Ruby Barker di “Bridgerton” accusa Netflix di non aver ricevuto aiuto per i suoi attacchi psicotici

Ruby Barker "Bridgerton"

L’attrice Ruby Barker, diventata famosa per aver interpretato il personaggio di Marina Thompson nella serie “Bridgerton”, accusa Neftflix di non averle concesso il giusto sostegno e supporto per i suoi disturbi mentali.

La carriera della 26enne britannica sembrava essere in rampa di lancio quando ha scoperto che il suo stato psicofisico e mentale stava via via peggiorando.

In una recente intervista al LOAF Podcast dell’Università di Oxford, Ruby Barker ha spiegato quanto fosse diventato tormentoso dover recitare nei panni del personaggio. Nella serie infatti Marina Thompson viene emarginata dalla società a causa di una scandalosa gravidanza.

L’attrice ha spiegato come si sia talmente immersa nella recitazione da sentire psicologicamente l’ostracismo subito dal suo personaggio. Un senso di tormento e oppressione provocato dall’ambiente del set. Proprio il venire isolata da parte della società si sarebbe ripercosso in maniera negativa sullo stato mentale della attrice.

Ruby Barker di “Bridgerton”, il peggioramento fino al ricovero

I disturbi sono peggiorati fino al punto di necessitare di un ricovero ospedaliero. Nel 2019, al termine delle riprese per la prima stagione di “Bridgerton”, Ruby Barker si è sottoposta ad alcune cure mediche. Netflix le avrebbe intimato di tenere la stampa all’oscuro di questa vicenda per non mettere in cattiva luce lo spettacolo che da lì a poco sarebbe approdato sulla celebre piattaforma di streaming.

L’attrice, non solo, non avrebbe ricevuto il supporto da parte di Netflix ma si sarebbe sentita obbligata a promuovere lo spettacolo nonostante il suo disagio personale.

Fu un periodo davvero intenso. La sua carriera stava sbocciando e la ribalta mediatica le aveva fatto acquisire diverso seguito sui social. Nonostante i disturbi mentali provocati dalla recitazione, Ruby Barker ha cercato di comportarsi nel modo più professionale possibile.

Ora però accusa la produzione Netflix di non averle concesso il supporto necessario a superare le difficoltà mediche seguenti agli attacchi di panico avuti anche sul set.

Nessuna persona ha cercato di sincerarsi delle sue condizioni mediche poiché, secondo l’attrice, l’importante era il responso del pubblico per la serie in questione.

Ruby Barker aveva già parlato dei suoi problemi psicofisici nel Maggio del 2022 in un lungo messaggio in cui spiegava ai suoi followers la verità.  

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