Anniversario Trainspotting: oggi, 19 anni fa, usciva nelle sale italiane, nel 2016 arriva il sequel.

Prendevamo morfina, diacetylmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam […]. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l’infelicità, noi le prendevamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l’avessero dichiarata illegale“. Come dimenticare questa e molte altre frasi della voce narrante fuori campo di “Trainspotting”? Un cocktail tra humor nero, tragedia, stravaganza. Il film sull’eroina che in parte scandalizzò pubblico e critica e divenne un cult.

Una scena tratta da “Trainspotting”
Il 4 ottobre 1996 il film che avrebbe portato al successo il regista e produttore inglese Danny Boyle, uscì in tutte le sale cinematografiche del Bel Paese. Oggi, 4 ottobre 2015, questa pellicola tra il grottesco e il drammatico festeggia 19 anni e, per il prossimo 2016, il regista vincitore del premio Oscar con “The Millionaire”, si è già rimboccato le maniche per un sequel con grande botto. Le riprese infatti – come ha annunciato e confermato a settembre lo stesso Boyle in occasione della promozione del suo ultimo “Steve Jobs”- inizieranno tra maggio e giugno dell’anno prossimo. “Speriamo di farcela per il 2016“, ha aggiunto.
E se “Trainspotting” prendeva spunto dall’omonimo romanzo dello scrittore scozzese Irvine Welsh, anche il seguito si ispira ad un altro libro dello stesso autore, intitolato Porno. Probabilmente il titolo del film sarà differente, il regista ha confessato infatti che potrà apportare modifiche a riguardo.
Il giovane Mark Renton, interpretato dal biondino Ewan McGregor, era – come ben ricorderete – il protagonista di una storia che narra la dipendenza dalle droghe di un gruppo di ragazzi, le cui tossiche vicende si intrecciano con Mark, che pur tenta più e più volte di piantare la “roba”.  Ma la vera grande notizia è proprio che “i quattro attori principali sono tutti ansiosi e disposti a girareEbbene si, il cast originario è confermato. Non ci saranno dunque “traumi” per gli appassionati fan di “Trainspotting” che si erano affezionati ai volti dei personaggi principali.
Avremo a che fare nuovamente con il più calibrato del gruppo, Sick Boy (che in “Trainspotting” ci aveva regalato una “poetica” e personale teoria sulla vita) che, ritornato in città, cercherà di coinvolgere i suoi amici di vecchia data in un nuovo business: quello della pornografia.

 

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