70 anni di festival della canzone italiana: ecco tutte le canzoni che hanno vinto Sanremo nella storia

vincitori festival di sanremo nella storia

Quest’anno il Festival della canzone italiana, o più comunemente noto come Festival di Sanremo, raggiunge un traguardo veramente importante: da ben 70 anni ci tiene compagnia entrando nelle nostre case con canzoni che sono destinate a segnare il panorama della musica italiano. E’ infatti dal 1951 che Sanremo si tiene al teatro dell’Ariston senza mancare un anno, nemmeno in questo 2021 che possiamo dire sia un anno veramente particolare.

E’ ad oggi uno dei più importanti oltre che longevi festival musicali al mondo, conosciuto internazionalmente per la presenza non solo di cantanti e concorrenti di grande spessore ma per i suoi ospiti e compositori. Ogni anno come sappiamo viene decretato il vincitore del Festival, quel cantante o band che si distingue particolarmente e può scegliere di rappresentare l’Italia a un altro prestigioso contest, l’Eurovision Song Contest, che tra ispirazione dal festival italiano.

In 70 anni di grande musica i vincitori sono stati tanti, tutti talentuosi e molto diversi, alcuni amati dal pubblico e altri dalla critica. Oggi vogliamo ricordare i vincitori del festival di Sanremo omaggiandoli con il video dei loro bellissimi brani.

Siete pronti? Cominciamo!

Grazie dei fiori, Nilla Pizzi

https://youtu.be/3Q8DquAlWTo?list=RD3Q8DquAlWTo

A vincere il primissimo Festival di Sanremo fu il singolo di Nilla Pizzi “Grazie dei fiori“, nel 1951. Il disco vendette più di 36 mila copie ed ebbe un grande successo dopo la vittoria al festival. Una piccola curiosità: la canzone era stata composta dal maestro Saverio Seracini poco tempo dopo essere divenuto improvvisamente cieco.

Vola colomba, Nilla Pizzi

https://youtu.be/0vj26bTTl-Y

Nilla Pizzi fece doppietta e vinse anche l’anno successivo, nel 1952, con “Vola colomba“, brano che fu un grande successo anche e soprattutto sull’onda del ritorno di Trieste all’Italia e contiene numerosi riferimenti al capoluogo del Friuli Venezia Giulia.

Viale d’autunno, Carla Boni e Flo Sandon’s

A vincere nell’anno 1953 alla terza edizione del festival fu Carla Boni con “Viale D’Autunno“, brano scritto da Giovanni D’Anzi che lanciò in maniera definitiva la cantante. Si dice che inizialmente la canzone era stata proposta a Nilla Pizzi, e forse anche per questo motivo le due cominciarono ad essere riconosciute come rivali.

Tutte le mamme, Giorgio Consolini e Gino Latilla

Nel 1954 vinse il brano “Tutte le Mamme“, cantato da Giorgio Consolini in coppia con Gino Latilla. Il testo tratta dell’amore delle mamme per i loro figli, viste come delle madonnine che vegliano sul loro bambino.

Buongiorno tristezza, Claudio Villa e Tullio Pane

https://youtu.be/NQIcJLfC-H8

Nel 1955 fu il brano “Buongiorno Tristezza” interpretato da Claudio Villa e Tullio Pane. Il brano prende il nome dal romanzo Bounjour tristesse del 1954 scritto da Francoise Segan. Fu il primo anno in cui la televisione portò in tutta Italia la visione del Festival.

Aprite le finestre, Franca Raimondi

Aprite le finestre” di Sandra Raimondi vinse il festival di Sanremo nel 1956, primo brano che partecipò all’Eurovision Song Contest, ufficialmente nato quell’anno.

Corde della mia chitarra, Claudio Villa

Corde della mia chitarra” interpretata da Nunzio Gallo e Claudio Villa vinse il festival nel 1957: è nota per essere stata la più lunga dell’intera storia dell’Eurofestival, di 5 minuti e nove secondi. Dall’edizione successiva si decise infatti di far partecipare brani che non superassero i tre minuti e mezzo.

Nel blu dipinto di blu, Domenico Modugno e Johnny Dorelli

Nota anche come “Volare”, a vincere il Festival di Sanremo nel 1958 fu l’iconica e famigerata “Nel Blu dipinto di Blu“, interpretato da Domenico Modugno in coppia con Johnny Dorelli. La canzone ha ottenuto negli anni un vero e proprio successo planetario, diventando una delle canzoni italiane più famose della storia.

E volavo, volavo felice
Più in alto del sole ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
Una musica dolce suonava soltanto per me

Piove (ciao ciao bambina), Domenico Modugno e Johnny Dorelli

Piove (ciao ciao bambina)” fece fare doppietta a Modugno, che vinse anche nel 1959. Dopo il grande successo di “Volare”, Modugno fece un tour negli Stati Uniti e una volta tornato in Italia ercò di coinvolgere Migliacci nella scrittura di una nuova canzone di cui aveva annotato alcuni versi. Modungo aveva assistito durante il suo viaggio negli USA in una stazione di Pittsburgh all’abbraccio d’addio di due fidanzati sotto la pioggia, da lì annotando i primi versi della canzone che avrebbe partecipato al Festival.

Romantica, Tony Dallara e Renato Rascel

https://youtu.be/WLWcUuNcqVI

A vincere nel 1960 è stata “Romantica“, brano musicale interpretato da Tony Dallara, conosciuto come un “cantante urlatore”, motivo ricondotto alla vittoria stessa del brano.

Al di là, Betty Curtis e Luciano Tajoli

Al di là” di Betty Curtis vinse il festival di Sanremo nel 1961. La cantante è ricordata per le sue particolari qualità vocali e l’eleganza sulla scena.

Addio… addio, Domenico Modugno e Claudio Villa

Addio…addio” vinse nell’anno 1962. Il brano di Domenico Modugno fu scritto ed arrangiato dal cantante stesso accompagnato da Franco Migliacci.

Uno per tutte, Tony Renis ed Emilio Pericoli

A vincere nell’anno 1963 fu il brano “Uno per tutte“, scritta da Tony Renis, Alberto Testa e Mogol. A cantarla Renis stesso, reduce dal successo del brano “Quando quando quando”, insieme ad Emilio Pericoli.

Non ho l’età (per amarti), Gogliola Cinquetti

Non ho l’età per amarti“, cantata da Gigliola Cinquetti, vinse il festival di Sanremo nel 1964, classificandosi al primo posto anche all’Eurovision Song Contest.

Non ho l’età, non ho l’età
Per amarti, non ho l’età
Per uscire sola con te

Se tu vorrai
Se tu vorrai
Aspettarmi
Quel giorno avrai
Tutto il mio amore per te

Se piangi se ridi, Bobby Solo e The New Christy Minstrels

https://youtu.be/Wnyfa-7Tic4

Se piangi, se ridi” cantata da Bobby Solo fu la vincitrice del festival di Sanremo del 1965.

Dio come ti amo, Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti

Domenico Modugno tornò a vincere anche nel 1966 con il brano “Dio come ti amo“, in cui fu accompagnato da Gigliola Cinquetti. Nonostante fu la vincitrice, la canzone venne presto superata alle classifiche da “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli.

Non pensare a me, Claudio Villa e Iva Zanicchi

Non pensare a me“, singolo di Iva Zanicchi, vinse il festival nel 1967 dove fu accompagnata da Claudio Villa.

Canzone per te, Sergio Endrigo e Roberto Carlos

Vinse nel 1968 Sergio Endrigo con la sua “Canzone per te“, cui testo narra di un amore talmente bello che non riesce a finire, con il desiderio che entrambi smettano di soffrire per poter presto trovare un nuovo amore.

Zingara, Bobby Solo e Iva Zanicchi

Presentata al festival con doppia esibizione, sia di Iva Zanicchi che di Bobby Solo, a vincere nell’edizione 1969 fu il brano “Zingara“, brano inizialmente proposto a Gianni Morandi, che lo rifiutò. Il testo ruota attorno al personaggio di una zingara alla quale si chiede di leggere nella mano la sorte di un amore.

Chi non lavora non fa l’amore, Adriano Celentano e Claudia Mori

Nel 1970 vinse Adriano Celentano con la sua “Chi non lavora non fa l’amore“, cantato insieme alla moglie Claudia Mori. La canzone rappresenta una ballata di protesta contro gli scioperi.

“Chi non lavora non fa l’amore”
Questo mi ha detto ieri mia moglie
Allora andai a lavorare
Mentre eran tutti a scioperare

Il cuore è uno zingaro, Nada e Nicola di Bari

Il cuore è uno zingaro” di Nicola di Bari vinse il festival nell’edizione 1971, brano composto da Franco Migliacci e Claudio Mattone.

I giorni dell’arcobaleno, Nicola di Bari

A vincere per due anni di seguito sempre Nicola di Bari con la canzone “I giorni dell’arcobaleno“.

Un grande amore e niente più, Peppino di Capri

A vincere il festival nel 1973 Peppino di Capri con “Un grande amore e niente di più“, brano composto da Franco Califano.

Ciao cara come stai?, Iva Zanicchi

https://youtu.be/Olq3OQ6MK-0

“Ciao cara come stai?”, cantata da Iva Zanicchi, vinse il festival di Sanremo nel 1974: il testo parla di un amore finito impossibile da recuperare.

Ragazza del sud, Gilda

A vincere l’anno successivo, nel 1975, fu Gilda con “Ragazza del Sud“: il brano non ebbe molto successo commerciale.

Non lo faccio più, Peppino di Capri

Non lo faccio più” composta da Depsa e interpretata da Peppino di Capri vinse il festival nel 1976, nonostante numerose polemiche non indifferenti. Nonostante il primo posto al festival il brano non ottenne un grandissimo successo di vendite.

Bella da morire, Homo Sapiens

Nel 1977 ad aggiudicarsi il primo posto a Sanremo furono gli Homo Sapiens con “Bella da morire“.

…e dirsi ciao, Matia Bazar

“E dirsi ciao” dei Matia Bazar vinse il festival nella sua edizione 1978: era la seconda volta che il gruppo partecipava.

Amare, Mino Vergnaghi

Nel 1979 si aggiudicò il primo posto al festival Mino Vergnaghi con la sua “Amare“, un vero e proprio inno al sentimento e alle sue difficoltà.

Solo noi, Toto Cotugno

Toto Cotugno vinse il festival di Sanremo 1980 con la sua “Solo noi“.

Per Elisa, Alice

Fu Alice con “Per Elisa” a vincere la 31esima edizione del Festival di Sanremo. La musica fu composta da Franco Battiato e Giusto Pio mentre il testo dalla cantante stessa insieme a Battiato.

Storie di tutti i giorni, Riccardo Fogli

https://youtu.be/NJ-UL6xwBxg

Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli vinse il Festival di Sanremo nel 1982. La sua vittoria suscitò alcune polemiche in quanto si diceva fosse stata annunciata e molto prevedibile, se non addirittura decisa a tavolino in virtù di accordi presi con alcune case discografiche.

Il brano parla delle storie della maggior parte delle persone e vuole essere un racconto di quello che accade alle persone comuni; storie che spesso nessuno è disposto ad ascoltare.

Sarà quel che sarà, Tiziana Rivale

A vincere il festival nel 1983 la bravissima Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà“, al suo debutto. Il brano è stato scritto da Roberto Ferri e da Maurizio Fabrizio. Il testo parla di una grande storia d’amore che può aiutare a superare anche le più grandi catastrofi naturali. Il titolo si riferisce in particolar modo al non poter sapere con certezza cosa succederà a questo amore in futuro, con il consiglio di viverlo alla giornata.

Ci sarà, Al Bano e Romina Power

A vincere il Festival di Sanremo nell’anno 1984 Albano e Romina Power, con “Ci sarà“. Insieme al brano “Felicità” è il loro duetto più famoso in Europa e nel mondo.

Se m’innamoro, Ricchi e Poveri

A vincere il festival di Sanremo nel 1985 i Ricchi e Poveri con “Se m’innamoro“.

Adesso tu, Eros Ramazzotti

Vinse Sanremo nella sua edizione del 1986 il giovanissimo e talentuoso Eros Ramazzotti con la sua “Adesso tu”, brano romantico dedicato a una persona amata.

Si può dare di più, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi

Brano iconico e impossibile da non canticchiare, a vincere Sanremo nella sua edizione del 1987 “Si può dare di più” cantata da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi.

Perdere l’amore, Massimo Ranieri

https://youtu.be/EY7-tcf45CQ

Nell’88esima edizione del Festival il primo classificato fu Massimo Ranieri con “Perdere l’amore“, brano che divenne un grande classico ancora oggi estremamente apprezzato.

Perdere l’amore
Quando si fa sera
Quando tra i capelli
Un po’ d’argento li colora

Ti lascerò, Anna Oxa e Fausto Leali

Anna Oxa e Fausto Leali vinsero il festival di Sanremo 1989 con “Ti lascerò“, brano che ebbe inoltre grande successo.

Uomini soli, Pooh

A vincere nel 1990 con “Uomini soli” i Pooh.

Se stiamo insieme, Riccardo Cocciante

Riccardo Cocciante si aggiudicò la vittoria nel 1991 con la canzone “Se stiamo insieme“.

Portami a ballare, Luca Barbarossa

Portami a ballare” cantata da Luca Barbarossa si aggiudicò il primo posto al festival di Sanremo 1992: il testo si concentra sul rapporto tra una madre e il suo figlio adulto.

Mistero, Enrico Ruggeri

Mistero” di Enrico Ruggeri fu il brano vincitore nell’edizione del 1993.

Passerà, Aleandro Baldi

Passerà” di Aleandro Baldi fu il brano vincitore del festival di Sanremo nell’edizione del 1994: il testo parla della musica e come questa può curare l’anima.

Come saprei, Giorgia

La giovanissima Giorgia vinse il festival di Sanremo nel 1995 con la sua “Come saprei“.

Come saprei amarti io
Nessuno saprebbe mai
Come saprei riuscirci io
Ancora non lo sai

Vorrei incontrarti fra cent’anni, Ron e Tosca

Vorrei incontrarti tra cent’anni” è il brano con cui Tosca e Ron vinsero il festival nel 1996, scritto dal cantante. Alcuni versi della cnzone sono mutuati dai sonetti di William Shakespeare.

Fiumi di parole, Jalisse

A vincere il festival nel 1997 i Jalisse con “Fiumi di Parole“. La canzone fu accusata per diverso tempo di aver copiato la famosissima Listen to your heart dei Roxette, plagio che non sarebbe mai stato confermato dai suoi autori.

Senza te o con te, Annalisa Minetti

https://youtu.be/R0jspVa0LqQ

Senza te o con te” di Annalisa Minetti vinse il festival di Sanremo nel 1998. Il brano fu composto da Massimo Luca mentre il testo da Paola Palma.

Senza pietà, Anna Oxa

Senza pietà” è il singolo grazie al quale Anna Oxa vinse il festival di Sanremo nel 1999.

Sentimento, Piccola Orchestra Avion Travel

Nel 2000 a vincere il festival di Sanremo la Piccola Orchestra Avion Travel, con “Sentimento“, brano che ottenne inoltre il premio della critica.

Luce (tramonti a nord est), Elisa

Il 2001 consacrò la cantante Elisa con “Luce (tramonti ad est)” che arrivò al primo posto.

Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella
Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni

Messaggio d’amore, Matia Bazar

I Matia Bazar vinsero l’edizione del 2002 con “Messaggio d’amore“, la seconda vittoria del festival per la band.

Per dire di no, Alexia

Nel 2003 il festival fu vinto da Alexia con “Per dire di no“, singolo scritto da Alberto Salerno ed estratto dall’album Il cuore a modo mio. Una curiosità: come molti altri brani della cantante la canzone è stata scritta prima in lingua inglese e successivamente tradotta in italiano.

L’uomo volante, Marco Masini

Marco Masini vinse l’edizione del festival di Sanremo nel 2004 con “L’uomo volante“.

Angelo, Francesco Renga

Angelo“, singolo del cantautore italiano Francesco Renga, si aggiudicò la vittoria del festival di Sanremo nella sua edizione 2005. Come si può intuire facilmente dal testo, la canzone è dedicata alla figlia Jolanda, avuta da Ambra Angiolini poco tempo prima della sua partecipazione al Festival.

Vorrei avere il becco, Povia

A vincere il Festival nel 2006 è stato Povia con il brano “Vorrei avere il becco“.

Ti regalerò una rosa, Simone Cristicchi

Simone Cristicchi vinse con “Ti regalerò una rosa” l’edizione del 2007 del Festival di Sanremo. La canzone rappresenta una lettera che un uomo con problemi psichiatrici scrive alla sua amata dalle celle del manicomio dove è rinchiuso, del quale anche lei è stata ospite per qualche tempo.

Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

Colpo di fulmine, Giò di Tonno e Lola Ponce

Lola Ponce e Giò di Tonno vinsero il Festival nel 2008 con “Colpo di fulmine“.

La forza mia, Marco Carta

Marco Carta, già vincitore del programma Amici, vinse l’edizione di Sanremo 2009 con “La forza mia“, brano interamente dedicato ai fan. Era il più giovane concorrente in gara.

Per tutte le volte che…, Valerio Scanu

Vinse l’edizione di Sanremo 2010 Valerio Scanu con “Per tutte le volte che…“, brano composto da Pierdavide Carone, anche lui come Scanu concorrente di Amici.

Chiamami ancora amore, Roberto Vecchioni

Chiamami ancora amore” cantata da Roberto Vecchioni vinse il Festival nel 2011. Del brano, il cantante dichiarò:

Non parlerò di me, o solo larvatamente. È una canzone molto attuale che parla di cose di oggi, di situazioni di oggi e soprattutto di speranza. Questo sì. Speranza

Non è l’inferno, Emma Marrone

Emma Marrone, anche lei vincitrice di Amici di Maria de Filippi, conquistò il primo posto al Festival di Sanremo con “Non è l’Inferno“, brano estremamente attuale anche a diversi anni di distanza, che parla della difficile situazione economica e sociale italiana. L’autore del brano è Francesco Silvestre, frontman del gruppo Modà, che sulla canzone ha dichiarato:

Il brano parla delle difficoltà che vivono molti italiani, in particolare quelli che hanno dato tanto a questo paese. Come i nostri anziani, la gente che ha combattuto, ha fatto sacrifici per il futuro dell’Italia, e di cui allo Stato non frega più niente.

L’essenziale, Marco Mengoni

A vincere l’edizione del Festival di Sanremo nel 2013 il brano “L’essenziale“, cantato da Marco Mengoni.

E mentre il mondo cade a pezzi
Io compongo nuovi spazi e desideri che
Appartengono anche a te
Che da sempre sei per me l’essenziale

Controvento, Arisa

Arisa, già vincitrice di Sanremo nella categoria nuove proposte con la sua “Sincerità”, ha vinto nuovamente il festival nel 2014 con il brano “Controvento“.

Grande amore, Il Volo

Nel 2015 a vincere il Festival fu Il gruppo lirico Il Volo con “Grande Amore“, omaggio alle storie e alle dichiarazioni d’amore.

Un giorno mi dirai, Stadio

A vincere nell’edizione 2016 Stadio con “Un giorno mi dirai“. Nonostante questo in quell’edizione a partecipare all’Eurovision Song Contest fu Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione”, brano che al festival era arrivato secondo.

Occidentali’s Karma, Francesco Gabbani

Tutti ricordiamo la sua scimmia che balla sul palco dell’Ariston: a vincere nel 2017 Francesco Gabbani con la sua ancora attuale “Occidentali’s Karma“, un brano su cui è impossibile restarefermi.

Non mi avete fatto niente, Ermal Meta e Fabrizio Moro

Di tutt’altro tono la canzone vincitrice dell’edizione 2018, “Non mi avete fatto niente“, cantata da Ermal Meta e Fabrizio Moro. Una canzone profonda che si scaglia contro l’odio e le guerre portata a Sanremo da due artisti di successo: entrambi avevano partecipato già a Sanremo 2017, Meta arrivando terzo con la sua “Vietato Morire” mentre Moro solo ottavo con la bellissima “Portami via“.

Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre

Soldi, Mahmood

Una vittoria che ha fatto molto parlare quella di Mahmood nel 2019 con la sua “Soldi“, scritto insieme Charlie Charles. Il brano, cui testo fa parte di un racconto che parla di abbandono famigliare, è arrivato secondo all’Eurovision Song Contest.

Fai rumore, Diodato

A vincere la scorsa edizione il talentuoso Diodato con la meravigliosa “Fai rumore“, canzone che è diventata sinonimo del periodo di quarantena che ha di poco anticipato divenendo la colonna sonora dei balconi italiani durante un periodo molto difficile. Il testo, secondo quanto spiegato dall’artista, è un invito a far sentire la propria umanità:

«Mi è capitato di allontanarmi da un’altra persona, e si creano dei silenzi che amplificano le distanze. È un invito a far sentire la propria umanità, è un rumore dolce, può essere anche manifestare il proprio disappunto, ma l’importante è farsi sentire, altrimenti quei silenzi rischiano di amplificare anche delle considerazioni errate. Nel mondo di oggi c’è anche una parte composta da persone che cercano di imporre la loro idea e non vogliono ascoltare nessun altro, senza stare attenti all’utilizzo delle parole, e l’altra parte, che è contro questi urlatori talvolta rimane troppo in silenzio, è un invito anche a loro di far sentire il proprio dissenso.»

ZITTI E BUONI, Maneskin

Sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro

Ed ecco i vincitori di quest’anno: “Zitti e Buoni” dei Maneskin, un brano rock cui testo rappresenta una critica mirata alle generazioni di adulti che non comprendono e non valorizzano i più giovani, i quali sono invitati dal quartetto in un inno a non abbassare la testa e ad essere la versione più vera di loro stessi.

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