The War – Il pianeta delle scimmie. Recensione di quello che non è il solito film di guerra

The War - Il pianeta delle scimmie Recensione

Karin Konoval, Andy Serkis, Terry Notary, Michael Adamthwaite, e Amiah Miller in The War: Il Pianeta delle Scimmie

 

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La trilogia prequel de “Il Pianeta delle Scimmie” si conclude con questo robusto e drammatico thriller, che evita la maggior parte dei fastidiosi cliché dei Blockbuster d’azione per offrire qualcosa di molto più profondo. Come negli altri capitoli, il film è ancorato ad una performance cinematografica sorprendentemente realistica di Andy Serkis, che riempie lo schermo con emozioni continue.

La Trama di The War – Il pianeta delle scimmie

Mentre il virus creato in laboratorio continua a spargersi in tutto il mondo, uccidendo gli esseri umani e attribuendo capacità scintillanti alle scimmie, un tenero colonnello (Woody Harrelson) sta organizzando un ultimo piano per l’umanità. Quando una scimmia viene uccisa, anche Cesare si convince finalmente che la pace con gli esseri umani risulta impensabile. Con la sete di vendetta in corpo, Cesare chiama a rapporto il suo fedele consulente Maurice (Karin Konoval) in una missione per individuare il colonnello, e organizzare la fuga della colonia. Lungo la strada, Cesare prende con riluttanza una bambina abbandonata (Amiah Miller) insieme a una scimmia orfana (Steve Zahn). Nel frattempo, il colonnello si è nascosto in una base militare in attesa di rinforzi dal nord per cancellare definitivamente le scimmie dalla faccia della terra.

Cesare in The War – Il Pianeta Delle Scimmie. Continua a leggere la recensione qui sotto

The War – Il pianeta delle scimmie ridefinisce un genere

A differenza della maggior parte dei film d’azione, questa proiezione si muove con calma e pazienza, sfruttando le lunghe scene per rivelare le motivazioni interne dei personaggi, che sono approfonditi nel migliore dei modi. Il regista Matt Reeves non ricorre mai ai set-pieces, permettendo ai protagonisti di evolversi in maniera organica, concentrandosi sui pensieri e sui sentimenti interiorizzati degli attori, piuttosto che sulla loro fisicità nei grandi momenti d’azione. Questa scelta permette al pubblico di capire ogni tema che circonda la storia. Ogni scena non appare mai prevedibile, anzi, riesce a sorprendere il pubblico con tonalità nuove che hanno il potere di ridefinire un genere.

The War – Il pianeta delle scimmie secondo Serkis

Se prendiamo in considerazione tutti questi tre film, Serkis ha creato uno dei personaggi cinematografici più iconici della memoria recente. Il personaggio di Cesare è vivo, e le emozioni increspate sul suo volto nei ritratti ravvicinati lo dimostrano. Attenzione, l’Accademia potrebbe ricordarsi di questa performance anche durante la consegna dei premi, perché lui non fornisce solamente la voce al personaggio, ma anche l’anima. Detto questo, l’abilità degli artisti che si occupano degli effetti digitali è notevole. In un film in cui la maggior parte dei personaggi sono per l’appunto digitali, non traspare nessuna cucitura, nemmeno nelle situazioni più concitate. In più, lo script a strati offre una profondità maggiore rispetto alla maggior parte dei film di questo genere, per non parlare dei Blockbuster.

Cosa vi dovete aspettare da The War – Il pianeta delle scimmie

Ci tengo a fare una premessa valida per ogni persona che si appresta a vedere The War – Il pianeta delle scimmie. Se hai guardato tutti i trailer e hai letto il titolo, ti aspetteresti solo una cosa: “Una tonnellata di scimmie e di esseri umani che combattono con armi e razzi.” Si, ci sono anche alcune scene di guerra, ma lo script non è focalizzato su questo aspetto. La vera guerra in questo film è quella interna al personaggio di Cesare.

Per certi sensi è un film anche realistico. Se prendiamo come esempio il personaggio di Woody Harrelson, ci accorgiamo che fa quello che vediamo solo perché crede che l’intera razza umana andrà estinta. Voglio dire: tu agiresti allo stesso modo sapendo che sarai sostituito da un’altra specie, giusto?

Alcune persone non hanno amato questo film perché si aspettavano un film di guerra hardcore. Io gli darò 8. Ha incredibili CGI, sequenze d’azione divertenti, temi profondi ben trattati ed un gran personaggio come Cesare. Si tratta di una bella conquista per le scimmie.

La Recensione

Il Verdetto

8 Voto

Alcune persone non hanno amato questo film perché si aspettavano un film di guerra hardcore. Io gli darò 8. Ha incredibili CGI, sequenze d'azione divertenti, temi profondi ben trattati ed un gran personaggio come Cesare. Si tratta di una bella conquista per le scimmie.

Recensione

  • Voto 8
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