconta una serie di storie sui problemi e le gioie delle donne. Kamala combatte il sessismo e la misoginia mentre lavora con colleghi maschi bianchi e, anche lei, deve far fronte a un triangolo amoroso che vede protagonisti il fidanzato promesso Prashant (Rushi Kota) e l’insegnante di inglese di Devi, Manish Kulkarni (Utkarsh Ambudkar).

Nalini può essere facilmente classificata come il tipico genitore asiatico, ma Non ho mai… cerca di approfondire come il personaggio reagisce a livello sentimentale dopo la morte del marito, soprattutto quando decide di frequentare il collega dermatologo Dr. Jackson (Common). I due attori non hanno chimica, forse per via della distaccata performance di Common, ma questo arco dà a Jagannathan, lo spazio per espandere il dolore e la solitudine di Nalini, così come mettere in discussione le sue tecniche come genitore. Le diverse visioni del mondo di Nalini e Devi – la mamma vorrebbe che la figlia si concentrasse sul college di Princeton invece di pomiciare con i suoi compagni – preparano il terreno per l’attrito in casa, in particolare quando Devi fa la stalker e si mette a spiare Nalini e il suo nuovo compagno. Le loro interazioni vengono affrontate con un mix tra sarcasmo e sentimento che appare riuscito… ovviamente strappalacrime, dimostrando che il duo madre-figlia rimane il cuore e l’anima della serie tv.

Sfortunatamente, la seconda stagione si divide in tante trame secondarie, togliendo un po’ di spazio alla famiglia Vishwakumar. Devi, che ha passato un sacco di tempo per entrare nelle grazie del nuotatore latin lover Paxton Hall-Yoshida (Darren Barnet), finisce per innamorarsi anche della sua nemesi, Ben Gross (Jaren Lewison). La seconda stagione inizia con un triangolo amoroso che permette allo spettatore di tifare per Ben o Paxton. Chi è il ragazzo più adatto per Devi?

Maitreyi Ramakrishnan esamina i pro e i contro dei due ragazzi.

Le cose si complicano quando Aneesa (Megan Suri) si iscrive alla sua scuola. Aneesa è una ragazza simpatica e socievole e ottiene facilmente gli apprezzamenti di compagni di classe e insegnanti. Devi non è più l’unica ragazza indiana a Sherman Oaks e non sa come elaborare questo fatto. Il quarto episodio della prima stagione ci ha detto che Devi non esce con altri bambini indiani a meno che sua madre non la porti in qualche festa culturale indiana. La presenza di Aneesa minaccia la sua posizione sociale ma è anche fonte di confusione per Devi perché finalmente conosce una ragazza che può capirla.

Cosa mi è piaciuto della seconda stagione di Non ho mai…? Lascia che Devi affronti da sola la sua depressione e l’incapacità di far fronte a qualsiasi tipo di perdita. È ritenuta colpevole dai suoi familiari, dalle sue migliori amiche Eleanor (Ramona Young) e Fabiola (Lee Rodriguez), dai due ragazzi con cui flirta e persino dal suo professore preferito, il signor Kulkarni. Dopo essere stata etichettata come “La Pazza Devi” da tutti quelli che conosce, nella seconda metà della stagione si evolve in modo quasi commovente. Le sue sessioni con il suo terapista, la dottoressa Jamie Ryan (una sublime Niecy Nash), sono fondamentali per la sua crescita. È strano guardare uno show su un adolescente indiano americano che approfondisce la salute mentale (ancora un argomento poco esplorato in una serie tv) e i benefici della terapia.

Maitreyi Ramakrishnan in Non ho mai… 2.

Il percorso verso la maturità di Devi è il momento clou della seconda stagione, ma Non ho mai… non fa l’errore di cadere nella sola drammaticità. Ci sono tante battute spiritose e momenti divertenti tra i protagonisti. Rodriguez e Young sono in qualche modo messe da parte da tutto ciò che accade, ma sfruttano al massimo il loro tempo nella serie. Suri apporta molto fascino al suo ruolo e si inserisce perfettamente nell’atmosfera dello show. Il tennista John McEnroe è divertente come narratore dei pensieri interiori di Devi e spesso non lesina battute utilizzando qualche metafora del mondo del tennis. La prima metà della seconda stagione tende a sembrare ripetitiva, affrontando i problemi di Devi già esplorati nella prima stagione di Devi, ma poi riesce ad evolversi, così come la protagonista principale.

La Recensione

Non ho mai... 2° stagione

8 Voto

Non ho mai... vanta una sceneggiatura davvero interessante: la storia di una famiglia indiana che fa i conti con la cultura occidentale e cresce una figlia in un ambiente molto diverso da quello in cui sono cresciuti loro. La madre è apertamente protettiva nei confronti di sua figlia e pomiciare con i ragazzi è severamente proibito. Devi non è una ragazza perfetta, incasina tutto, a volte è egoista, ma ha il cuore al posto giusto. Ho amato lo sviluppo del personaggio di Devi nella seconda stagione. Non ho mai... riesce a mostrare perfettamente le complessità di Devi. Dopotutto, i personaggi complessi sono i più riconoscibili. Nonostante ciò che alcuni critici potrebbero pensare, questa serie tv riesce a collegarti con la sua storia in modo perfetto e ritrae i giovani sotto una nuova luce. Da adolescenti, non eravamo tutti concentrati sull'amore, l'odio e la gelosia? In effetti, se riflettiamo sulla nostra adolescenza, abbiamo imparato così tanto sul modo di rapportarci con la famiglia, gli amici e la comunità in generale. Quel periodo di tutte le nostre vite può sembrare ridicolo perché stavamo crescendo e abbiamo commesso tanti errori, ma era il momento che metteva alla prova le nostre emozioni e la nostra resilienza. Non ho mai... riesce a catturare tutto questo, anche grazie alla bravura del suo cast.

PRO

  • Maitreyi Ramakrishnan è sempre bravissima nel ruolo di Devi...
  • ... così come anche il resto del cast

CONTRO

  • Nella 2° stagione c'è un po' meno spazio per la famiglia Vishwakumar

Recensione

  • Voto 8
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