Inarrestabile, diretto da William Goldenberg, è un viaggio emotivo e potente, con tutti gli ingredienti tipici di un film biografico sportivo. Ma attenzione, non lasciatevi ingannare: questa non è solo una storia di sport. È un racconto di resilienza, sacrificio e la forza inarrestabile dell’amore materno. E sì, Jennifer Lopez nel ruolo di Judy Robles brilla, ma non ruberà la scena al protagonista assoluto, Anthony Robles, interpretato magistralmente da Jharrel Jerome.
Una trama che si muove tra emozioni e cliché
Il film ci introduce subito al cuore della vicenda: Anthony, un giovane nato con una sola gamba, vince un campionato nazionale di wrestling. È un inizio che ti lancia nell’azione, con il pubblico che applaude e i detrattori in silenzio. Già qui capisci che Anthony non è solo un atleta straordinario, ma anche un uomo in grado di rovesciare pregiudizi e stereotipi.
La trama si sviluppa tra flashback della sua infanzia e il presente, mostrando un giovane cresciuto a Mesa, in Arizona, con una madre determinata e un patrigno, Rick (Bobby Cannavale), che sembra uscito direttamente da un manuale sui cliché dei cattivi. Rick è una figura opprimente, un poliziotto autoritario e sprezzante, che non perde occasione per ricordare ad Anthony che “non è suo padre”. Una dinamica tesa, che però aggiunge un ulteriore livello di sfida alla già complicata vita del protagonista.
Jennifer Lopez e Jharrel Jerome: una coppia vincente
Ecco il colpo di scena: questo non è solo il film di Anthony. Judy Robles, la madre, è il cuore pulsante della storia. Lopez offre una performance che alterna momenti di dolcezza a scene di pura forza. È una donna che ha sopportato abusi, sacrificato tutto per i suoi figli e non ha mai smesso di credere in Anthony, anche quando il mondo sembrava voltargli le spalle.
Jharrel Jerome, invece, è una rivelazione. Con uno sguardo che dice tutto, porta sullo schermo un Anthony Robles silenzioso, ma determinato. È impressionante vedere come riesca a trasformare ogni scena di allenamento in un momento epico, grazie anche al fatto che il vero Robles è stato il suo stunt double. Questa autenticità traspare in ogni presa, in ogni mossa sul tappeto.
Scene sportive che emozionano, ma…
Le sequenze di wrestling sono sicuramente tra le più coinvolgenti del film. Ogni match è coreografato con precisione, e il montaggio fa un lavoro eccellente nel costruire la tensione. C’è una scena in particolare, durante un allenamento, in cui Anthony usa un movimento che ricorda i suoi giorni passati a pulire gli aerei. Un chiaro omaggio a film come Karate Kid che strappa un sorriso nostalgico.
Ma non è tutto oro quel che luccica. Il film scivola quando cerca di bilanciare il dramma familiare con le sequenze sportive. Rick, interpretato da un sempre affidabile Cannavale, è così stereotipato da sembrare quasi una caricatura. Questo toglie un po’ di forza a quelle parti della trama che vorrebbero esplorare il lato più oscuro della vita di Anthony.
Un aneddoto personale: una lezione sul tappeto
Guardando Inarrestabile, mi sono ricordato di un vecchio amico che praticava lotta libera. Una volta mi ha detto: “Sul tappeto non importa quanti vantaggi pensi di avere, è la testa che conta”. Anthony Robles incarna perfettamente questa filosofia. Ogni sua mossa è un messaggio: non importa quanti ostacoli incontri, l’importante è affrontarli con grinta. Mi sono ritrovato a pensare a quella frase durante una scena particolarmente intensa, dove Anthony ribalta un avversario più grande e pesante. Se non è ispirazione questa, non so cos’altro possa esserlo.
Momenti che strappano il cuore
C’è una scena che mi ha davvero colpito: Judy, dopo aver sopportato anni di abusi e sacrifici, affronta un uomo che minaccia la sua famiglia. È un momento di pura catarsi, interpretato con una forza che solo Jennifer Lopez poteva portare sullo schermo. Anche se, come scopriamo, questa parte è un’invenzione hollywoodiana, non riesco a negare quanto sia soddisfacente da guardare.
E poi c’è il momento in cui Anthony viene accusato di avere un “vantaggio sleale” per via della sua disabilità. L’ironia della situazione è evidente, ma ciò che colpisce è la reazione della squadra: un momento alla Rudy, dove il sostegno dei compagni diventa il vero trionfo.
Dove il film inciampa
Nonostante i suoi punti di forza, Inarrestabile soffre di un problema di equilibrio. La sceneggiatura spesso si affida troppo a formule già viste, e alcune scene sembrano inserite solo per riempire il tempo. Il finale, pur emozionante, non riesce a sorprendere. Sappiamo già come andrà a finire, e la strada per arrivarci è fin troppo prevedibile.
Inoltre, il film cerca di affrontare troppi temi contemporaneamente: il riscatto personale, la disabilità, la violenza domestica, il sogno americano. Tutti elementi importanti, ma che, messi insieme, rischiano di appesantire la narrazione.
Perché guardarlo comunque
Nonostante le sue imperfezioni, Inarrestabile è un film che vale la pena vedere, soprattutto se amate le storie vere e motivazionali. È un promemoria del fatto che la resilienza e il supporto familiare possono davvero cambiare una vita. E poi, vedere il vero Anthony Robles in azione aggiunge un tocco di autenticità che pochi film sportivi possono vantare.
Conclusione: una vittoria ai punti
Inarrestabile non è un film perfetto, ma è un film con un cuore enorme. È una storia di perseveranza, di amore familiare e di lotta contro ogni previsione. Se siete in cerca di un film che vi ispiri e vi faccia emozionare, questo potrebbe fare al caso vostro. Certo, qualche cliché di troppo e una sceneggiatura non sempre all’altezza ne limitano l’impatto, ma alla fine della giornata, il messaggio che lascia è chiaro: non arrendersi mai.
E voi, avete visto Inarrestabile? Qual è la vostra scena preferita? Fatemi sapere nei commenti!
La Recensione
Inarrestabile
Un’incredibile storia di coraggio e resilienza: Inarrestabile celebra Anthony Robles, il campione che ha sfidato ogni limite sul tappeto.
PRO
- Mostra una storia di resilienza umana che ispira e motiva a superare le difficoltà con determinazione.
- Le performance di Jharrel Jerome e Jennifer Lopez offrono momenti intensi e coinvolgenti che rimangono impressi.
- Le scene sportive trasmettono autenticità grazie alla presenza dello stesso Anthony Robles come stuntman.
CONTRO
- Segue una formula prevedibile, con momenti che risultano eccessivamente "hollywoodiani" rispetto alla realtà dei fatti.