Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar | Recensione & Voto del 5° capitolo.

Poster internazionale del film Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar.

Poster internazionale del film Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar.

Pirati dei Caraibi La vendetta di Salazar Recensione - Locandina Film uscito nel 2017Titolo: Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

Regista: Joachim Ronning, Espen Sandberg

Cast: Johnny Depp, Javier Bardem, Brenton Thwaites, Kaya Scodelario, Geoffrey Rush, Kevin McNally, Stephen Graham, David Wenham, Orlando Bloom, Martin Klebba, Angus Barnett, Adam Brown.

Anno: 2017

Genere: Avventura

Durata: 129 minuti

[review]

Recensione dettagliata per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Sottotitolato La Vendetta di Salazar in Italia, questo quinto film della saga Pirati Dei Caraibi non fa mai pompare le sue vele. Con uno script stagnato ed un design di produzione sorprendentemente torbido, questo è il primo film del franchise che manca di un completo senso di divertimento. È abbastanza vivace per attirare il pubblico fidelizzato alla serie, ma le sue scene sono senza senso perché tutti i dettagli sensibili sono persi tra le sequenze di azione caotica.

La trama di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

Si apre con Henry (Brenton Thwaites), figlio dei veterani del franchising Will e Elizabeth (Orlando Bloom e Keira Knightley), che sta cercando di liberare il padre dalla sua prigionia. Per questo ha bisogno del tridente di Poseidone, che solo il capitano Jack Sparrow (Johnny Depp) può trovare con la sua bussola magica. Il problema è che quel mattacchione di Jack ha scambiato la bussola per comprare un po’ di rum. Poi Will incontra la Carina (Kaya Scodelario), che ha una qualità che potrebbe essere utile al ragazzo. Ma il vendicativo Salazar (Javier Bardem) è ugualmente alla caccia della bussola e tridente, sperando di invertire la propria maledizione spettrale. E mentre la situazione si riscalda, il capitano Barbossa (Geoffrey Rush) si immerge anche lui nella ricerca.

Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar – le ambientazioni sono sempre spettacolari.

Analisi critica del film

Quello che segue è una serie di set-pieces – una serie di scene la cui esecuzione richiede una pianificazione logistica e una notevole spesa di denaro – in cui queste varie fazioni si scuotono per il controllo delle persone e degli artefatti che li possono portare al loro obiettivo finale. Tutti parlano incessantemente di mitologia complessa, ma senza un senso compiuto, perché vengono rivelati solo piccoli frammenti di ogni storia, e quindi ci troviamo con tanti piccoli buchi della trama da coprire. Tra l’altro non è nemmeno facile ascoltare quello che stanno dicendo tra il caos generale delle scene di combattimento. Fortunatamente, gli attori sono abbastanza brillanti per distinguersi dal mare e dagli effetti digitali che riempiono lo schermo… oppure no?

Javier Bardem in Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar. Continua a leggere la recensione qui sotto.

Depp è un sonnambulo ubriacone in questo film, offrendo solo occasionalmente il fascino goffo che ha reso celebre questo personaggio negli altri episodi. Come comandante, Bardem si affaccia con prepotenza sulla scena, anche se è poco più di una sfocata sfumatura di effetti speciali. Anche Thwaites e Scodelario fanno poca roba, intrattenendo i telespettatori perlopiù con la loro love story. Tutta la scena è quindi per Rush che puo’ così rubare i riflettori a tutti gli altri personaggi, soprattutto nell’atto finale. Ma il problema è che il pubblico aspetta solo la conclusione del film. Ogni scena è inceppata, sovraccaricata di effetti e sovraffaticata di persone, che il tutto diventa un rumore assordante senza senso.

La sconvolgente allegria dei primi quattro film è sostituita da momenti di stupidità che si pizzicano con atti di violenza digitale. Ci sono alcuni buoni spunti qua e là, ma è sufficiente per un film costato 230 milioni di dollari?

La Recensione

Il Verdetto su Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

4 Voto

<p style="text-align: justify;">La sconvolgente allegria dei primi quattro film è sostituita da momenti di stupidità che si pizzicano con atti di violenza digitale. Ci sono alcuni buoni spunti qua e là, ma è sufficiente per un film costato 230 milioni di dollari?</p>

Recensione

  • Voto 4
Exit mobile version