Perché dovresti vedere la serie Élite, il teen thriller di Netflix? Te lo diciamo nella nostra recensione

Nei giorni scorsi ero alla ricerca di una serie tv da vedere nei momenti di solitudine dovuti al coronavirus (ah, conoscevi questi film che trattano il tema?) e per fortuna, una mia conterranea mi ha consigliato Élite, dicendomi: mi è piaciuta molto, te la divorerai in pochi giorni.

Ho fatto bene a dargli retta e ti dirò:

quando si tratta di combinare misteri enigmatici con scene romantiche, probabilmente nessuno sa farlo come Netflix. Se hai già visto 13 Reasons Why sai di cosa sto parlando. A prima vista Élite assomiglia proprio a Tredici ma anche ad altre serie tv che ti elencherò più avanti.

A parte qualche storia su Instagram non ho visto molta pubblicità – per ora – attorno a Élite. A mio avviso non esiste una gemma più sottovalutata di questa serie tv nel panorama video-ludico.

Ma di cosa parla? Élite, come suggerisce il titolo, racconta le vicende personali di alcuni studenti che frequentano una delle migliori scuole private in Spagna, Las Encinas.

Una trama d’Élite

Nella prima stagione di Élite, alcuni studenti con poche disponibilità economiche, Samuel, Nadia e Christian si trasferiscono al Liceo Las Encinas dopo la distruzione della loro scuola. La presenza del trio sconvolge immediatamente gli equilibri tra quelli che comandano. Non vedono di buon occhio i nuovi arrivati… perché in confronto a loro sono dei poveracci che stanno là solo perché hanno vinto la borsa di studio. I nuovi studenti però iniziano rapidamente a ritagliarsi il loro spazio all’interno della cerchia. All’inizio è Christian il più determinato, anche perché non vede l’ora di provarci con la marchesina Carla.

La prima stagione è incentrata su due misteri centrali: uno che coinvolge ciò che è realmente accaduto alla vecchia scuola e uno che coinvolge l’omicidio di uno degli studenti più amati di Las Encinas.

La seconda stagione riprende proprio da dove la prima si era interrotta, e l’omicidio funge anche da rivelatore. Infatti iniziamo a scoprire dei tratti emotivi nascosti di alcuni personaggi. E la tensione si accentua ulteriormente quando un altro studente scompare, mentre l’assassino della prima stagione si piega sotto i colpi della pressione emotiva.

Samuel è essenzialmente il protagonista del cast, dato che il suo personaggio è quello più coinvolto dai continui fatti che si verificano nella scuola. Nella prima stagione è attratto incredibilmente da Marina, una ragazza che accusa diversi problemi, tra cui l’HIV. Nel frattempo, Marina vede anche il fratello maggiore di Samuel, Nano, un ex prigioniero che odia lo stile di vita squallido della società d’élite.

Poi c’è Nadia, una studentessa musulmana che si prende una cotta per il cristiano Guzman. Il padre di lei ovviamente non sopporta questa cosa.

La vecchia fiamma di Guzman, Lu, è la rivale di Nadia, e le due si contendono il ragazzo usando tutte le armi che possiedono. All’insaputa di molti, Lu ha anche una relazione incestuosa con suo fratello Valerio. C’è anche una relazione poliamorosa tra tre studenti che diventa rapidamente complicata, così come una relazione omosessuale tra Ander, il figlio della preside e uno spacciatore locale di nome Omar (fratello di Nadia). Queste complesse relazioni girano e girano tanto quanto la trama, rendendo la rivelazione dell’identità dell’assassino ancora più scioccante.

Cosa Rende Élite così Élite?

Ovviamente, la domanda più grande è cosa rende la serie così bella. In sostanza, Élite è la versione spagnola di serie tv come Gossip Girl, Pretty Little Liars, Riverdale e How to Get Away With Murder. I confronti con quest’ultima sono particolarmente facili da fare, dato che entrambi gli show saltano tra le linee temporali per offuscare ulteriormente le linee misteriose della trama. Molti dei temi trattati in Élite – specialmente quello della lotta di classe – sono molto credibili. Questo rende le scene romantiche e le lotte tra i personaggi altrettanto divertenti da vedere come le loro buffonate… a volte esagerate.

Ognuno dei personaggi adolescenti ha la propria personalità, obiettivi e visioni del mondo distinti, il che fa risaltare la diversità di classe che vuole mettere in mostra Élite. Oltre al crescente sentimento islamofobico in Europa, la serie mette in luce anche diversi aspetti della diversità sessuale. Da una coppia gay segreta a una storia d’amore tra fratellastri.

Inizialmente i personaggi sembrano riempire archetipi piuttosto banali, come quello del ragazzo respinto da tutti, ma trascendono rapidamente questi ruoli attraverso le interazioni tra di loro. Spiccano anche le relazioni tra fratelli, in particolare quella tra Samuel e Nano. Anche le interpretazioni degli attori sono davvero eccezionali. A differenza delle serie tv americane, che usano trentenni per interpretare degli adolescenti, gli attori di Élite hanno più o meno l’età dei protagonisti che vediamo nello schermo.

Rispetto alle prime due stagioni, la terza stagione mi è piaciuta leggermente meno, ma solo per via di alcune scelte di regia. Del tipo, durante una festa ci sono un sacco di persone ma i poliziotti interrogano solo i protagonisti principali. Perché? Come fanno gli altri a sparire? Non è credibile. Oppure i bodyguard del locale fanno interagire i ragazzi tranquillamente con un corpo senza accorgersi di nulla. La polizia arriva dopo 20320903 minuti che è stato commesso un omicidio e in quei minuti sembra che ci sia il tempo per pianificare un colpo di stato. Tutto questo succede in un’unica puntata… Cioè è bastata una puntata per farmi storcere il naso?

Non proprio.

Dopotutto la terza stagione di Élite è stato il perfetto addio al cast attuale. Sarebbe difficile creare un altro mistero con i personaggi chiave delle tre stagioni precedenti, quindi forse ricominciare con una nuova generazione è il modo migliore per mantenere vivo il franchise.

A te è piaciuta Élite? Dacci la tua opinione attraverso i commenti qui sotto. Il mio voto ingloberà tutte e tre le stagioni.

La Recensione

Élite

8 Voto

Onestamente? Ho apprezzato molto Élite! Il cast mi ha sorpreso, soprattutto rispetto ad altre serie adolescenti dello stesso genere come Riverdale, Pretty little Liars e Gossip Girl, dove la recitazione lascia alquanto a desiderare. Quello che non mi è piaciuto è il modo in cui viene raccontata la vita di questi ragazzi: spesso irrazionale. Fanno più sesso di Rocco Siffredi e organizzano complotti che nemmeno la CIA si sogna di fare. A parte questo, la consiglio vivamente.

PRO

  • Cast
  • Tante sotto trame ben sviluppate

CONTRO

  • Alcune scene sono irreali

Recensione

  • Voto 8
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