“Fuoco di paglia”, il nuovo brano di Mace con Marco Mengoni, Frah Quintale e Gemitaiz

Sulla scia del successo di Obe, pubblicato tre anni fa, il dj e produttore milanese Mace (registrato all’anagrafe come Simone Benussi) è tornato oggi con un nuovissimo album: stiamo parlando di Maya, rilasciato sul mercato musicale in data odierna.
A far parte di questo album sono 16 tracce, tra cui le già ascoltate Non mi riconosco e Ruggine, brani che vedono la collaborazione di Mace con Centomilacarie e Salmo nel primo caso, e con Coez e Chiello nel secondo.
Anche il brano protagonista dell’articolo di oggi fa parte di Maya, rappresentandone la nona track: si intitola Fuoco di paglia, è cantato da Marco Mengoni, Gemitaiz e Frah Quintale, e qui di seguito andremo a raccontarne il significato del testo.

Significato di “Fuoco di paglia”

La canzone tratta il tema di una relazione vissuta a mille con una donna, un rapporto iniziato quasi per caso (“Forse siamo solo capitati, o eri lì che mi aspettavi“) ma che evolve e dura per scelta.
Il ritornello della canzone ribadisce che “da quando sei arrivata tu tutto è un fuoco di paglia“, modo dire comunemente usato per indicare qualcosa cui viene attribuita un’importanza e un valore che in realtà ci si rende poi conto non possedere davvero. E’ in quest’ottica che tutto viene visto dall’innamorato, concentrato solo sulla sua partner e sulla loro relazione.
Ma forse, forse quel fuoco di paglia può essere considerato anche la loro stessa storia, non esente da litigate, dal farsi del male reciprocamente ed anche dal desiderio della donna di cambiarlo, cosa da lui ritenuta impossibile (“Ogni tanto provo a dirtelo, baby, che cambiare me è come voler dar fuoco al mare con un fiammifero“).
Indipendentemente da quale sia la corretta interpretazione, comunque, il comune denominatore è solo uno: la difficolta dell’artista di comunicare il proprio pensiero alla compagna, pena “scottarsi le labbra“.

Testo della canzone

[Intro]
Uh
Uh-uh

[Strofa 1: Frah Quintale]
Con quegli occhi m’hai stregato, sfere di cristallo
Per aprire un varco ti è bastato uno spiraglio
Forse siamo solo capitati, o eri lì che mi aspettavi
Le mie mani ancora grandi uguali
Sulla faccia giunta solo qualche sbaglio

[Pre-Ritornello: Frah Quintale]
Con te ye, ye-ye
Se vado su una fuori serie
E non so come ti riesce
Sto accelerando ancora ye, ye, ye-ye
Stiamo toccando le stelle
Non ero pronto come sempre

[Ritornello: Marco Mengoni]
Ma che senso ho io, io, io
Ho chiuso nella mia vestaglia
Ma da cosa mi protegge? Ma da cosa mi protеgge?
Da un granello di sabbia
Da quando sei arrivata tu, tu, tu, tu
Tutto è un fuoco di paglia
E ogni tanto provo a dirtеlo
Ogni tanto provo a dirtelo
E mi scotto le labbra

[Strofa 2: Gemitaiz]
Ogni tanto provo a dirtelo, babe
Che cambiare me, è come voler dar fuoco al mare co’ un fiammifero
Si io però mi sento libero se mi lasci
E vai via proprio il giorno che poi la notte piovono i sassi
Io sono uscito senza ombrello ora
Pensa se non esistessi, quanti giorni persi
Senza farsi male, senza urlarsi addosso e dopo subito scopare
C’è crollato il mondo addosso che ci posso fare
Sto senza le vele col maestrale, ye

[Pre-Ritornello: Frah Quintale ]
Con te ye, ye-ye
È come stare sempre in ferie
Non so come ti riesce
Lo stai facendo ancora ye, ye, ye-ye
Stiamo toccando le stelle
Scappare sempre, a che cosa serve

[Ritornello: Marco Mengoni]
Ma che senso ho io, io, io
Ho chiuso nella mia vestaglia
Ma da cosa mi protegge? Ma da cosa mi protegge?
Da un granello di sabbia
Da quando sei arrivata tu, tu, tu, tu
Tutto è un fuoco di paglia
E ogni tanto provo a dirtelo
Ogni tanto provo a dirtelo
E mi scotto le labbra.

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