John Lennon: storia e 5 curiosità che (forse) non sai su di lui

Eclettico, eccentrico, misterioso: chi era John Lennon, figura emblematica dei Beatles?

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John Lennon: una vita per la musica

John Lennon nasce il 9 Ottobre 1940 a Liverpool, da Alfred Lennon e Julia Stanley, ma è la zia materna, Mimì, ad occuparsi della sua educazione. Lennon si mostra fin da piccolo inquieto e ribelle; egli stesso, in un’intervista, ha infatti dichiarato:

“A scuola con la mia banda mi divertivo a rubacchiare qualche mela, poi ci arrampicavamo sui sostegni dei tram che passavano e ci facevamo dei lunghi viaggi per Liverpool.”

Precoce è anche la passione di Lennon per la chitarra, spronato in ciò dalla madre ma redarguito dalla severa zia, secondo la quale, strimpellando quello strumento, non si sarebbe mai potuto guadagnare da vivere. Lennon però non demorde, e fonda anche un complesso, i “Quarry man“, il cui primo debutto pubblico avviene il 9 Giugno del 1957.

Un mese dopo, durante un altro concerto della band, Lennon viene notato da un giovane che, impressionato della sua straordinaria manualità con la chitarra, gli chiede di poter cantare per lui. Lennon accetta, così lui e quel ragazzo, di nome Paul McCartney, iniziano la propria carriera musicale insieme.

Da “Quarry man” il complesso assumerà in via definitiva il nome di “Beatles” soltanto nel 1960, e vedrà tra i propri componenti, oltre a Lennon e McCartney, anche George Harrison (entrato a far parte del gruppo solo pochi mesi dopo McCartney) e Ringo Starr (membro dal 1962).

E l’inizio di un sodalizio destinato a rimanere impresso nella storia musicale e non, e parte fondamentale della vita di Lennon, fino allo scioglimento ufficiale avvenuto nell’Aprile del 1970.

Dopo tale rottura, Lennon continua però la propria carriera di musicista e cantante in qualità di solista, accompagnato e sostenuto dalla moglie Yoko Ono, di cui è innamoratissimo.

È proprio la Ono a porre l’ultimo saluto a Lennon, in seguito all’omicidio perpetrato nei confronti dell’artista dal venticinquenne Mark David Chapman, l’8 Dicembre 1980: dopo l’attentato, una volta tornata a casa, Yoko Ono posiziona accanto alla finestra, sullo sfondo di New York, gli occhiali insanguinati indossati dal marito deceduto solo poche ore prima; con un bicchiere di gin liscio in mano, scatta una foto destinata a rimanere nella storia, drammatico simbolo di una tragica fine.

La storica foto degli occhiali insanguinati di Lennon scattata da Yoko Ono

Tante sono le stranezze e i racconti legati alla sfaccettata figura di John Lennon. Di seguito, 5 curiosità che (forse) non sai su di lui.

Un’isola economica

Nel 1967 Lennon acquistò a sole 1700 sterline un’intera isola, Dorinish Island, sulla quale ospitò una comunità hippie. Adesso essa è conosciuta col nome di Beatle Island, ed è in mano a privati.

Autocritico

Lennon odiava la propria voce, pertanto spesso la modificava in fase di registrazione, come sostenuto da George Martin, produttore dei “Beatles”.

Avvistamenti extraterrestri

Stoico credente di ufologia, in una notte del 1974 Lennon si convinse di aver avvistato nel cielo sovrastante il proprio appartamento un ufo, e volle ricordarlo a tutti facendo indicidere nella nota di copertina dell’album del medesimo anno “Walls and Bridges” la frase “il 23 Agosto 1975, alle 9, ho visto un U.F.O.

“L’uomo più pigro d’Inghilterra”

Paul McCartney definì Lennon “l’uomo più pigro d’Inghilterra“, e John non smentì mai tale “accusa”, anzi l’acuì col titolo della sua canzone “I’m only sleeping“, del 1966.

Il motivo dietro l’omicidio

Chapman, l’omicida di Lennon, era ossessionato fino allo stremo dai Beatles (aveva preso in moglie una giapponese che assomigliava a Yoko Ono per essere il più simile possibile a Lennon), ma da Lennon venne deluso quando scoprì che, nonostante egli predicasse l’uguaglianza sociale e l’abolizione della proprietà privata nelle sue canzoni, era in realtà un milionario. Proprio questo “tradimento” fu secondo Chapman stesso il movente dell’omicidio, eseguito con calma e naturalezza, tant’è che fino all’arrivo della polizia egli sedeva tranquillamente vicino al cadavere a leggere “Il giovane Holden“.

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