La serie tv di Amazon Upload è un bel mix tra Black Mirror e The Good Place

L'ultima fatica del co-creatore di The Office Greg Daniels porta molto umorismo e qualche critica al capitalismo

Robbie Amell e Kevin Bigley in Upload

Robbie Amell e Kevin Bigley in Upload

La serie di Netflix, Black Mirror, ci dice che l’umanità è terribile. I suoi episodi esplorano in gran parte i modi in cui l’umanità viene fregata dalla tecnologia, che avrebbe dovuto migliorare le nostre vite. La sitcom The Good Place descrive l’umanità in senso buono, sostenendo che siamo tutti capaci di crescere, ma solo grazie a un aiuto esterno. Queste filosofie potrebbero sembrare inconciliabili, ma in realtà si fondono perfettamente nella nuova serie comedy di fantascienza targata Amazon “Upload“.

Il co-creatore di The Office, Greg Daniels, aveva l’idea di Upload, un futuro in cui il paradiso diventa digitale, anni prima che Black Mirror esplorasse il concetto in “San Junipero”.

A differenza delle serie citate qui sopra, Upload non da la colpa al diavolo o alla tecnologia, ma si getta contro il capitalismo. E’ lui il vero responsabile delle nostre sofferenze.

La prima stagione di Upload è formata 10 episodi e il protagonista principale si chiama Nathan Brown (Robbie Amell di The Flash), un programmatore vanitoso che sta ripensando al suo futuro con la sua ricca fidanzata Ingrid Kannerman (Allegra Edwards). La loro relazione diventa più complicata quando Nathan muore in un incidente stradale. Il ragazzo deve decidere se rischiare l’operazione oppure fare l’upload del proprio corpo in Lake View, l’aldilà digitale dove vive la nonna di Ingrid. Alla fine, convinto da Ingrid, accetta l’upload, così da non rischiare di morire. Perché se il corpo muore diventa impossibile fare l’upload, e quindi perdi l’opportunità di vivere per sempre.

Nathan pronto a fare l’Upload.

In Upload è il denaro che può comprare la felicità eterna. Perché l’upload in Lake View non è una cosa che tutti possono permettersi e la vita digitale è un po’ cara. Lake View assomiglia a un enorme residence a 5 stelle dove le persone possono regolare le stagioni in base al loro umore, giocare a golf, scegliere cosa mangiare ecc… Se hai pochi soldi vieni rilegato alla sezione “2G”, vivendo un’esistenza desolante in una struttura industriale triste dove ogni azione ti fa consumare GB… e una volta che superi i 2 GB non puoi più muoverti e devi aspettare il prossimo mese per recuperare i dati.

La serie ci fa ragionare sul personaggio di Nathan e sui co-protagonisti. È uno stronzo? È un bravo ragazzo? Perché mancano alcuni dei suoi ricordi? Per quanto altro tempo riuscirà a reggere in Lake View? Ingrid sarà sempre così cattiva? Nathan si innamorerà di Nora, e come finirà tra i due?

Ma c’è anche un’altra domanda che finalmente inizia ad approfondire la storia: Nathan è davvero morto in un tragico incidente stradale o è stato ucciso? Tutte queste domande rendono la visione di Upload molto interessante. Sono sicuro che guarderai tutti gli episodi per cercare ogni risposta. Forse sono pure troppe le domande e questo fa sbandare la serie tv su più direzioni.

C’è anche un tema sentimentale che avvolge Upload. E’ la storia d’amore che nasce tra Nathan e Nora Anthony (Andy Allo), un “angelo del servizio clienti” che vive nel mondo reale, ma comunica, per mezzo della realtà virtuale, con i residenti di Lake View. Nella terra dei vivi, Nora ha a che fare con un mondo simile all’episodio di Black Mirror “Caduta libera”. Per ogni buona azione che svolge a lavoro riceve determinate stelle. Oltre a questo, sta cercando di convincere suo padre morente a fare l’upload in Lake View. Ma il padre è molto cattolico e non ama l’idea di una vita ultraterrena digitale.

Tornando alla storia d’amore, anche se Nathan e Nora vivono in due realtà diverse, riescono a creare un’affascinante chimica che costringe entrambi a prendere delle decisioni importanti sul proprio futuro.

Nora mentre lavora come angelo.

Mentre la storia d’amore centrale di Upload sembra molto simile alla relazione che nasce tra Chidi ed Eleanor in The Good Place, entrambi gli show riescono a plasmarla al meglio anche grazie al cast di supporto. Aleesha (Zainab Johnson), collega di Nora, ruba i riflettori a tutti in ogni scena. William B. Davis, che ha recitato in The X-Files, pare divertirsi un sacco nel ruolo di David Choak, un ultra-ricco residente di Lake View che ha fatto uccidere l’ultimo rinoceronte nero per poter sentire il suo sapore nel pranzo digitale.

Come The Good Place, Upload ha un senso dell’umorismo decisamente bizzarro, a volte oscuro. Gli sceneggiatori sono chiaramente esperti di tecnologia e apportano tanto realismo al concetto di sicurezza dei dati, e si divertono attraverso gag sul funzionamento del mondo digitale, come quando scrivono la scena dove un travel vlogger di Lake View si lamenta dell’animazione riciclata utilizzata nel lago di Lake View. Luke (Kevin Bigley), un residente di lunga data di Lake View e nuovo grande amico di Nathan, è riuscito a farmi divertire un sacco con i suoi exploit, come quando ha trovato il modo per accedere a un club virtuale per persone vive, oppure quando si è fatto un’ultra centenaria.

Ma le migliori battute sono quelle contro il capitalismo. Lake View è un mondo di microtransazioni, dal fattorino dell’intelligenza artificiale che vende di tutto nella hall alla possibilità di acquistare un raffreddore – in cui paghi pure lo starnuto. Anche il mondo reale di Upload è altrettanto contaminato dal capitalismo, dove le custodie che contengono gli hard disk (cioè la vita del proprio caro) vengono vendute a peso d’oro.

Il trailer in lingua inglese di Upload.

L’attenzione narrativa sui profitti consente inoltre a Upload di approfondire le complicazioni della vita nell’aldilà virtuale che “San Junipero” non immaginava. Ingrid controlla dal mondo reale il profilo di Nathan, e questo gli permette di vestirlo con nuovi abiti, comprargli oggetti ecc… un po’ come se fosse una bambola digitale.

Il concetto della serie consente inoltre a Upload di diventare visivamente creativa. L’impostazione di Lake View esplode in sfarzosi effetti speciali. Mi viene in mente la scena in cui Dylan (un bambino che vive in Lake View) decide di acquistare il tema Street Fighter per spassarsela con il personale.

Cosa non mi è piaciuto di Upload

Usando la metafora dell’orologio posso dire che Upload è un orologio divertente, ma è anche un orologio molto irregolare. Passa rapidamente dall’essere super sciocco a serio in poco tempo. Poi l’uso ovvio dei green screen per creare il paradiso digitale di Upload non aggiunge un di più alla serie. Gli sfondi e altri set ti fanno pensare a vincoli di budget più che a caratteristiche futuristiche.

A te è piaciuta questa serie tv? Fammi sapere la tua opinione attraverso i commenti.

La Recensione

Upload

7 Voto

Upload solleva importanti domande sulla nostra dipendenza dall'intelligenza artificiale. Lo spettro del capitalismo è presente anche nell'aldilà. "Vogliono che le persone paghino per gli aggiornamenti. Si chiama capitalismo", spiega Nora. Usando la metafora dell'orologio, Upload è un orologio irregolare che non si può configurare, e ci sono un milione di direzioni che può prendere. Speriamo solo che non ci vorrà molto per trovare quella direzione nella 2° stagione.

PRO

  • Il cast
  • La storia d'amore tra Nathan e Nora
  • Lake View è spettacolare...

CONTRO

  • ... anche se alcuni sfondi sono un po' fastidiosi
  • la storia è molto irregolare e non si capisce quale direzione voglia prendere

Recensione

  • Voto 7
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