La recensione di The Devil’s Hour, serie thriller di Prime Video sinistra ed evocativa

Jessica Raine Peter Capaldi The Devil's Hour

Jessica Raine e Peter Capaldi in The Devil's Hour. Credits: Amazon Prime Video.

Il bambino più inquietante di Halloween 2022 ce lo regala The Devil’s Hour, serie disponibile dal 28 ottobre 2022 su Amazon Prime Video e che vede Peter Capaldi, Jessica Raine e Nikesh Patel nel ruolo di co-protagonisti anche perché è proprio il bambino il protagonista principale.

I bambini nei film thriller o horror incutono in me un certo timore o riescono a trasmettermi una sorta di messaggio evocativo. Ovviamente tutto partì dal bambino del Sesto Senso o forse dai balletti dei bambini canterini in Nightmare. Ci sono tanti bambini che sono riusciti a spaventarmi nei film o serie TV. Immagino quanto sia difficile preparare un personaggio così complicato come il bambino di The Devil’s Hour. E immagino quanto sia difficile essere il genitore (a parte il discorso economico) di un bambino che diventerà uno dei prossimi costumi di Halloween.

La serie thriller The Devil’s Hour ha come protagonista principale proprio un attore bambino (Benjamin Chivers). La storia è raccontata attraverso più linee temporali e salti tra personaggi che sembrano destinati a scontrarsi.

La struttura non lineare di The Devil’s Hour rende la trama impossibile da riassumere o, se devo essere onesto, da capire. Riguarda Lucy, un’assistente sociale sempre al limite che si sveglia ogni notte alle 3:33 in punto, che lei chiama – nell’episodio uno del momento della caduta delle scarpe – “l’ora del diavolo”, cioè la traduzione di The Devil’s Hour. Perché si sveglia sempre a quell’ora? Riguarda Isaac, un bambino solitario e che non trasmette emozioni, o forse lo fa con i suoi amici immaginari, o almeno così dice al settimo psicologo infantile che lo ha visitato.

La narrazione di The Devil’s Hour si sviluppa, almeno all’inizio, in due modi distinti. Da un lato troviamo il personaggio di Lucy Chambers (interpretata da Jessica Raine), un’assistente sociale affetta da problemi legati al sonno, che soffre di incubi indefiniti che la fanno svegliare sempre alla stessa ora: 3:33. La vita della donna si divide tra il lavoro (in cui è a contatto con situazioni familiari difficili e complicate) e il figlio Isaac (un bambino molto particolare, freddo, apatico e distaccato, caratterizzato da un rapporto con il mondo che lo circonda di difficile comprensione, in cui afferma di vedere cose e presenze che altri non percepiscono). L’altro lato della trama è segnato dalle vicissitudini di Ravi Dillon (Nikesh Patel), un detective alle prese con alcuni crimini efferati. Alla ricerca di motivazioni e risposte si muove su alcune scene del crimine, riuscendo a malapena a trattenersi, poiché ha il terrore del sangue. I due percorsi si incontrano quando Isaac scompare, presumibilmente rapito da qualcuno, con ricerche che porteranno a sviluppi del tutto inaspettati.

Spero che questo mio riassunto sia riuscito a farti capire un po’ meglio la trama di The Devil’s Hour.

Ma continuiamo con la recensione.

Contrariamente alle sue premesse, la narrazione non si muove solo in questa direzione, alternando le possibilità temporali ad alcuni sviluppi che vengono mostrati agli spettatori in contemporanea alle vicende dei due protagonisti. Nella storia, infatti, le scene principali si alternano a quelle di un interrogatorio a un uomo adulto (interpretato da un bravissimo Peter Capaldi). Non sappiamo quando avrà luogo l’interrogatorio, non sappiamo chi sia quest’uomo e non conosciamo le ragioni che lo hanno portato in questa situazione. Nella stanza con lui, dall’altra parte del tavolo, troviamo sia Lucy che Devy. Le frasi pronunciate durante l’incontro sono all’inizio estremamente enigmatiche ma poi diventano la chiave di lettura di tutti gli sviluppi successivi.

Oltre alla violenza di una realtà in cui entrambi i protagonisti sono quotidianamente a contatto, The Devil’s Hour inserisce elementi sia dell’horror che del soprannaturale. Comprendere la trama fino in fondo richiede un certo tipo di attenzione e riflessione, anche perché la lettura che la serie offre sugli eventi non è delle più semplici, spingendo verso una vera e propria rielaborazione di alcuni concetti chiave della nostra stessa esistenza. In questo sta l’originalità del prodotto, nel riuscire fin dall’inizio a seminare qualche piccola briciola che con il procedere degli eventi diventerà una torta.

Uno dei tratti più particolari di The Devil’s Hour è la sua struttura narrativa e le scelte che compie man mano che gli eventi vanno avanti. Partendo da un genere estremamente riconoscibile, quello del thriller/mistero, questa serie sceglie di seguire un percorso totalmente diverso fondendo a tutta la storia elementi appartenenti alla dimensione del paranormale, e creando un vero e proprio ibrido che sa sorprendere. Assistiamo a momenti di estrema tensione, accompagnati però da lunghe parentesi, anche inutili, prolungate da una regia che non aiuta la serie ad avanzare, dato che dedica molto spazio ad inquadrature fisse e silenzi estenuanti. A parte questo, l’esperimento narrativo alla base dell’esperienza che offre la storia è sicuramente molto interessante, anche se, per avere una visione e comprensione minima di tutto quanto, bisogna arrivare al sesto ed ultimo episodio di The Devil’s Hour.

Jessica Raine come Lucy in The Devil’s Hour, che poi l’ora del diavolo è proprio le 3:33. Credits: Amazon Prime Video.

Il cast ha la possibilità di esprimersi al meglio, con l’interpretazione di Jessica Raine, ad esempio, che è probabilmente la più interessante. In continua lotta con se stessa e con il mondo che la circonda, il suo personaggio è sicuramente il più memorabile di The Devil’s Hour.

The Devil’s Hour, però, non è solo mistero ed enigmi, ma anche interesse sociale. Al di fuori delle vicende che coinvolgono il protagonista troviamo un contesto estremamente realistico e ben definito in cui muoverci, con un’Inghilterra disegnata da alcune problematiche che sicuramente impreziosiscono la narrazione.

Quello che ti consiglio è vedere questa serie TV. Immagina un misterioso omicidio in cui sta indagando la polizia amplificato con vicende inquietanti sia della varietà reale che immaginaria, domande sul déjà vu e sulla memoria rotta, bambini spettrali e alcune fantastiche esibizioni di Jessica Raine e Peter Capaldi. The Devil’s Hour merita di essere visto. E tu intendi vederlo? Oppure l’hai già visto? In entrambi le situazioni ti invito a scrivere un commento per dirmi la tua.

La Recensione

The Devil's Hour

8 Voto

Può essere difficile capire cosa sia reale e cosa sia immaginario in The Devil's Hour, che si rivela rapidamente molto più di una serie che racconta un normale mistero di omicidio. Nel risolvere gli enigmi siamo motivati ​​da Lucy, che Jessica Raine interpreta meravigliosamente come una donna la cui vita e carriera sono pragmatiche tranne quando mette in dubbio le visioni della sua stessa mente. Sarà molto gratificante per te capire finalmente cosa sta succedendo in The Devil's Hour... lo scoprirai però solo nell'ultimo episodio. Sarai bravo a resistere all'ingarbugliata trama?

PRO

  • Narrazione accattivante
  • Jessica Raine è bravissima nel ruolo di Lucy

CONTRO

  • Tutte le risposte arrivano solo nell'ultimo episodio
  • La regia a volte si perde con inquadrature fisse e momenti di silenzio continui

Recensione

  • Voto 8
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