Carol – Recensione del film con Cate Blanchett e Rooney Mara.

Carol recensione - un poster del film

poster del film Carol con Cate Blanchett

Titolo: Carol

Regista: Todd Haynes

Cast: Cate Blanchett, Rooney Mara, Sarah Paulson, Kyle Chandler, Cory Michael Smith, Jake Lacy, Carrie Brownstein, John Magaro, Kevin Crowley

Anno: 2015

Genere: Drammatico , Sentimentale

Durata: 118 minuti

Paese: USA, Gran Bretagna

Molto più di una semplice storia d’amore…

Come nel suo bel film Far From Heaven e nella serie tv Mildred Pierce, il regista Todd Haynes racconta una storia semplice dal grande impatto visivo e risonanza tematica. Tutti e tre questi progetti si focalizzano su personaggi che si sentono estranei nelle loro società. In tutte le pellicole il regista crea ruoli incredibilmente complessi per Julianne Moore, Kate Winslet ed ora Cate Blanchett. Questo film si basa anche su un romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato originariamente come The Price of Sale), il che aggiunge un forte livello di intensità.

La storia è ambientata nel periodo che precede il Natale del 1952, a New York, dove l’impiegata di un negozio Therese (Rooney Mara) viene incuriosita da Carol (Cate Blanchett), una cliente glamour che sembra insolitamente attenta a ciò che la circonda. Therese trova un motivo per contattarla, e le due diventano amiche, nonostante la differenza di età e di classe. Nel frattempo, Carol sta cercando di risolvere i problemi conseguenti al suo matrimonio con Harge (Kyle Chandler), che si sente ancora ferito dal rapporto di Carol con un’altra donna (Sarah Paulson) e minaccia di usare la sua amicizia con Therese per negare alla moglie la custodia della loro giovane figlia. Ma c’è anche un altro problema, Therese ha un corteggiatore, un bravo ragazzo di nome Richard (Jake Lacy), che sta diventando sempre più sospettoso riguardo al rapporto tra Therese e Carol. Soffocate dalla pressione, Carol e Therese prendono una decisione impulsiva, decidono di fare un “viaggio” insieme.

lo sguardo di Cate Blanchett

Gli eventi si svolgono con delicata precisione, grazie alla sceneggiatura di Phyllis Nagy che permette elegantemente a queste donne di girare intorno alla vicenda cercando di capire come si sentono. C’è un elemento che aggiunge qualche scintilla, ma la vera trama scorre benissimo grazie alle prestazioni squisite di Blanchett e Mara, che trasmettono la maggior parte dei loro sentimenti attraverso sguardi e gesti sottili. Questo modo di fare aggiunge in modo impeccabile la raffigurazione degli atteggiamenti repressivi del periodo, e rivela anche le profonde emozioni sul difficile adattamento delle donne alle regole della società.

Haynes riesce a rendere la storia d’amore che sboccia tra queste due donne quasi inaspettata, e così, quando finalmente le due ragazze esprimono la loro passione, il film diventa più catartico e rivelatore piuttosto che sentimentale. Non è solo una storia d’amore lesbo, questa è una storia in cui ognuno di noi può identificarsi, perché esplora il modo in cui l’amore arriva spesso in maniera inaspettata, e ci apre ad una vita che non abbiamo mai immaginato di poter avere.

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La Recensione

Il Verdetto

8 Voto

Non è solo una storia d'amore lesbo, questa è una storia in cui ognuno di noi può identificarsi, perché esplora il modo in cui l'amore arriva spesso in maniera inaspettata, e ci apre ad una vita che non abbiamo mai immaginato di poter avere.

Recensione

  • Voto Globale 8
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