Il 21 maggio uscirà il nuovo singolo dei BTS, “Butter”: per ingannare l’attesa, Rolling Stone li ha intervistati e ha parlato dei loro trionfi

bts intervista rolling stone butter

Hanno divorato record su record ma questo non li ha fermati: anzi, si preparano al debutto del loro nuovo singolo, il secondo in lingua inglese, che si chiamerà “Butter“. Non servono molte presentazioni: loro sono i BTS, band sud-coreana che ha conquistato le classifiche di tutto il mondo con l’irresistibile “Dynamite”, primo pezzo in lingua inglese per la band che arriva sette anni dopo il loro debutto.

Vi abbiamo già svelato qualche interessante curiosità su questa band cui successo non conosce limiti, prima in casa loro e poi arrivando in punta di piedi in tutto il mondo, conquistando classifiche e arrivando ad essere nominati ai Grammy 2021.

Manca sempre meno all’arrivo di quella che è già stata annunciata come la hit che ci terrà compagnia quest’estate, “Butter”, un pezzo che si preannuncia già dal titolo come leggero ma sicuramente significativo per la band, che per ingannare l’attesa sta proprio in questi giorni rilasciando immagini esclusive e piccoli teaser trailer per stuzzicare i propri fan e prepararli all’arrivo di questo nuovo singolo.

https://youtu.be/Fv80ywrSYCg
Il Teaser Trailer di “Butter”, il nuovo singolo dei BTS che uscirà il 21 maggio 2021

E mentre l’attesa si fa sentire sempre di più, proprio nelle scorse ore Rolling Stone ha rilasciato una lunga e piacevole chiacchierata avuta con la band che il magazine stesso ha definito come “la più grande al mondo”.

I sette giovani cantanti (ballerini e produttori, e chi più ne ha più ne metta) hanno parlato della loro musica, ma non solo. Si sono concentrati su come questa abbia in qualche modo contribuito a cambiare il mercato musicale degli ultimi tempi, imponendosi come qualcosa di nuovo, aiutando a cancellare sempre di più i pregiudizi e concentrandosi sulla bellezza e l’universalità del messaggio vogliono – e possono – condividere con tutti.

“La negatività ci sarà sempre”, ha sottolineato RM, Rap Monster, nonché leader del gruppo che come sottolineato dall’intervistatore di Rolling Stone parla un inglese quasi perfetto. “Come c’è la luce inevitabilmente c’è anche il buio. Ma il modo in cui pensiamo e agiamo, la nostra esistenza stessa, sta contribuendo alla speranza di abbandonare questa xenofobia una volta per tutte. La nostra speranza è dare energia e forza alle minoranze che ci ascoltano. Sì, purtroppo la xenofobia c’è ancora, ma ci sono anche tante persone che ci accettano…e il fatto che abbiamo avuto questo grande successo negli Stati Uniti significa molto, significa che qualcosa sta cambiando”.

Ad accompagnare RM i suoi inseparabili compagni Jin, Suga, J-Hope, Jimin, V e Jungkook, che prendono meno la parola durante le interviste inglesi ma cui presenza si fa sentire comunque. E credereste mai che RM è diventato così bravo a parlare in inglese grazie alla serie TV Friends?

Sette persone estremamente diverse, provenienti da mondi e preparazioni completamente diversi. Jungkook, il membro più giovane, ha ricordato durante l’intervista di aver scelto di rimanere con i BTS proprio perchè c’era RM, nonostante avesse ricevuto diverse proposte di contratto. “Pensavo che RM fosse veramente forte. Non sapevo praticamente nulla di cosa volesse dire fare il cantante, ma quando ho visto RM rappare ho capito quanto fosse bravo e ho lasciato che mi trascinasse nel suo mondo. Credo sia stato il destino a portarmi verso di lui”.

Suga e J-Hope, gli altri due rapper della band, hanno parlato anche solo dell’unicità del loro modo di essere. Suga ha dovuto lottare con i genitori per arrivare dove è adesso, perchè “non capivano la musica rap”. Questo a suo dire quello che lo ha fatto lavorare ancora di più per coronare il suo sogno. J-Hope, che viene descritto con una personalità solare e sempre sorridente, eccellente ballerino, secondo gli altri membri potrebbe diventare “il presidente di tutto il mondo”.

BTS, fotografati a Seoul, 6 aprile 2021 (Hong Jang Hyun per Rolling Stone)

Jin, scelto dall’agenzia per il suo bellissimo volto e ora incredibile cantante, ha detto di avere comunque molte fragilità. “Ho diverse mancanze”, ha ammesso il membro più grande della band. “Per esempio gli altri membri sono molto più bravi di me a imparare le coreografie, io ci metto molto più tempo. Lavoro tanto perchè non voglio in alcun modo essere un peso per gli altri”.

V si dice fan del jazz, di Elvis Presley e della musica classica. Sente di essere stato un “membro nascosto” soprattutto nel periodo del loro debutto, cosa che ora non si potrebbe minimamente pensare. Della sua stessa età, Jimin, l’ultimo membro ad essersi aggiunto alla band, è un grande ballerino e un cantante dalla voce molto bella e particolare.

“Eravamo persone completamente diverse, improvvisamente unite insieme”, ha raccontato Jimin durante l’intervista. “All’inizio abbiamo litigato spesso, è naturale, ma penso che ora, avendo trascorso così tanto tempo insieme, abbiamo cominciato ad apprezzare quei difetti l’uno dell’altro che all’inizio odiavamo. Il tempo che abbiamo passato insieme ci ha uniti tanto, siamo una famiglia. Non importa dove vada o cosa faccia, so sempre che c’è un posto in cui posso tornare. E’ così che mi sento quando penso a questo gruppo”

Per la band è sempre stato estremamente importante dare messaggi positivi e inclusivi: tra questi, ci tengono a far passare un’idea meno rigida della mascolinità. “L’idea della mascolinità è legata a delle etichette e concetti che non dovrebbero più esistere“, ha detto RM, produttore e scrittore della maggior parte delle canzoni della band. E poi ha aggiunto, “Viviamo in un mondo in cui non dovrebbero più esistere etichette e rigidità“.

Tra successi passati, momenti di debutto e la mancanza sentita dei fan e dei concerti dal vivo, la band ha parlato anche di futuro, con qualche dubbio e perplessità: in Corea del Sud, per i ragazzi entro i 28 anni d’età è infatti obbligatorio partecipare alla leva militare, quindi in molti temono che presto qualcuno di loro debba partire. Jin, che quest’anno ha compiuto 29 anni e a cui servizio è stato per ora posticipato, si dice pronto a partire quando arriverà il momento, e che sicuramente i membri saranno in grado di prendere la decisione più giusta continuando ad esibirsi anche senza di lui.

E alla domanda “i BTS avranno mai fine?”, Jimin risponde che lui vede la band come “qualcosa di eterno“:

“Non credo di riuscire a immaginare di non far parte di questo gruppo. Non riesco a immaginare di essere da solo. Quando sarò più vecchio e mi crescerà la barba mi piace pensare che alla fine, quando sarò troppo vecchio per danzare, semplicemente mi siederò sul palco con gli altri membri del gruppo, canterò e coinvolgeremo il pubblico così. Anche così penso che sarebbe fantastico. Per questo vorrei continuare a fare quello che sto facendo per tutto il tempo che mi sarà possibile”

E voi siete fan della band? Pronti per il nuovo singolo “Butter”? Scrivetemelo nei commenti!

Exit mobile version