Recensione di altri 365 giorni: un trequel orrendo ogni giorno dell’anno

altri 365 giorni foto film

Si, leggendo il titolo avrai sicuramente capito che questo sequel di 365 Giorni intitolato Altri 365 Giorni va forse bene per il cassonetto dell’immondizia sotto casa e non capisco come possa essere il film più visto in Italia in questo momento… forse Netflix boicotta queste classifiche? Altrimenti non mi spiego questo risultato. Oppure magari conta la permanenza di 2 secondi come una visione… perché già dopo qualche secondo dovrai premere il tasto indietro del tuo telecomando per vedere qualche altra cosa. Purtroppo ho dovuto vederlo sino ai titoli di coda. Ho portato la croce per scrivere questa recensione. Poco dopo la presentazione di 365 Giorni nel 2020, Duffy – la famosa cantante – ha scritto una lettera aperta al CEO di Netflix Reed Hastings accusando il film di “aver reso affascinante la realtà brutale del traffico sessuale, dei rapimenti e degli stupri”.

Primo difetto: è sicuramente diretto in modo inopportuno da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, che hanno anche diretto i due capitoli precedenti di questa sgradevole trilogia di presunti thriller erotici. Trilogia noiosa, artificiosa e piena di scene di sesso poco convincenti e prive di emozioni.

Esiste una trama per Altri 365 giorni ma sono convinto che potresti riassumerla dietro un pacchetto di profilatici. Con il matrimonio in crisi con il gangster siciliano Massimo (Michele Morrone), Laura (Anna-Maria Sieklucka) inizia a fantasticare di fare sesso con Nacho (Simone Susinna), l’ex giardiniere di suo marito. Bisogna dire che anche nel secondo film fantasticava di farci sesso. Quando Laura si riconnette con Nacho durante un viaggio in Portogallo – a quanto pare ora è un surfista – Nacho le dichiara il suo amore eterno. Laura dovrebbe lasciare Massimo per Nacho, che sembra meno idiota di suo marito, o dare un’ultima possibilità al suo matrimonio?

Dato che la relazione tra Laura e Massimo è iniziata quando lui l’ha rapita e le ha concesso 365 giorni per innamorarsi di lui – sul serio, questa è la trama del primo film – questa dovrebbe essere una decisione abbastanza facile per Laura. Questo trequel almeno dà a Laura una parvenza di essere vivente anche se il personaggio non riesce mai ad essere una donna che reagisce in modo razionale. Mentre affronta il suo dilemma romantico, i registi ci propinano un miscuglio incoerente di scene di club, sezioni in cui Laura si ricorda improvvisamente di essere una stilista di fascia alta e momenti comici traballanti con la sua migliore amica Olga (Magdalena Lamparska). Quest’ultima trascorre la maggior parte del film a ubriacarsi: qualcosa che probabilmente vorrai fare anche tu durante la visione di Altri 365 giorni.

Non funziona nemmeno la recitazione anche se Morrone riesce ancora a distinguersi grazie a qualche rimuginazione da cartone animato e alla sua bizzarra tendenza a gridare certe parole: “Sei così bagnata”… che è probabilmente l’unica battuta che pronuncia in modo convincente. Sebbene i registi forniscano una scena di sesso ogni 10 minuti circa per i primi due terzi del film, sono stranamente pudici quando si tratta di rappresentare l’uso di droghe. Vediamo Massimo invaghito di fronte a un enorme piatto di cocaina ma i registi hanno tagliato la scena via prima che lo sniffasse. Come tanti aspetti di questo sconcertante franchise, probabilmente è meglio non chiedersi perché.

Onestamente, questo film è così terribile che fa sembrare la trilogia di 50 sfumature di grigio un’opera d’arte. L’unico applauso va al location manager che ha attraversato l’Europa per trovare tutti i posti lussuosi in cui si svolge questa pellicola assurda e senz’anima.

La Recensione

Altri 365 Giorni

1 Voto

Bruttissimo come gli altri due film. Praticamente una brutta copia di "50 sfumature di grigio". Film buono solo per zitelle inacidite e fans della D'Urso.

PRO

  • Nessuno

CONTRO

  • Tutto quanto

Recensione

  • Voto 1
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