La recensione di The Crowded Room, serie tv con un bravo quanto inquietante Tom Holland

The Crowded Room foto serie tv

Oggi ho finito di vedere la serie The Crowded Room, in onda su Apple Tv.

Siamo a New York City, nel 1979. Dopo essersi trovato coinvolto in un tentativo di sparatoria mancato al Rockefeller Center e dopo la misteriosa scomparsa della sua complice Ariana (interpretata da Sasha Lane), Danny Sullivan (Tom Holland) si ritrova a essere interrogato da Rya (Amanda Seyfried), un’affascinante psicologa che ritiene che il passato di Danny sia la chiave per risolvere il suo caso.

“The Crowded Room” è l’ultima produzione di Apple TV+, un thriller psicologico ambientato nella New York degli anni ’70, scritto e creato da Akiva Goldsman, noto per “A Beautiful Mind”. È una serie che affronta temi impegnativi e attuali, con una narrazione che ruota attorno a una varietà di personaggi, ciascuno con una storia che si snoda in modo intricato.

Tom Holland interpreta Danny Sullivan, un giovane tormentato che vive a New York. Lo vediamo al Rockefeller Center incapace di premere il grilletto, mentre la sua complice Ariana spara al suo posto, ferendo ma non uccidendo il bersaglio. Dopo aver perso i sensi, Danny si risveglia in prigione. Con Ariana sparita, Danny finisce per essere interrogato ed è l’unico sospettato.

Holland in The Crowded Room. Credits: Apple Tv.

“The Crowded Room” si distingue per l’alta qualità della produzione, caratteristica di Apple TV+. La serie riesce a ricreare fedelmente l’atmosfera degli anni ’70, dalla grana del film ai colori seppia, ai dettagli dell’abbigliamento (pantaloni a zampa ecc) e alle ambientazioni metropolitane. A volte però, la struttura della serie, che alterna scene dell’interrogatorio a flashback dell’adolescenza e della giovinezza di Danny, rischia di rendere la trama statica.

Tom Holland si immerge completamente nel personaggio di Danny, offrendo una performance intensa e toccante. Nonostante le difficoltà a discutere alcuni dettagli della trama per evitare spoiler, si può dire che Holland offre un’interpretazione molto buona, riuscendo a rendere visibile il dolore interno del personaggio.

Il cast della serie è di alto livello. Tra gli altri, Jason Isaacs interpreta Jack Lamb, un truffatore londinese, Will Chase è convincente nel ruolo del perfido patrigno di Danny, Elijah Jones offre una performance struggente, e Christopher Abbott è credibile nel ruolo del rappresentante del divario tra l’ignoranza della società nei confronti delle malattie mentali e la consapevolezza che le nostre menti possono ammalarsi quanto i nostri corpi.

L’unico vero problema di “The Crowded Room” è la sua ambiguità di genere. La serie avrebbe potuto approfondire ulteriormente temi come lo stigma della salute mentale, la xenofobia e le carenze del sistema di protezione sociale. C’è un importante dibattito culturale che Goldsman e i suoi collaboratori stanno cercando di stimolare con questa storia, e potrebbero ancora riuscire in questo intento. Tuttavia, trattando certi dettagli della trama come un colpo di scena, la serie rischia di perpetuare molti dei cliché di Hollywood sulla malattia mentale.

Nonostante alcune imperfezioni, “The Crowded Room” si distingue per la sua accurata ricostruzione dell’atmosfera degli anni ’70, per l’attualità dei temi trattati e per una performance eccezionale di Tom Holland. Questi elementi fanno sì che lo spettatore si interessi alla serie TV, dall’inizio alla fine.

E tu hai visto “The Crowded Room”? Ti è piaciuta questa serie? Dì la tua nei commenti.

La Recensione

The Crowded Room

7 Voto

"The Crowded Room" è un affascinante thriller psicologico ambientato nella New York degli anni '70, offerto da Apple TV+. Con un cast di alto livello, incluso un memorabile Tom Holland, la serie affronta temi impegnativi come la salute mentale e le carenze del sistema di protezione sociale americano. Nonostante alcuni difetti legati alla gestione dei colpi di scena, che rischiano di perpetuare cliché sulla malattia mentale, la serie risalta per la sua accurata ricostruzione dell'epoca e la qualità delle interpretazioni, riuscendo a coinvolgere intensamente lo spettatore.

PRO

  • "The Crowded Room" offre interpretazioni intense, soprattutto quella di Tom Holland.
  • Ricrea fedelmente l'atmosfera e il contesto storico della New York anni '70.
  • Affronta temi importanti e attuali, come la salute mentale e la xenofobia.

CONTRO

  • Potrebbe perpetuare alcuni cliché cinematografici sulla malattia mentale.

Recensione

  • Voto 7
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