Svelata la causa di morte di Carrie Fisher, la Principessa Leia di Star Wars

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Carrie Fisher nel ruolo della Principessa Leia in Star Wars.

Il medico legale ha rivelato le cause di morte dell’attrice Carrie Fisher, famosa per il ruolo della Principessa Leia nella saga “Star Wars”.

Carrie Fisher, nota per aver interpretato l’indimenticabile Principessa Leia nella saga cinematografica “Star Wars”, era scomparsa lo scorso 27 Dicembre, cinque giorni dopo un arresto cardiaco durante un volo da Londra a Los Angeles. L’attrice Carrie Fisher, figlia del cantante Eddie Fisher e dell’attrice Debbie Reynolds, è morta a causa di un’apnea nel sonno ed altri fattori che ne hanno scaturito il decesso. Lo rivela il medico legale della famiglia dell’attrice, il quale ha anche aggiunto che il rapporto completo sulla morte di Carrie Fisher verrà rilasciato Lunedì.

Ma che cos’è l’apnea notturna o del sonno? L’apnea notturna è un disturbo legato all’apparato respiratorio, che causa l’interruzione della respirazione mentre si dorme.

Altri fattori che hanno portato alla morte della Fisher pare siano stati l’aterosclerosi e l’uso di droghe che, come dichiarato dalla figlia Billie Lourd, l’attrice non aveva mai smesso di farne uso.

Sostenitrice della ricerca medica sulla salute mentale, Carrie Fisher era un modello per tutte quelle persone che soffrono di disturbi psichici. L’attrice dichiarò di essere affetta da disturbo bipolare ed assumeva diversi farmaci per contrastare la malattia. Infatti durante le analisi, nel corpo della Fisher erano stati trovati dei farmaci, ma che secondo i medici, questi non possono essere stati la causa dell’attacco cardiaco

“Mia madre ha combattuto per tutta la vita contro la tossicodipendenza e le malattie mentali. Alla fine è morta. Era intenzionata ad eliminare la disapprovazione sociale riguardo a questi disturbi. Ha parlato della vergogna che tormenta le persone e le loro famiglie che soffrono questi problemi. Conosco mia madre, so che vorrebbe che la sua morte avesse un senso e incoraggiasse le persone a lottare per ciò in cui si crede. Cercare aiuto, lottare per  ottenere finanziamenti governativi per i programmi di salute mentale e condannare la vergogna e i tabù sociali, in quanto nemici del progresso che non porteranno ad una cura. Ti amo Momby.” ha dichiarato Billie Lourd

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