Dopo quattro anni dall’ultimo album Volare e due dal progetto condiviso Love Bars con Frah Quintale, Coez torna sulla scena musicale con “Mal di te”, un singolo intenso e introspettivo che anticipa il suo prossimo album, previsto per la primavera 2025. Presentato in anteprima a Deejay Chiama Italia, il brano racconta il dolore della perdita e il desiderio di fare i conti con sé stessi.
Una nuova era per Coez: il ritorno alla concretezza
Coez descrive “Mal di te” come un ritorno con i piedi per terra. Dopo un periodo in cui il cantautore ha sperimentato con suoni più eterei e testi fumosi, questo brano segna un cambio di rotta verso una narrativa più diretta e sincera. Durante l’intervista con Linus e Nicola Savino, l’artista ha condiviso quanto gli ultimi anni siano stati dedicati alla scrittura e alla riflessione personale: “Mi sembra di essere tornato coi piedi per terra, dopo un periodo in cui ho vacillato un po’.”
Il significato di “Mal di te”: una riflessione sulla perdita
“Mal di te” esplora il dolore e il rimorso derivanti dalla fine di una relazione. Coez narra di un amore perduto, descritto attraverso immagini evocative e sentimenti di incompletezza. L’apertura del brano introduce subito questa sensazione di vuoto:
“Non te ne saresti mai andata senza fare rumore”.
Questa frase suggerisce che la separazione è avvenuta senza un addio chiaro, lasciando un senso di incompiutezza. La giornata, che dovrebbe essere vivace e piena di significato, appare vuota e monotona, come un “sabato morto”.
Il conflitto interiore e il peso degli errori
Un tema ricorrente in “Mal di te” è il conflitto interiore. Coez riflette sugli errori del passato e sulla difficoltà di imparare da essi. Nei versi:
“Se avessi imparato da uno sbaglio ogni volta, sarei davvero ricco”,
emerge il senso di frustrazione e impotenza, come se fosse intrappolato in un ciclo infinito di rimpianti. Questa consapevolezza di essere il proprio peggior nemico si intensifica con immagini che descrivono il dolore notturno:
“Continuo a cercare tutte le risposte scritte sul soffitto”.
L’insonnia diventa un simbolo del tormento emotivo, un momento in cui le emozioni prendono il sopravvento, rendendo impossibile trovare pace.
Emozioni e simbolismo
Coez utilizza simboli potenti per esprimere la complessità delle sue emozioni. La sabbia, ad esempio, rappresenta il tempo che scivola via senza che si possa trattenere o dare forma. Nei versi finali:
“È da una vita che mi vedi andare, tornare indietro con un pugno di sabbia per riempire il tempo”,
si percepisce il senso di lotta contro l’inevitabile, una ricerca di significato che sembra sfuggire di mano. Questo simbolismo rende “Mal di te” una riflessione universale sulla fragilità del tempo e delle relazioni.
Il pubblico e il messaggio di Coez
Durante l’intervista, Coez ha parlato del suo pubblico, in particolare della forte presenza femminile tra i suoi fan. Secondo l’artista, questo è legato al fatto che le donne sono spesso più inclini ad abbracciare la vulnerabilità e le emozioni che emergono dalla sua musica. Con brani come “Mal di te”, Coez continua a esplorare l’intimità emotiva, creando un legame autentico con chi lo ascolta.
Un videoclip simbolico
Il videoclip di “Mal di te”, girato nell’aeroporto di Fiumicino, rafforza il messaggio della canzone. La scelta dell’aeroporto come ambientazione sottolinea il tema del movimento e dell’incertezza, elementi chiave della narrazione del brano. Alla fine del video, un cartello con la scritta “Album studio #7. Primavera 2025” anticipa l’arrivo del prossimo progetto discografico di Coez, mantenendo alta l’attesa tra i fan.
Il rapporto con Sanremo
Durante l’intervista, Coez ha toccato anche il tema di Sanremo, spiegando perché non ha ancora partecipato come concorrente. Pur riconoscendo il valore del Festival, l’artista preferisce concentrarsi su un lavoro a lungo termine, sottolineando l’importanza di trovare il momento giusto per ogni scelta artistica. Questa visione riflette il suo approccio ponderato e autentico alla musica.
Conclusione: un invito a riflettere
“Mal di te” è un brano che colpisce per la sua sincerità e profondità emotiva. Coez riesce a catturare la complessità delle emozioni umane, creando una connessione immediata con chi lo ascolta. Ma ora vogliamo sapere cosa ne pensi tu: quale verso ti ha colpito di più? Ti sei ritrovato nelle sue parole? Faccelo sapere nei commenti e continua a seguirci per scoprire le prossime novità sul nuovo album di Coez.
Il testo di Mal di te
[Strofa 1]
Non te ne saresti mai andata senza fare rumore
Oggi ti vesti di un nuovo colore
È un sabato morto se lo vedo passare dentro a un solo locale
Siamo gli stessi che si vive una volta, e fa male
[Pre-Ritornello]
E quando la notte viene giù, però orizzontale
Abbiamo sempre qualcosa da farci perdonare
Se avessi imparato da uno sbaglio ogni volta sarei davvero ricco
Continuo a cercare tutte le risposte scritte sul soffitto
[Ritornello]
E mi rigiro la notte, che mal di te
Come fare a botte contro di me
Con le parole quanti danni fai
[Strofa 2]
Esco per comprare qualcosa da mangiare
Il mio umore fa a schiaffi con le luci di Natale
Io che faccio le radiografie ai sentimenti per non sbagliare
Tu invece hai il coraggio di chi si butta di testa in mare
[Pre-Ritornello]
E quando la notte viene giù, però orizzontale
Abbiamo sempre qualcosa da farci perdonare
Se avessi imparato da uno sbaglio ogni volta sarei davvero ricco
Continuo a cercare tutte le risposte scritte sul soffitto
[Ritornello]
E mi rigiro la notte, che mal di te
Come fare a botte contro di me
Con le parole quanti danni fai
[Bridge]
(Ah, ah, ah, ah)
(Con le parole quanti danni fai)
(Ah, ah, ah, ah)
(Con le parole quanti danni fai)
(Ah, ah, ah, ah)
(Con le parole quanti danni fai)
(Ah, ah, ah, ah)
(Con le parole quanti danni fai)
[Outro]
È da una vita che mi vedi andare, tornare indietro
Con un pugno di sabbia per riempire il tempo