Recensione Seven Seconds, la migliore serie tv di Netflix

Seven Seconds foto serie tv

David Lyons e Beau Knapp in Seven Seconds

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Un giovane che percorre una strada innevata in un parco del New Jersey distoglie gli occhi dal parabrezza e colpisce improvvisamente un ragazzo in bicicletta. Cosa fa dopo l’uomo? Chiama la polizia. Beh, lui è un poliziotto. E il ragazzo? Lui è un ragazzo afroamericano di 15 anni. La frase che un collega ufficiale dice al poliziotto segnerà tutto il decorso di Seven Seconds: “Quando si tratta di poliziotti bianchi e bambini neri, non si può parlare di incidenti.”

La serie drammatica di Veena Sud, Seven Seconds, spinge i pulsanti giusti senza predicare e presenta un ritratto avvincente dell’attuale clima morale che si respira negli USA. Non devi girare a lungo su internet o fare zapping in TV per leggere una notizia che riporta che un poliziotto bianco ha appena ucciso un uomo di colore.

Subito dopo l’incidente, il pubblico sa che Peter Jablonski (Beau Knapp) ha commesso un crimine, quindi questo fatto non sarà un mistero come nell’ultima serie di successo di Sud, The Killing di AMC. Prima che ce ne rendiamo conto, arrivano altri poliziotti: i detective della narcotici Mike DiAngelo (David Lyons), Manny Wilcox (Patrick Murney) e Felix Osorio (Raul Castillo). DiAngelo, il capo dell’unità criminale, dice a Peter di andarsene e che penserà lui a tutto. La moglie di Peter, Marie (Michelle Veintimilla) è in ospedale, quindi Peter dopo un leggero tentennamento ascolta il suo capo e va via.

Questo evento segnerà tutta la serie tv Seven Seconds. Successivamente incontreremo i genitori di Brenton Butler, (interpretati da Regina King e Russell Hornsby), gente imperfetta che viene spinta nella peggiore situazione immaginabile: un figlio gravemente ferito e lasciato in un fosso per 12 ore a morire sotto la neve.

Il procuratore del caso è KJ Harper (Clare-Foy Ashitey), una giovane donna tormentata da un passato ponderato che la porta spesso a ubriacarsi. Il detective trapiantato a New York, Jim “Fish” Rinaldi (Michael Mosley), prenderà il caso e dovrà lavorare con Harper. Queste personalità sono opposte e sarà difficile per loro combattere e quindi vincere questa battaglia. Perché è così difficile? Dovete sapere che i poliziotti sono protetti anche quando sbagliano.

Seven Seconds funziona così bene soprattutto per merito della sceneggiatura e del cast. Nella squadra degli sceneggiatori troviamo Evangeline Ordaz, Rhett Rossi, Francesca Sloane e altri. Bene anche la fotografia che dipinge New York e la Statua della Libertà come sfondi lunatici che osservano l’evolversi della vicenda

La trama è rigorosamente onesta. Fish è indubbiamente il personaggio più simpatico dello show, perché rappresenta la bussola morale del pubblico per tutta la serie. Ha la ferocia giusta per combattere i cattivi, ma è anche impotente sotto molti aspetti. Mosley, talento teatrale, riesce a infondere alla serie tv anche quei tratti humour necessari in una trama come questa.

Clare-Hope Ashitey e Michael Mosley in Seven Seconds.

Sud ha fatto una scelta saggia a introdurre nel cast attori veri invece che star del cinema per i ruoli chiave. Questo lavoro non ha bisogno di glamour extra. Probabilmente non conoscerai Ashitey, Mosley, Lyons, Murney e Hornsby, ma terrai bene a mente i loro nomi dopo averli visti all’azione.

Questa serie tv è uno show in cui i cattivi in realtà sono i personaggi più puri del film. Per esempio, il poliziotto DiAngelo è corrotto, ma non è cattivo. Harper e Fish sono nobili di cuore, ma sono pieni di demoni e debolezze interiori. Latrice e Isaiah amano il loro figlio, ma hanno le loro imperfezioni. Lo zio di Brenton, Seth (Zachary Momoh) è in combutta con la gang locale, i Five Kings. Quindi, i personaggi che intendiamo come buoni, in realtà nascondono tante imperfezioni interiori. Non voglio svelarvi altro, la serie tv è molto paziente nello spiegare le caratteristiche dei diversi personaggi.

A cosa si riferisce il titolo Seven Seconds?

Lo scoprirai guardando la serie, ma mi piace pensare che sia il tempo necessario a qualcuno per prendere una decisione cruciale. Una mossa che potrebbe cambiare non solo la propria vita, ma quella di altri.

Veena Sud ha fatto centro con The Killing, ma Seven Seconds è la sua consacrazione. Questa serie tv è un’autentica delizia che metterà a dura prova la tua coscienza.

Dove guardare Seven Seconds in streaming?

Ovviamente su Netflix. Qui il link per accedere al servizio di streaming.

La Recensione

Recensione Seven Seconds

9 Voto

Non sembra passare un giorno senza che Netflix produca un nuovo film o serie tv originale, ma "Seven Seconds" è senza ombra di dubbio il loro lavoro migliore. È divertente senza essere ricco d'azione, informativo senza essere predicatore e produce emozioni senza manipolare il pubblico.

Recensione

  • Voto 9
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