Conosco un posto alternativo a Milano: Arci Ohibò

Arci Ohibò Milano

Una foto dell'Arci Ohibò a Milano

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Esistono posti che colpiscono.. da sembrar quasi epifanie, forse un pochino distorte, ma che ricordano qualcosa alla nostra mente facendola scivolare indietro nel tempo, quasi come flashback istantanei che ci fanno esclamare internamente: “Ma forse qui ci sono già stata!“. Sarà per quella sensazione di socialità (no-social), di agio naturale.

CREDENZE

Credo in  un posto polivalente e multiculturale, dove musica, arte e cultura siano presenti in più forme e credo anche in una forma di accoglienza come solidarietà. Trovarlo a Milano quasi per caso, subito ricondurre la memoria a Bologna, dove l’aria del centro sociale è da sempre simbolo di aggregazione, è stato un processo logico. I colori, l’accoglienza di questo angolo milanese, forse un po’ relegato, ma dall’aria vulcanica hanno stimolato vividi ricordi.

SENSAZIONI

Entro e subito mi guardo intorno, forse colpita da troppe cose. Vedo colori, palline da biliardo e il tavolo per giocare a calcio balilla. Ritorno all’infanzia e me ne frego se indosso un rossetto viola e di anni ne saranno passati anche più di dieci. Mi lascio travolgere dallo spirito goliardico, nonostante la mia capacità di giocare a biliardino non sia affatto migliorata con il trascorrere del tempo. Mi sento bene.

Francesca Lago in concerto ad Arci Ohibò

Ho ascoltato e goduto della  musica visionaria, anticonformista e indipendente di Francesca Lago (che non conoscevo e non avevo mai ascoltato prima). Vedo tanti ragazzi che condividono chiacchiere e racconti mentre sorseggiano un bicchiere di birra. Mi sembrano felici. Non so se continueranno la loro serata in discoteca, ma adesso sono qui, in un posto semplice, ma allo stesso tempo ricercato, vestiti non “da sabato sera”, senza lo smartphone tra le mani e forse nemmeno appoggiato al tavolo. Ecco, se un posto riesce ad esserti così famigliare al primo incontro, allora molto probabilmente ci tornerai.

OHIBO’

Ohibò non è un bar e nemmeno un locale, ma un’associazione culturale di promozione sociale affiliata all’ARCI. Ovviamente è molto di più. E’ un posto ampio e spazioso, ma allo stesso tempo accogliente e familiare: un luogo dove sentirsi liberi ed esprimere interessi diversi. E’ composto da tre sale spaziose e tre aule più piccole, dove vengono organizzati corsi di diversa tipologia: spettacoli teatrali per grandi e piccini, djset artistici e di sera concerti, corsi amatoriali e professionali di musica in collaborazione con l’Accademia Musica Moderna. Per di più un elevato numero di corsi dedicati ai bambini: teatro, musica, danza, scuola di circo e danza creativa.

 

Una realtà dove tutti possono chiedere aiuto e non solo divertirsi; non a caso presso Ohibò si tengono gli incontri della rete Migranti Autorganizzati, volti all’ausilio degli stranieri in tutte le procedure sociali e burocratiche, ai fini dell’inserimento nel nuovo paese in cui tali si trovano a vivere. Una grande eterogeneità di soggetti raccolti, differenti per condizione sociale, etnia ed età, ma con la possibilità di sentirsi simili in uno spazio in grado di far sentire bene proprio tutti.

Tra gli appuntamenti fissi, la serata reggae del martedì e della domenica. Un cortiletto dove fare due chiacchiere e fumare una sigaretta è la porta di ingresso ai locali. Un ottimo luogo dove ascoltare della buona musica dal vivo e dimenticarsi che si è nella fashion e cosmopolita Milano. Una giusta alternativa alla solita movida; un posto dove poter fare workshop, ospitare mercatini ma portare anche i bambini e farli sentire partecipi di un luogo culturale e sociale.

SVAGO
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PROGETTUALITA’
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SOLIDARIETA’

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