Top 10 sigle di fim, serie TV e anime Netflix che non potreste mai skippare

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Ci sono momenti in cui abbiamo così tanta voglia di guardare una serie che saremmo disposti a tutto, ma siate onesti, anche a voi avete quella serie speciale che non importa davvero quanto amiate e quanto volete proseguire: non potete in alcun modo saltarne la sigla.

Che sia il primissimo episodio e vi stiate appena avventurando nel mondo di una nuova serie tv o che siate sul punto di scoprire chi si cela dietro gli omicidi che hanno terrorizzato un’intera città poco importa: ci sono quelle sigle che non skipperemmo mai, anche se questo ruba del tempo prezioso alla nostra serie preferita.

Netflix ne sa qualcosa di sigle iconiche e le sue serie sono famose per avere sigle molto difficili – se non impossibili – da skippare, alcune più orecchiabili di altre. Quindi siete pronti? Oggi scopriremo quelle sigle delle serie Netflix che sono davvero impossibili da skippare.

Ricordate sempre, come dice Netflix Italia: “chi salta le sigle, è un Arturito”.

Stranger Things

Da un sondaggio recentemente proposto dal colosso dello streaming Netflix sembra che una delle sigle più difficili da skippare sia proprio quella della serie Stranger Things. Difficile immaginare il contrario considerando che è molto breve e semplice, allo stesso tempo però il suo beat inconfondibile ci trascina immediatamente nei toni di mistero legati alle vicende di una delle serie più cult degli ultimi tempi.

La sigla è stata composta da Michael Stein e Kyle Dixon, due componenti del gruppo SURVIVE.

Ammettetelo anche voi che non l’avete mai skippata anche se avreste voluto scoprire al più presto cosa stava succedendo ad Eleven e i suoi amici…

Peaky Blinders

Nick Cave and the Bas Seeds – Red Right Hand

Un’altra sigla amatissima dai fan è la bellissima “Red Right Hand” di Nick Cave & The Bad Seeds, l’inconfondibile canzone che, anche in diverse versioni, accompagna le vicende dei fratelli Shelby nello show “Peaky Blinders”.

Sarà l’inconfibile voce di Nick Cave, sarà il suo inconfondibile ritmo incalzante che accompagna le gang inglesi delle vicende di una delle serie più avvincenti che il catalogo di Netflix può vantare: sta di fatto che a nessuno di noi verrebbe mai in mente di skippare questa sigla. Se lo fate potreste trovarvi uno dei fratelli Shelby alle calcagna…

Attack on Titan

Shinzou wo Sasageyo – Linked Horizon

Non ci stanchiamo mai di ripeterlo e lo faremo fino alla fine dell’anime: ma quanto sono belle le sigle di Attack on Titan? Okay, okay, ad oggi che siamo arrivati alla quarta ed ultima stagione forse possiamo riconoscere che non tutte le sigle siano state alla stessa altezza, ma se ce n’è una che ha messo tutti d’accordo, quella è stata “Shinzou wo Sasageyo“, la sigla di apertura della seconda stagione cantata e composta dai Linked Horizon, gruppo fedele alla serie che aveva già cantato le due sigle della prima stagione.

Chi skippa questa sigla – no aspettate, c’è davvero qualcuno che lo fa? – deve avere qualche problema, perchè solo la sigla fa la metà dell’anime. Il ritmo incalzante unito al lavoro certosino che è stato fatto con l’animazione creano un momento iconico a cui è davvero impossibile rinunciare. Senza contare che tutti noi almeno una volta ci siamo ritrovati a cantare il ritornello a squarciagola facendo finta di far parte del corpo di ricerca…vero?

La Casa di Carta

My Life is going on – Cecilia Krull

Un titolo controverso quello de “La Casa di Carta“: devo dire che per via degli avvenimenti di questa serie sono stata diverse volte tentata di avvicinarmi al tasto skip, ma tutte le volte sono stata dissuasa dal ritmo piacevole e quasi rilassante – in completo contrasto con quello che stavamo vedendo – della sua sigla “My life is going on” di Cecilia Krull.

Della serie sì, se salti la sigla sei un Arturito ma a volte è davvero difficile non voler scoprire subito quale sarà la prossima mossa della banda di ladri più famosa della Spagna…

Friends

I’ll be there for you – The Rembrandts

La serie TV americana “Friends” è stata iconica e indimenticabile per tantissimi motivi – forse primo tra tutti la bellissima e bravissima Jennifer Aniston – ma se dobbiamo essere completamente onesti un altro motivo del suo incredibile successo è stato senza dubbio la sigla. Frizzante, energica e dal ritmo inconfondibile, la sigla di Friends è capace immediatamente di portarci dentro le vicende dei simpatici protagonisti, come a rassicurarci che, come viene ripetuto più volte, e come un vero amico, ci sarà sempre per noi.

Ammettetelo, anche voi la sapete a memoria…

Marvel’s Daredevil

La sigla di “Daredevil“, iconico eroe Marvel, è considerata inquietante quanto ricca di fascino. Impossibile distogliere lo sguardo dal liquido rosso che lentamente ricade sulla città di New York e la maschera di uno degli eroi più tormentati del catalogo Netflix. La musica, dapprima molto lineare e poi sempre più incalzante, sembra accompagnarci nelle vicende che circondano una città dilaniata dal potere.

Bojack Horseman

Composta da Patrick Carney, membro dei Black Keys, la sigla “Bojack Horseman” è inconfondibile e talmente piacevole che skipparla sarebbe un vero peccato. Con poche sequenze di immagini è in grado di catapultarci in un mondo alternativo di cui è impossibile fare a meno.

Orange is the new black

You’ve got time – Regina Spakton

Cantata da Regina Spakton, la sigla “Orange is the new Black” dal titolo “You’ve got time” è stata composta appositamente per la serie. Questo è facilmente intuibile dal testo, che allude alle gabbie e ad animali rinchiusi; allo stesso tempo sa diventare molto profonda nel momento in cui parla di avere sempre tempo per le seconde opportunità e di una possibilità di redimersi. Impossibile skipparla!

Narcos

Tuyo – Rodrigo Amarante

E’ Rodrigo Amirante a cantare la sigla di “Narcos“, una delle serie Netflix più amate degli ultimi tempi. Il titolo della canzone è “Tuyo”, un pezzo struggente che parla di come la vita di Pablo Escobar sarebbe potuta essere. La traccia è stata scritta ancora prima che iniziassero le riprese e in un’intervista con Rolling Stones Amirante ha ammesso di voler usare la sigla per umanizzare il protagonista, visto da tutti come un vero e proprio mostro.

A series of Unfortunate Events

Sicuramente una delle sigle più particolari di tutto il catalogo, visto che cambia ogni puntata. Cantata da Neil Patrick Harris, la star dello show “How I met your mother”, stiamo parlando della sigla de “Una serie di sfortunati eventi”. Fate molta attenzione alle sue parole perchè il testo di ogni puntata nasconde indizi importanti e non vorrete perderne nemmeno uno!

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