Le fragilità umane in A Milano Non C’è Il Mare, il nuovo singolo di Tricarico

Tricarico A Milano Non C'è Il Mare

Francesco Tricarico torna ad emozionarci con un nuovo singolo dal titolo A Milano Non C’è Il Mare. Come sempre la sensibilità dell’artista e cantautore viene fuori con un canto che tocca le corde più profonde dell’animo umano.

In A Milano Non C’è Il Mare, Tricarico ha goduto anche della collaborazione di Francesco De Gregori. I due hanno passato insieme l’estate condividendo il tour estivo da opening act.

A Milano Non C’è Il Mare di Tricarico: significato del testo

Come sempre i testi di Tricarico sono ricchi di poesia e parole evocative. Anche in A Milano Non C’è Il Mare la firma stilistica di Tricarico non manca, e arriva a regalarci un testo pieno di ricordi lontani legati alla sua infanzia, ma anche universali, arrivando a parlare di tutta l’umanità e delle fragilità di tutti noi.

Lo stesso Tricarico ci spiega il significato del testo della canzone con queste parole:

“Quando passavo l’estate da mia nonna al mare, il mare era per me un grande abbraccio capace di dare senso alle cose, un senso d’ infinito e d’ armonia a tutte le cose. La canzone parla di questo, parla di questo senso e abbraccio perduti e che quindi possono trovare pace solo se trovati in me, in noi

”A Milano non c’è il mare parla di una mancanza di una grande fragilità, forse che cerca di essere protetta e allo stesso tempo distrugge chiunque cerchi di proteggerla. Parla dell’Umanità. – Noi proteggiamo le tue fragilità, ma tu proteggi le Nostre – mi ha detto un amico ieri”

E tu cosa pensi di questo testo? Lascia un commento alla fine dell’articolo.

A Milano Non C’è Il Mare – Testo di Tricarico

Francesco stasera non sa dove andare
Cammina per Milano ma a Milano non c’è il mare
L’insegna di un negozio vende viaggi in promozione
Ma non c’è Milano perché a Milano non c’è il mare

E tu come stai?
E tu cosa fai?
E tu, e non ci penso più

Francesco si è perso stasera nel fondo di un bicchiere
Sente le onde e una barca ma a Milano non c’è il mare
Parole d’amore non ne voglio più sentire
C’è solo un po’ di frutta che ogni giorno cambia di colore

E tu come stai?
E tu cosa fai?
E tu, e non ci penso più

Sul marciapiede che fa quasi schifo
C’è una ragazza che mi fa un sorriso
Il suo profumo mi ricorda il vento
Ma a Milano, a Milano non c’è il mare

E tu come stai?
E tu cosa fai?
E tu, e non ci penso più

Francesco stasera non sa dove andare
Cammina verso il porto per gridare
“voglio vedere il mare, voglio sentire il mare”
“voglio toccare il mare e voglio amare il mare”

E tu come stai?
E tu cosa fai?
E tu, e non ci penso più
E non ci penso più
E non ci penso più

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