Breaking Bad, la recensione della prima stagione



Ho impiegato molto prima di convincermi: da una parte avevo gli amici maschi che tentavano di persuadermi a guardarla, dall’altra la mia natura femminile che poneva un blocco di fronte ad una serie televisiva non improntata direttamente sull’amore, il principe azzurro, i migliori amici, fate, unicorni e arcobaleni.
Poi mi sono finalmente decisa ed ho scavalcato questa barriera di pregiudizi secondo la quale “se non c’è del rosa non può funzionare”. Breaking Bad mi ha letteralmente tolto il fiato, perlomeno questa prima stagione. Mi ha sorpresa positivamente come pochi altri telefilm drammatici. Forse, del genere, Fargo è l’ultima serie vista che mi ha lasciata di stucco in maniera simile.

Credo sia la genialata del secolo, la serie televisiva che tutti devono vedere.

La trama ruota totalmente attorno al personaggio principale, Walter White, interpretato M A G N I F I C A M E N T E da Bryan Cranston (già conosciuto per l’esilarante ed eccentrico ruolo del papà di Malcolm nell’omonima serie televisiva) che, di fatto, con questa recitazione si è aggiudicato una valanga di premi e il consenso da parte di tutta la critica. Walter White è un professore di chimica sulla cinquantina. Invisibile, introverso, pacato e tranquillo. Non guadagnando troppo come insegnante, egli è costretto a svolgere anche un secondo lavoro in un autolavaggio dove, teoricamente, dovrebbe stare alla cassa ma in realtà viene utilizzato come tutto fare. A casa ha una moglie, incinta di una bambina, ed un figlio già adolescente con dei problemi mentali e fisici.

Il personaggio di Walt ci viene mostrato fin da subito come un personaggio ai limiti della nullità, un quasi fallito, uno sfigato se vogliamo. Non fraintendetemi: una bravissima persona, a modo, educata (fin troppo), ma senza ambizioni e che vive la vita per inerzia, di default. Senza troppi interessi o hobby se non la sua amata scienza, in particolare il ramo della chimica, ancora più nello specifico, i cristalli.

A comporre il resto della famiglia ci sono il cognato e la cognata: lui, agente della DEA (stereotipato al massimo come americano medio), lei, sorella di Skyler, moglie di Walt.

Tutto procede normalmente nella vita di Walter, tra conti in banca sempre agli sgoccioli e una famiglia da allevare.

Ma le cose cambiano quando, a seguito di un malore, una tosse grassa persistente, finisce in ospedale e scopre clamorosamente ed inaspettatamente di avere il cancro ai polmoni. In uno stadio avanzato, praticamente impossibile da operare. Da questo momento in avanti, la vita del protagonista cambia drasticamente. La malattia lo fa riflettere su ogni punto e su ogni questione della sua vita, facendolo giungere ad una conclusione che mai avrebbe preso in considerazione: allearsi con Jesse (Aaron Paul), ex studente indisciplinato del liceo, per produrre metanfetamine. L’obiettivo di Walter è semplice: procurarsi denaro sufficiente da poter lasciare alla sua famiglia quando arriverà il suo momento.

Inizia così la trasformazione radicale di questo strepitoso personaggio (uno dei migliori mai visti nella televisione). Un personaggio che da semplice diventa complicato, da pacifico diventa violento. Un personaggio che deve convivere con una malattia che lo porterà prematuramente alla morte. Interessantissimo vedere l’evoluzione del suddetto e le sue reazioni a ciò che lo circonda. I momenti di tensione sono spesso seguiti da scene commoventi, profonde e realmente educative.

Bryan Cranston in Breaking Bad

Cosa dire su Breaking Bad?

L’interpretazione è strepitosa, da Oscar se solo venissero dati alle serie televisive. La trama è ricca di colpi di scena e i flashback sono fenomenali e non messi a caso. A mio avviso (sono una femmina, noto anche queste cose), bellissima anche l’idea di giocare con la grafica del nome della serie: Breaking Bad, difatti, viene scritto utilizzando due tasselli della tavola degli elementi. Un telefilm fuori dal comune in grado di attirare anche noi signorine, in grado di far commuovere e, soprattutto, in grado di farti seriamente pensare di ritornare sui banchi a studiare la chimica e i suoi processi infiniti e intercambiabili. Una critica agli effetti della droga, una riflessione sulle cose importanti della vita. La disperazione di un uomo che deve tentare in tutti i modi di sopravvivere per mantenere la propria famiglia.

“La chimica è, tecnicamente… la chimica è lo studio delle sostanze, ma io preferisco vederla come lo studio dei cambiamenti. Ad esempio, pensate a questo: elettroni, loro cambiano i loro livelli di energia; molecole… le molecole cambiano i loro legami; elementi… si combinano e cambiano in composti. Be’, questa… questa è la vita, giusto? Cioè è solo… è la costante, è il ciclo: creazione e dissoluzione, poi di nuovo creazione poi ancora dissoluzione, è crescita poi decadimento, poi trasformazione! Ed è affascinante, davvero!”


Episodi Breaking Bad Prima Stagione:


1. BREAKING BAD. Walter White, un professore di chimica sulla cinquantina, viene messo di fronte ad una realtà sconcertante: un cancro inoperabile ai polmoni. Nella speranza di far vivere dignitosamente la moglie incinta e il figlio, a seguito della sua ormai vicina morte, Walt si allea con Jesse, suo ex studente del liceo. I due assieme fanno diventare una roulotte il nuovo centro operativo, un laboratorio di metanfetamine. Droga da vendere.

“Jesse: È roba purissima! Tu sei un vero artista! Questa…Questa è arte, signor White!
Walter: A dire il vero è chimica elementare. Ma grazie, Jesse, sono contento che sia accettabile.
Jesse: Accettabile? Tu sei il maestro della metanfetamina! Ogni tossico da qui a Timbuctù vorrà provarla!”

2. SENZA RITORNO. Walter e Jesse devono vedersela con gli effetti collaterali del fallimento della prima prova di vendita del loro prodotto. Intanto Skyler, ignara della malattia del marito e, soprattutto, ignara del suo “originale” piano finanziario, comincia a fare domande sull’inaspettato e sconcertante cambio umorale del marito.

“Anche se sembro molto diverso io ti amo lo stesso. Tra noi è tutto come prima, amore. E sarà così per sempre. Ma in questo momento io ho bisogno che tu la smetta di starmi tanto addosso e di rompermi le palle.”

3. CONSEGUENZE RADICALI. Walt lotta con se stesso per prendere una decisione radicale che gli cambierà la vita. Nel frattempo, il cognato Hank, agente della DEA (squadra antidroga), sospetta che il nipote fumi marijuana e lo porta a vedere quali sono le conseguenze dell’utilizzo di certe sostanze.

“Te o me! Testa o croce! Il lancio della moneta è sacro!”

4. UNA MALATTIA SCOMODA. Skyler, ormai a conoscenza del male incurabile del marito, sgancia la bomba all’interno della famiglia scatenando un polverone di pareri contrastanti. Jesse, invece, diventato paranoico a causa dell’utilizzo di droga, torna dalla famiglia che, però, non si dimostra felice nel vederlo.

“Non tutto il sapere viene dai libri.”

5. MATERIA GRIGIA. Walter e Skyler partecipano alla festa di compleanno di un vecchio amico divenuto ricchissimo e, data la loro situazione, si sentono a disagio. Tale amico, dopo aver scoperto della malattia di Walt, si propone per pagargli la cura ma quest’ultimo rifiuta, generando l’ira della moglie che convoca così un’urgente riunione di famiglia. Jesse, intanto, tenta di uscire dal giro delle metanfetamine.

“Walter: Quello che voglio io…ciò che desidero…di cui ho bisogno..è poter scegliere.
Skyler: Che diavolo vuol dire?
Walter: Pensandoci mi sembra di non aver mai fatto davvero di testa mia. Delle scelte intendo. È come se tutta la mia vita non avessi mai avuto il diritto di poter decidere quello che volevo fare. Adesso ho una nuova sfida: il cancro. E tutto ciò che mi resta da fare è scegliere come affrontarla.
Skyler: allora fa la scelta giusta. Non riguarda solo te, lo sai. Non ti importa di tuo figlio? Non vuoi veder crescere la tua bambina? Insomma…
Walter: Certo che lo voglio. Skyler, tu hai letto le statistiche: quei dottori parlano di “sopravvivere” un anno o due come se fosse l’unica cosa che conta. Ma a che mi serve sopravvivere se sono troppo stanco per lavorare, per godermi un pranzo, per fare l’amore? Per il tempo che mi resterà da vivere io ho deciso di starmene a casa mia. Voglio dormire nel mio letto. Non voglio ingoiare trenta o quaranta pillole al giorno e perdere tutti i capelli senza avere nemmeno la forza di alzarmi, talmente nauseato da non riuscire nemmeno a muovere la testa e tu…lì a farmi da infermiera. No…mi sentirei…mi sentirei come…come un vegetale tenuto in vita artificialmente, una larva…fermo ad aspettare la morte. No, no. Conservereste di me solo quel ricordo, solo la parte peggiore.”

6. UN PUGNO DI MOSCHE. Walt, persuaso dalla moglie, inizia il ciclo di chemioterapia che lo indebolisce notevolmente. Nel frattempo si mette però in affari con un noto e pericoloso trafficante locale, Tuco. Così facendo alza il livello dei suoi affari e la DEA comincia a sospettare di nuovi e potenti trafficanti in città.

“Le reazioni chimiche sono trasformazioni che avvengono su due livelli: materiale ed energetico. Quando abbiamo una reazione graduale il cambiamento di livello energetico è lieve, al punto che possiamo anche non accorgerci che c’è una reazione in corso, come ad esempio quando la ruggine comincia a formarsi sul fondo di un’auto… Ma quando una reazione avviene in fretta accade che sostanze di per sé innocue interagiscono in modo tale da generare enormi scariche di energia…Le esplosioni sono la conseguenza di reazioni chimiche che hanno svolgimento quasi istantaneo. Quelli che hanno reazioni più rapide sono proprio gli esplosivi, e il fulminato di mercurio è per l’appunto un esplosivo. Tanto più in fretta avviene la reazione, tanto più violenta sarà l’esplosione.”

7. VENDETTA. Walter e Jesse si trovano nei pasticci quando si accorgono che reperire materiale per “cucinare” metanfetamine non è così semplice. Skyler scopre una verità inaspettata.

“Evviva la scienza!”

La Recensione

Breaking Bad

9 Voto

L’interpretazione è strepitosa, da Oscar se solo venissero dati alle serie televisive. La trama è ricca di colpi di scena e i flashback sono fenomenali e non messi a caso. A mio avviso (sono una femmina, noto anche queste cose), bellissima anche l’idea di giocare con la grafica del nome della serie: Breaking Bad, difatti, viene scritto utilizzando due tasselli della tavola degli elementi. Un telefilm fuori dal comune in grado di attirare anche noi signorine, in grado di far commuovere e, soprattutto, in grado di farti seriamente pensare di ritornare sui banchi a studiare la chimica e i suoi processi infiniti e intercambiabili. Una critica agli effetti della droga, una riflessione sulle cose importanti della vita. La disperazione di un uomo che deve tentare in tutti i modi di sopravvivere per mantenere la propria famiglia.

Recensione

  • Voto Globale 9
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