Una storia tenera e commovente che non manca di far ridere: ecco la recensione di Un Padre, il film Netflix con Kevin Hart

Un Padre film

Un Padre

Uno dei film più visti in questo periodo su Netflix, è di sicuro Un Padre, con protagonista il grande Kevin Hart e che, a merito, entra nella top ten della settimana della piattaforma di streaming.

Nonostante la presenza di Kevin Hart nel ruolo del protagonista ci suggerisca che siamo di fronte ad una commedia, bisogna specificare che Un Padre non è solo questo. Piuttosto si può parlare del genere commedia drammatica, perché non mancano certo le scene simpatiche e da ridere, ma l’argomento trattato è allo stesso tempo molto serio.

Ma andiamo con ordine…

Di cosa parla il film Un Padre?

La trama di Un Padre è tratta da una storia vera raccontata nel libro di memorie di Matthew Logelin dal titolo Two Kisses for Maddy: A Memoir of Love and Loss. L’adattamento del film è di Dana Stevens e a regia di Paul Weitz ed è la storia di un padre che, dopo aver perso la moglie, è costretto a crescere da solo Maddy, la loro bambina appena nata.

Matt e Liz sono una coppia felice in attesa della nascita della loro prima bambina. Tutto sembra procedere per il meglio, nonostante Liz sia costretta a subire un cesareo d’emergenza. Tutto sembra procedere per il meglio, ma una complicazione improvvisa porta Liz alla morte, soltanto poche ore dopo la nascita di Maddy.

Una tragedia straziante, che arriva sin da subito come un pugno nello stomaco per lo spettatore, e che ci butta subito in faccia la crudeltà di un destino incomprensibile. A peggiorare la situazione c’è il fatto che Matt non è assolutamente pronto per diventare padre, e soprattutto non è pronto per essere un padre single. Mille paure lo immobilizzano e lo bloccano, ma l’uomo non si dà per vinto, nonostante intorno a lui c’è molta sfiducia.

Per la maggior parte di parenti e amici, infatti, Matt è un immaturo (e probabilmente lo è davvero), ma l’amore per la donna perduta, e quello per sua figlia, lo spingono a prendere il coraggio a due mani e a darsi da fare.

E’ forse superfluo spiegare quanto possa essere difficile crescere un figlio da soli, al di là del fatto che sia un padre o una madre a dover affrontare la cosa in solitudine. Essere un papà, per di più di una bambina, mette però un carico più pesante alla cosa, perché dovrà affrontare anche resistenze sociali e culturali che vedono il padre privo di quell’istinto materno naturale, di quella preparazione al ruolo che invece la mamma sembra avere in dotazione dalla nascita.

Ovviamente niente di questo pensiero generale è vero, essere un genitore single è difficile per chiunque, e anche Matt, nonostante la buona volontà, avrà i suoi bei momenti di crisi. A partire dal cambio del pannolino, ai pianti inconsolabili, alle ore di sonno irrimediabilmente perse e soprattutto alla conciliazione tra lavoro e famiglia.

Proprio in questi contesti non mancheranno le scene divertenti, come quella in cui Matt entra in un gruppo di neo mamme supplicando per un aiuto, oppure quando Maddy non smette di piangere e allora Matt improvvisa un coro per lei con i suoi amici.

Insomma, il film non manca di momenti teneri che fanno ridere e sorridere, ma senza mai perdere di vista il dramma che sta alla base della vicenda.

Kevin Hart e Melody Hurd in una scena del film

Trame e sottotrame… gli spunti di riflessione che ci lascia il film Un Padre

Abbiamo detto quindi che il film parla della storia di un padre single alle prime armi e, di conseguenza, al rapporto padre – figlia che viene a crearsi. Ad una prima lettura possiamo constatare che Un Padre non brilla certo di originalità, dal momento che la storia del cinema e della televisione è piena di film che parlano di questo argomento.

Eppure, a parte essere coscienti che non è mai sbagliato parlare e trattare tematiche così importanti, va detto che Un Padre ha delle sottotrame molto interessanti ed attuali. Quella più importante è da ricercare proprio nel personaggio di Maddy, la bambina cresciuta da sola con il papà.

Crescendo, infatti, Maddy non tarda a dimostrare una predilezione per abiti e atteggiamenti che comunemente vengono associati più al genere maschile. L’esempio più importante a livello della trama, è che la bambina rifiuta di mettere la gonna, obbligatoria nella scuola cristiana che frequenta, preferendo i pantaloni, ma anche gli slip da maschietto. Il papà non la forza a cambiare questo suo portamento, anzi, la incoraggia e sostiene a sentirsi se stessa e a suo agio.
Il tema del gender, così trattato, non è certo centrale per la trama e per il film, ma getta comunque un accento su un argomento che oggi è importante trattare, ed è importante trattarlo proprio così, come una cosa normale, un modo per crescere sentendosi a proprio agio.

Un accento di questo tipo dà a Un Padre un valore aggiunto che altri film con temi simili non hanno!

Senza parlare del fatto che accanto alla genitorialità, viene trattato anche il tema del lutto, della perdita, del ricordo, della speranza e la rinascita grazie a nuovi rapporti e nuovi orizzonti…

Infine bisogna sottolineare anche la bravura dei due attori protagonisti, sia Kevin Hart, che ci mostra un lato della sua recitazione più drammatica, ma anche la piccola Melody Hurd, giovanissima interprete di Maddy, che sin dalle prime scene riesce a catalizzare l’attenzione e la simpatia da parte dello spettatore.

Un film ben riuscito, che forse non ha molto di originale e non cambierà la storia del cinema, ma che si lascia guardare con piacere e che lascia la giusta scia di riflessione dietro di sé, proprio quello che un buon film deve fare.

E tu hai già visto Un Padre su Netflix? Sei d’accordo con la mia recensione? Lascia un commento qui sotto per dire la tua.

La Recensione

Un Padre

6 Voto

Un film che, trattando un tema molto importante e doloroso, saprà anche farti sorridere. La storia di un padre single alle prese con la sua bambina neonata e tutto quello che ne consegue...

PRO

  • Cast
  • Adattamento
  • Sottotrame trattate

CONTRO

  • Un tema non molto originale

Recensione

  • Voto 6
Exit mobile version