Robert Pattinson dice la sua su #metoo e Time’s Up

Pattinson al Festival di Berlino

Robert Pattinson alla Berlinale

“Incredibili”. Così Robert Pattinson ha commentato su “Variety” i movimenti #metoo e Time’s Up, nati a seguito delle accuse di molestie sessuali mosse nei confronti di diversi pezzi grossi di Hollywood. Colei che scoperchiò il vaso di Pandora, lo ricordiamo, fu Asia Argento che per prima accusò il super-produttore Harvey Weinstein.

Giunto al festival di Berlino per presentare “Damsel“, il suo nuovo film grottesco-western diretto dai fratelli Zellner in cui recita a fianco di Mia Wasikowska, l’attore, ha concesso un’intervista al settimanale statunitense.

Nel corso del servizio non si è lasciato sfuggire l’occasione per mostrare solidarietà alle tante colleghe che negli ultimi mesi hanno dato vita a quella che, citando Saoirse Ronan, è una vera e propria “rivoluzione femminile a Hollywood”.

“Chi è stato abusato ha il diritto di cercare giustizia”

“Saper di aver subito un torto e non poterlo dire a nessuno, rimanendo nel silenzio è una delle cose peggiori al Mondo” ha continuato poi Pattinson, asserendo come i movimenti nati dagli scandali abbiano infranto la diga di silenzio che per anni ha celato le storie di decine e decine di donne.

Il sostegno di Mia Wasikowska

Anche la partner di set ha voluto esprimere il suo sostegno ai due movimenti:

“Sono stata in Australia quasi tutto il tempo da quando #metoo è esploso, ma fin dall’inizio ho dato il mio sostegno, anche se ero lontana da Hollywood. Spero possa davvero cambiare qualcosa”

Il bel Robert e la sua co-protagonista, Mia Wasikowska hanno quindi preso una posizione ben definita riguardo questo nuovo sexgate che colpisce l’intera industria cinematografica e la scelta di difendere a spada tratta la causa delle colleghe e delle donne in generale, gli è valso il plauso generale. Molto più che per il lavoro presentato in concorso, accolto con fischi e scherno dal pubblico in sala.

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