Recensione Lady Bird: ottimo debutto alla regia per Greta Gerwig

[taq_review]

Recensione Lady Bird

Lady Bird è un film nostalgico!!! Lo sceneggiatore conosce i dintorni di Sacramento e, Lady Bird, usa la città americana come metafora dei problemi che incontra un teenager durante la sua crescita. Complimenti a Greta Gerwig, la 34enne nata a Sacramento, rende omaggio alla sua famiglia e alla sua città natale con minuziosi dettagli, attenzione e compassione.

L’eroina di Gerwig è una versione adolescente di se stessa che vorrebbe studiare in una scuola di New York. Il nome “Lady Bird” è quello scelto per Christine McPherson (Saoirse Ronan). È l’unica che indossa un rossetto rosso e un vestito in una scuola cattolica, tutti i suoi coetanei usano le loro uniformi scolastiche cattoliche. Mentre documenta la maggiore età di Lady Bird, il film analizza simultaneamente la relazione intima e complicata tra madre e figlia, entrambe ugualmente testarde.

La madre di Lady Bird, Marion (Laurie Metcalf) prova a rimproverarla per alcune scelte di vita, ma l’amore che nutre per la figlia è indiscutibile. Marion deve convivere con molte difficoltà ma vorrebbe solo il meglio per sua figlia.

Tutti i personaggi scelti da Gerwig sono molto sviluppati. Prendiamo ad esempio, padre Leviatch (Stephen McKinley Henderson). Lo vediamo poco sullo schermo come insegnante di recitazione di Lady Bird, ma è sufficiente all’attore per mostrarci la gravità e la sofferenza di un uomo la cui fede vacilla per ragioni misteriose.

Lady Bird non ha un vero  proprio cast di supporto, ma semplicemente persone reali che vivono vite vere. La cinematografia quasi color seppia del film e la colonna sonora coinvolgente, inclusa la canzone della Dave Matthews Band “Crash”, accrescono l’atmosfera malinconica di Lady Bird.

Lady Bird è divertente e commovente per tanti motivi. È una storia semplice con un tocco cinematografico rilevante… e mette tanto tanto cuore.

Trailer in italiano per Lady Bird