A venti anni dall’uscita di Io Sono Francesco, Tricarico torna con la sua canzone più famosa

Francesco Tricarico

Tricarico

E’ una delle canzoni più controverse della storia della musica italiana, e oggi sono 20 anni dalla sua prima uscita: si tratta di Io Sono Francesco del cantautore Tricarico.

Con la sua prima uscita, nel 2000, Io Sono Francesco ebbe un’accoglienza a dir poco inaspettata, restando in classifica per ben 7 mesi e portando Tricarico verso un immediato successo di critica e di pubblico.

Proprio per questo motivo oggi la canzone Io Sono Francesco torna in radio e nei negozi di musica in una nuova versione rimasterizzata. La Universal Music ha infatti pubblicato un LP colorato (vinile 180g), in edizione limitata che a parte Io Sono Francesco contiene anche altre canzoni come “La Pesca” e “Musica” e i brani “Il Caffè” “Brillantini”, “Gioia”, “Lavanda” e “Neve Blu”.

Il significato della canzone Io Sono Francesco di Tricarico

Se riascolterai Io Sono Francesco in questi giorni e ti ritroverai a chiederti di cosa parla il testo, devi sapere che alla base della canzone c’è un’esperienza autobiografica di Tricarico.

Il cantautore, sebbene sembra cantare una filastrocca ad un ritmo allegro e pimpante, racconta di quando da bambino una maestra assegna un tema dove parlare del proprio padre, senza capire il suo disagio dal momento in cui il padre di Tricarico era scomparso quando lui aveva solo 3 anni.

L’accaduto ha segnato indelebilmente il cantante. Quel foglio bianco impossibile da riempire lo ha accompagnato per tutta la vita, fino a quando Francesco non ha capito che…

…il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti, scegli il migliore seguilo e impara…

dal testo di Io Sono Francesco di Tricarico

ed è quindi riuscito a sublimare la sua mancanza grazie agli esempi di altri “padri” conosciuti nell’arco della vita.

E tu cosa ne pensi di Io Sono Francesco? Se anche tu ami questa canzone e il suo significato, lascia un commento qui sotto, dopo aver letto il testo integrale.

Il testo di Io Sono Francesco

Buongiorno buongiorno io sono Francesco
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c’è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice “qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri”
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent’anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l’inverno il tempo non esiste neanche l’acqua del mare
e l’aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d’inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c’è anche c’è anche la sera

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