Qual è il migliore Assassin’s Creed. Ecco la classifica con i 9 giochi della saga

Qual è il migliore Assassin's Creed

Qual è il migliore Assassin’s Creed? Andiamo a ripercorrerli tutti.

Partiamo dalle basi, per chi di voi non sapessero di che gioco si tratta, Assassin’s Creed è una serie di videogiochi action e di avventura sviluppati da Ubisoft Montréal e pubblicati da Ubisoft per console e PC.

Devo ammettere che non è stato affatto facile metterli in riga, anche perché io sono una grandissima fan della saga, ma in qualche modo ci sono riuscita. Questa sarà una classifica abbastanza soggettiva quindi se non foste d’accordo sentitevi liberi di scrivermelo nei commenti.

Detto questo passiamo a una piccola classifica dei giochi che hanno ispirato la grandissima interpretazione di Michael Fassbender.

9. Assassin’s Creed Syndicate.

Nonostante la grandissima novità del poter giocare sia un protagonista maschile che femminile, la Ubisoft ha giocato male le sue carte.

Implementare la possibilità di comandare una Londra, poco vittoriana, tramite criminali in giro per la città mi è sembrato un raffazzonamento delle abilità che aveva Ezio di assoldare ladri, mercenari o cortigiane. Senza parlare dei buchi di trama che hanno lasciato i protagonisti completamente alla balia delle supposizioni sulla loro parentela con gli assassini.

Ci credo che dopo Syndicate la Ubisoft ha voluto aspettare due anni per rilasciare il prossimo gioco.

8. Assassin’s Creed Rogue.

Immagino che alcuni di voi non lo ritengano un vero e proprio gioco che si riallaccia alla storia principale, ma per me lo è stato.

Il fatto che andasse a toccare da vicino sia la storia di Connor che di Arno, credo sia stata un’idea eccezionale per chi ama i particolari. Mentre la storia di Shay ha lasciato il tempo che trova.

Un assassino che cambia fazione diventando un Templare e uccide tutti i suoi vecchi compagni. Nulla di ridire se non fosse per il fatto che lui ricerca il libero arbitrio in un gruppo di fanatici che cercando di controllare il mondo. Si nota che odio i Templari?

Il gameplay non subisce nessuna variazione rispetto al suo predecessore Black Flag, e riprende in pieno la presenza di battaglie navali e quant’altro. Nulla di innovativo, quindi esattamente perché l’hanno fatto?

7 Assassin’s Creed Unity.

Sinceramente sono stata molto combattuta da chi collocare in questo numero, ma credo che Assassin’s Creed Unity sia quello giusto.

Ho amato alla follia la storia tra Arno e Elise, tanto quella di Ezio e Cristina, con come cornice una trama accettabile. Ho anche apprezzato moltissimo la possibilità di poter cambiare armamenti e armature al protagonista.

facendo due conti la sola cosa non ho sopportato di Unity, sono stati i continui problemi, di frame, di bug, e anche con la console stessa, che alla fine mi hanno fatto gioire per averlo completato.

6. Assassin’s Creed 3.

La storia di un indiano d’America che si unisce agli Assassini per salvare la propria gente, mi è sembrato uno spunto più che adatto per un gioco del genere. Ho adorato gli incontri tra Connor e i personaggi storici che a quel tempo guidavano il paese, e le ricostruzioni delle città. L’introduzione al gameplay dedicato alle sessioni con la nave in pieno oceano? Meravigliose. E i capitoli in cui era presente anche Haytham mi hanno veramente trascinato nell’atmosfera nel gioco.

Ma non è un gioco privo di difetti o di momenti di imbarazzo, come quelli dedicati a Desmond. Caliamo un velo pietoso (meno male che a un certo punto è morto).

5. Assassin’s Creed Black Flag.

Di Black Flag mi è piaciuto praticamente tutto, il sistema che utilizzano le navi, i personaggi secondari, il protagonista, la possibilità di modificare la propria nave e i suoi upgrade, la nuova mappa più estesa e anche forse il totale menefreghismo di Edward nei confronti degli Assassini.

Ma la novità migliore di tutte a mio parere è stata quella di aver dato più libertà al giocatore di gestire a proprio piacimento l’animus. Non più fondamentale per la sessione dedicata all’immersione storica, ma complementare.

4. Assassin’s Creed Revelations.

In questo capitolo riviviamo gli ultimi anni della vita di Ezio.

Io ho amato i tre capitolo dedicati a lui, semplicemente perché Ezio è stato un personaggio unico. Ci hanno dato la possibilità di affezionarci a lui da piccolo e lo abbiamo seguito in tutto il suo viaggio dall’Italia fino alla Turchia.

A Costantinopoli conosce Sofia che darà al mondo i suoi figli e che lo amerà fino alla sua morte, e questo ci ha lasciato un bellissimo ricordo di come la sua vita sia finita.

In Revelations l’ambientazione ci riporta alla mente Altair, e i suoi viaggi per la Terra Santa, che ci lasciano un sentimento di nostalgia e di fine di un cammino durato tre anni.

3. Assassin’s Creed.

Il capostipite di una delle serie videoludiche più amate negli ultimi 20 anni, da cui è cresciuta la fama di Ubisoft.

La mia esperienza con il primo Assassin’s Creed è stata dopo il secondo capitolo quando, ormai innamorata del genere, ho deciso di recuperarlo. Per completismo.

Non mi ha annoiata il suo gameplay ripetitivo, anzi mi ha affascinata la sua metodicità, che mi ha spinto a finirlo nel giro di qualche giorno. Certo, se dovessi riprenderlo in mano adesso sarebbe forse una tortura, ma sarebbe sempre un tuffo nei ricordi.

2. Assassin’s Creed 2.

Nella mia classifica penso che vi aspettavate di trovare Assassin’s Creed 2 al primo posto, invece eccoci qui.

Sebbene mi sia rimasto nel cuore per le sue ambientazioni squisitamente italiane e le ricostruzioni accurate per personaggi e luoghi di quell’epoca, non è stato in assoluto il mio preferito. Anche con un Ezio giovane e innocente il suo fascino colpisce chiunque abbia a che fare con questo titolo, e te lo fa comprendere al meglio.

1, Assassin’s Creed Brotherhood.

Ed eccoci arrivati al miglior titolo che, secondo me, merita il primo posto.

Sono di parte, lo ammetto, ma per me è stata senza dubbio l’ambientazione riuscita meglio. Non solo per la meticolosità nel ricostruire ogni singolo scavo che si trova a Roma e nelle sue meravigliose campagne, ma anche la ricostruzione storica di ogni monumento, di ogni fontana e chiesa.

Mi ha lasciata veramente senza parole.

Senza parlare dell’approfondimento del rapporto tra Ezio e Leonardo, del suo DLC, della ricostruzione delle vicende dei Borgia in Italia, e della maturazione di Ezio e della setta degli Assassini. Questi sono tutti particolare che messi insieme tirano fuori un prodotto ottimo, secondo me.

Adesso che sta arrivando il 2018 la Ubisoft ci donerà un altro fantastico gioco, che senza subbio amerò come ho amato tutti gli altri.

Aspettiamo e vediamo!

 

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