Trekking per principianti: guida

 Trekking per i principianti

Vacanze in montagna: Trekking per principiati


Per chi mi conosce molto bene sa quanto il mio animo sia affine con la montagna e con gli sport che si possono praticare durante una vacanza estiva. Oggi vi voglio dare alcuni consigli su come praticare del trekking in montagna in tutta sicurezza partendo da 0.

  1. Incominciare gradualmente: prima di partire per le vacanze occorre organizzare le proprie escursioni studiando con attenzione i percorsi che per distanza, dislivello e tempo vengono considerati “per non esperti”, in modo da poterli effettuare in tutta tranquillità senza stressare il corpo inutilmente. Al giorno d’oggi, on line è possibile reperire ogni genere di informazione sui sentieri presenti nella località di montagna prescelta, con la possibilità di scaricare l’intera mappa del percorso.
  2. Scegliere il percorso idoneo: i vari uffici turistici di zona sono attrezzati per fornire ogni genere di indicazione sui sentieri di montagna, questo permette di orientarsi con più facilità tra le varie escursioni, scegliendo quella più idonea considerando la lunghezza, l’altitudine e la qualità del terreno. I percorsi vengono contraddistinti con una una lettera: “T” turistici, sterrati, mulattiere, o sentieri senza difficoltà; “E” escursionistici,sentieri, nevai, passaggi brevi su tratti rocciosi e non esposti; “EE” escursionistici esperti, sentieri scoscesi, impervi, nevai, passaggi su roccia; “EEA” escursionistici esperti attrezzati, richiesta l’attrezzatura alpinistica. Se non ci si sente sicuri, è possibile affidarsi ad una guida alpina per una gita alle varie malghe!
  3. Controllare il meteo: prima di avventurarsi occorre sempre controllare il meteo per essere certi di non imbattersi in bufere e acquazzoni improvvisi, che spesso mettono a rischio anche i più esperti.
  4. Vestirsi a strati: sopratutto in montagna occorre vestirsi a strati con abbigliamento tecnico. Assolutamente sconsigliato il cotone, meglio tessuti che permettano la corretta traspirazione del corpo e che siano anche anti pioggia.
  5. Le scarpe: mai cimentarsi con delle semplici sneakers, meglio affidarsi a dei veri e proprio scarponcini da trekking che donano stabilità, aderenza e supporto alla caviglia.
  6. Lo zaino: quando si cammina per tante ore tra i sentieri di montagna, occorre avere con se uno zaino leggero e funzionale, che abbia una buona aderenza sulla schiena. All’interno dello zaino occorre portare lo stretto indispensabile, quale ad esempio: acqua, kit primo soccorso (bende, disinfettanti, cerotti, anti dolorifici), protezione solare e capo anti pioggia, cibo.
Immergersi nella natura, lontano dal traffico e dai rumori assordanti della città, lontano da piani/programmi/restrizioni che stressano il corpo e la mente, grazie al trekking è possibile:
  • tenersi in forma bruciando calorie,
  • migliorare il sistema cardiocircolatorio,
  • tonificare la muscolatura,
  • scaricare la mente dai pensieri negativi,
  • imparare ad ascoltare il proprio corpo e tutto ciò che ci circonda.
Principalmente svolgendo del trekking si allena in toto l’apparato cardiovascolare, l’apparato locomotore, l’equilibrio e la coordinazione, nel dettaglio:
  • I muscoli degli arti superiori vengono principalmente coinvolti durante gli itinerari più difficili, che presentano diversi dislivelli.
  • In salita vi è un lavoro di coordinazione tra arti inferiori e superiori.
  • Glutei, gambe, caviglie e piedi lavorano al 100% per sorreggere il corpo nei vari percorsi.
  • In discesa viene messa a dura prova la muscolatura posturale e gli addominali, dato il continuo lavoro di frenata. E’ proprio in discesa che occorre prestare più attenzione a dove si appoggia il piede per evitare le distorsioni.
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