Recensione di Un’isola per cambiare, un dramma romantico che parla di crescita per ogni età

Un'isola per cambiare foto film

Un’isola per cambiare è un film originale Netflix diretto da Vanessa Jopp e scritto da Jane Ainscough e Alex Kendall che racconta la storia di Zeynap (Naomi Krauss), una madre che si avvicina ai 50 anni e il cui marito chef (Adnan Maral) pensa a divertirsi con uno staff giovane femminile nel suo ristorante che con lei nel giorno del funerale di sua madre. Quando trova le chiavi di una casa situata nella nativa Croazia in un pacchetto post-mortem lasciato dalla mamma, Zeynap abbandona tutto, inclusa sua figlia Fia (Bahar Balci), per andare a reclamare quella casa per sé e trasformarla in un appartamento da affittare su Airbnb.

Ovviamente, quando arriva nella sua nuova casa, scopre che un uomo, Josip (Goran Bogdan), ci vive già. In breve, lui ha anche una pretesa sulla proprietà e da qui si sviluppano due trame: il tentativo di Zeynap di vendere la casa e il tentativo di Josip di impedirgli di farlo. Alcuni dettagli sono un po’ disordinati e diventano sempre più difficili da seguire man mano che altri personaggi vengono presentati nel film. Ma la trama è anche secondaria al percorso che Zeynap sta vivendo. Non è lì per preoccuparsi della casa, in realtà, è in Croazia per ritrovarsi di nuovo mentre sua figlia si prepara a trasferirsi all’università, suo marito perde interesse per lei e lei fa i conti con la morte della madre.

Come storia di auto-scoperta, Un’isola per cambiare funziona molto bene. Non capita spesso di vedere un film su una madre che vive questa esperienza da sola. Dalla lotta di Zeynap per l’insoddisfazione che affronta a casa, ai sentimenti che crescono per Josip, al legame che cerca di creare con la madre defunta attraverso la vita nel luogo in cui è cresciuta, questo film include tutti gli elementi che rendono gratificanti questo tipo di pellicole. Aiuta anche il fatto che il paesaggio di questa isola della Croazia sia stupendo. La colonna sonora è molto incentrata sulla musica pop, il che si adatta in modo ragionevole e allegorico alla trama, ma è anche un po’ fuori luogo di tanto in tanto tra i paesaggi rustici e costieri. Però provo a spiegarmi questa decisione così: 99 Luftballons è una canzone rilasciata nel 1983 dal gruppo Tedesco Nena e il personaggio Zeynap ha vissuto in Germania. Probabilmente era una canzone della sua giovinezza e i creatori del film hanno pensato che sarebbe stata perfetta per raccontare un film sulla crescita generazionale e scoperta di se.

Davvero belli i paesaggi mostrati da Un’isola per cambiare.

Parliamo anche della storia romantica che nasce tra Zeynap e Josip. Non mi sono sentito rapito da loro. Josip è per la maggior parte del film molto unidimensionale come un uomo di mezza età. È un po’ distaccato ma anche sincero, il che lo rende abbastanza attraente ma non si sentono scintille romantiche che volano da nessuna parte.

La più grande critica che ho per Un’isola per cambiare è che sarebbe dovuto finire venti minuti prima. C’è un momento in cui tutto avrebbe potuto, e forse dovuto, concludersi in modo ordinato con un finale positivo… ma da quel momento ai titoli di coda mancano ancora circa 20 minuti. In quei 20 minuti, tutto ciò che precedentemente era confuso sulla trama e sui personaggi che ruotano intorno alla casa viene messo insieme in una volta sola e complica ulteriormente la situazione. Questi 20 minuti non aggiungono molto alla trama o alla crescita di ogni personaggio. Il concetto di Zeynap che trova la felicità avrebbero potuto essere messo altrove e il film avrebbe avuto lo stesso impatto.

Per concludere questa recensione, Un’isola per cambiare è un soddisfacente dramma di auto-scoperta con un pizzico di romance. Se ti concentri meno sul veicolo della trama e più sui momenti della crescita di Zeynap, ti troverai bene con questo film.

Un’isola per cambiare è ora in streaming su Netflix Italia. Nel momento in cui sto scrivendo questa recensione è tra i film più visti.

E tu l’hai visto? Ti è piaciuto? Dì la tua nei commenti qui sotto. Sono curioso di conoscere la tua opinione.

La Recensione

Un'isola per cambiare

6 Voto

L'intero film "Un'isola per cambiare" è girato così bene che potrebbe facilmente eliminare alcuni dei suoi difetti latenti con il suo splendore visivo. La bellissima isola della Croazia in cui è stato girato e il mare cristallino danno quel qualcosa in più alla storia. Sebbene non sia il miglior dramma romantico su Netflix, Un'isola per cambiare svolge bene il suo scopo di raccontare una storia sulla scoperta di se. Vale sicuramente la visione se stai cercando qualche risata, un po' di calore o una piccola distrazione.

PRO

  • Bellissimo paesaggio
  • Un bel film sulla scoperta di se

CONTRO

  • Trama troppo disordinata
  • 20 minuti in meno e sarebbe stato da 7

Recensione

  • Voto 6
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