La La Land piazza il record di 14 candidature, l’analisi in vista degli Oscar 2017.

analisi in vista degli Oscar 2017 - la la land
Questo scenario del film La La Land lascia senza fiato.

Analisi dopo le nomination per gli Oscar 2017.

La La Land“, un tributo musicale a Los Angeles – leggi qui la nostra recensione – ha dominato le nomination agli Oscar 2017, che si sono svolte nella giornata di oggi (Martedì 24 gennaio 2017), raccogliendo 14 candidature ed eguagliando il record stabilito da “Titanic” ed “All About Eve“. E’ stato nominato per il miglior film e miglior regista. Il direttore Damien Chazelle ha solo 32 anni, mentre entrambi i suoi attori, Ryan Gosling ed Emma Stone, sono stati nominati per il loro lavoro come grandi sognatori in amore nella città americana.

Gli sfidanti principali di “La La Land” nelle categorie principali sono “Arrival“, un thriller che parla di un’invasione aliena – leggi qui la recensione -, e “Moonlight“, un dramma che segue la storia di un uomo gay. Entrambi i film hanno ottenuto un totale di otto nomination agli Oscar.

Tre film sono legati con sei nomination ciascuno: “La Battaglia di Hacksaw Ridge“, un sanguinoso dramma ambientato nella seconda guerra mondiale, “Lion“, la storia vera di un uomo che usa Google per trovare la sua famiglia a lungo perduta in India, e “Manchester By The Sea“, una tragedia sconvolgente che segna il ritorno di Kenneth Lonergan, dopo anni trascorsi nel deserto. La carriera di Lonergan era deragliata dopo il suo film precedente del 2011 “Margaret“, per cui fu invischiato in una lunga battaglia legale. È stato nominato per la miglior sceneggiatura originale e per la sua regia. “Manchester By The Sea” è stato sostenuto da Amazon Studios ed è la prima volta che un servizio di streaming si è guadagnato la nomination.

L’Accademia è stata scossa dalle proteste per la mancanza di diversità dei suoi candidati e dei suoi membri. Tuttavia, dopo due anni consecutivi senza interpreti di colore, i candidati di quest’anno riflettono maggiormente un’America multiculturale. Sette delle venti candidature per le performance sono andate ad attori di colore.

Casey Affleck, protagonista di “Manchester By The Sea” come un bidello in lutto, ha dominato i primi premi, raccogliendo un Golden Globe e la maggior parte degli onori messi in palio dai critici. La sua concorrenza viene da Denzel Washington che interpreta un amaro netturbino in (“Barriere”), Andrew Garfield come obiettore di coscienza in (“Hacksaw Ridge”), Viggo Mortensen come un padre hippie in (“Captain Fantastic”), e Gosling in La La Land.

“La La Land” non è stato l’unico film da record. L’Accademia ha proseguito la sua storia d’amore con Meryl Streep, porgendole la sua 20′ nomination in carriera. Streep è stata premiata per il suo lavoro come una cantante d’opera stonata in “Florence Foster Jenkins.” Lei sfiderà Isabelle Huppert, una vittima di stupro in (“Elle”), Natalie Portman, che interpreterà una grande first lady in (“Jackie”), Ruth Negga, guerriera per i diritti civili in (“Loving”), e Stone in La La Land.

Dopo un decennio nel deserto professionale, Hollywood ha segnalato di aver parzialmente perdonato Mel Gibson. Gibson è stato nominato per il suo lavoro di regista in “La Battaglia di Hacksaw Ridge”, un dramma di guerra grintoso che ha raccolto sei nomination, tra cui miglior film e miglior attore per Garfield.

Ci sono stati un certo numero di film snobbati e notevoli sorprese. Hugh Grant (“Florence Foster Jenkins”), Tom Hanks (“Sully”), Amy Adams (“Arrival”) avrebbero dovuto essere in nomination, ma per ora dovranno rassegnarsi, mentre Michael Shannon è stato premiato per il suo lavoro in “Animal Kingdom”.

L’Italia si consola con Fuocoammare di Gianfranco Rosi, il film dedicato a Lampedusa. Il documentario italiano dovrà sfidare gli altri quattro film in lista: I’m your negro, A life animated, OJ: made in America e 13th.

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