Il film Via Col Vento ha contenuti razzisti? Un’analisi del capolavoro cinematografico di Victor Fleming

Via Col Vento Rossella e Mammie

Vivien Leigh e Hattie McDaniel nel film Via Col Vento

Nelle ultime ore ha fatto molto discutere la decisione di HBO Max di cancellare Via Col Vento dal proprio catalogo perché, questa è stata la motivazione, il film avrebbe dei contenuti razzisti. E’ bene comunque specificare che la cancellazione è soltanto temporanea.

Ma davvero in Via Col Vento ci sono contenuti razzisti? Lo si può considerare un film pericoloso, che incita all’odio e al razzismo? Oppure è un film del 1939, e quindi di oltre 80 anni fa, e bisogna dunque tener conto del contesto storico, sia della trama che del periodo in cui è stato girato?

Questi sono gli interrogativi che stanno dividendo l’opinione pubblica che si divide tra chi incolpa Via Col Vento di essere un film razzista e chi invece non ci sta a mettere sotto accusa un capolavoro della storia del cinema, tra i più amati del suo genere.

In Via Col Vento ci sono contenuti razzisti?

Tutto ha avuto inizio qualche giorno fa quando il regista John Ridley, che ha diretto il film 12 anni schiavo, ha chiesto alla HBO Max di rimuovere il film con queste motivazioni:

È un film che glorifica l’antebellum sudista. È un film che, quando non ignora gli orrori della schiavitù, fa una pausa solo per perpetuare alcuni degli stereotipi più dolorosi sulle persone nere.

È un film che rende romantica la Confederazione in un modo che continua a dare legittimità all’idea che il movimento secessionista fosse qualcosa di più, o meglio, o più nobile di quello che era – una sanguinosa insurrezione per mantenere il diritto di possedere, vendere e comprare esseri umani.

Sebbene Ridley abbia senz’altro ragione, bisogna appunto tener conto del contesto storico che il film racconta, un contesto storico che sì, vede in primo piano gli stati sudisti, che mostra i personaggi di colore fedeli fino alla morte ai loro padroni, ma che in fin dei conti è soltanto lo sfondo che accompagna la storia della protagonista, l’intramontabile Rossella O’Hara.

Anche la storia di Rossella, ricca e viziata prima della guerra, e spietata e dura dopo, è romanzata, addolcita e trasposta da quello che era in principio un romanzo di Margaret Mitchel, tutto insomma appare più ovattato di quello che poteva essere la realtà, compreso la terribile storia della schiavitù.

Bisogna anche ricordare, però, che con Via Col Vento, si ebbe il primo Premio Oscar ad un’attrice nera, quello vinto da Hattie McDaniel per il suo ruolo di Mammie, insieme a quello come Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista, Miglior sceneggiatura, Migliore fotografia e Miglior montaggio.

Un film che, nonostante il controverso e terribile periodo storico che gli fa da sfondo, non può essere cancellato dalla memoria e dalla storia del cinema con tanta facilità. In un periodo come questo, con il razzismo che continua a mietere vittime innocenti, sicuramente Via Col Vento non ha vita facile, ma come tanti altri film dell’epoca, lo sguardo dello spettatore dev’essere consapevole, capire il periodo storico e analizzarlo sotto tale luce.

La spiegazione della HBO Max

Un chiarimento sul contesto storico è proprio quello che alla fine ha deciso di applicare la HBO, che ha infatti promesso di riportare il film in catalogo accompagnato però da una spiegazione che possa aiutare gli spettatori a capire le scelte della trama.

Ecco quanto dichiarato al riguardo da un portavoce della HBO:

Via Col Vento è un prodotto del suo tempo e raffigura alcuni dei pregiudizi etnici e razziali che, purtroppo, sono stati all’ordine del giorno nella società americana. Queste rappresentazioni razziste erano sbagliate allora e lo sono oggi, e abbiamo ritenuto che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle rappresentazioni era irresponsabile.

Queste rappresentazioni sono ovviamente in contrasto con i valori di WarnerMedia, quindi quando restituiremo il film a HBO Max, tornerà con una discussione sul suo contesto storico e una denuncia di quelle stesse rappresentazioni, ma sarà presentato come è stato originariamente creato, perché altrimenti sarebbe lo stesso che affermare che questi pregiudizi non sono mai esistiti. Se vogliamo creare un futuro più giusto, equo e inclusivo, dobbiamo prima riconoscere e comprendere la nostra storia.

Via Col Vento diventerà così, a parte il grande capolavoro del cinema e primo kolossal della storia, anche un momento di riflessione e insegnamento.

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